Che Quinton Hosley non sorridesse molto, era noto ai più come il fatto che la sua risposta a domande in proposito fosse “There’s something wrong in my face” con un tono che lasciava molto poco all’immaginazione (chiedete al Ds Pasquini che pare abbia avuto diverse discussioni in merito). Ma da un paio di settimane Terminator 2 sorride di più ed il pubblico sassarese se n’è accorto. Protagonista assoluto nel match della Dinamo al Mediolanum Forum dove ha trascinato la squadra alla vittoria contro le scarpette rosse (31 punti, 6 rimbalzi e 2 assist), sabato contro Avellino Quinton ha firmato ancora una prestazione da incorniciare: 28 punti, 7 rimbalzi, 3 stoppate e 2 assist. Questa mattina l’ala newyorkese di passaporto georgiano si è presentanto nella sala stampa del PalaSerradimigni per rispondere alle domande dei giornalisti.

Quinton Hosley, MVP della partita contro Avellino (foto FM)

Già grande difensore (qualcuno ha detto che sabato difendesse perfino su Coach Vitucci), Hosley è diventato nelle ultime partite ancora più pericoloso aggiungendo un miglioramento al suo potenziale offensivo, viene spontaneo chiedersi cosa sia cambiato, quale sia il suo segreto. “Non c’è nessun ingrediente segreto, la mia fidanzata è tornata in America qualche giorno fa, che sia per questo?” –scherza- “Sicuramente è cambiato qualcosa nella mia testa: ora sono più aggressivo quando gioco, è cambiato il mio approccio alla partita. A Milano sapevo che, con Travis infortunato, dovevo portare più palla ed aiutare Drake. Siamo un gruppo, facciamo ognuno ciò che è necessario”.

Che si stia candidando per la leadership? “No –risponde umilmente- la stagione è lunga e ci sono alti e bassi, devo lavorare duro ogni giorno perché posso dare di più. Non si smette mai di migliorare e crescere”.

Nelle ultime partite Coach Sacchetti lo ha messo a marcare i giocatori avversari più temuti, come Shakur e Green: che sia diventato l’arma non convenzionale da sfoderare contro i “grandi”? ”Amo molto questo ruolo, per me è una sfida, mi trovo a fronteggiare grandi giocatori. A questo punto della stagione ci conosciamo tutti, gli avversari sanno chi sei, hanno studiato il tuo modo di giocare e prendono le dovute contromisure. Bisogna sapersi adattare”.

Gli viene chiesta un’opinione su Sassari: una città che vive di sport al 100% ma che non fa pressione sulla sua squadra. “E’ un bel posto con un tempo bellissimo, a parte la neve di un paio di settimane fa (ma lui non sa che non nevicava così dall’85,ndr). Restare qui come ha fatto Travis? E’ presto per decidere, la stagione è ancora lunga, mancano tre mesi, vedremo che succederà”.

Terminator2 in conferenza stampa

Per Hosley e la squadra ci sono dieci giorni di pausa prima di riaprire le danze mercoledi prossimo, dopo il turno di riposo, contro l’Acea Roma Non ci siamo ancora allenati ma sappiamo che a Roma sarà una partita difficile, dobbiamo prepararci e seguire le direttive del Coach. Dobbiamo continuare come abbiamo fatto finora: affrontando una partita per volta”.

Inutile negare che l’obiettivo salvezza è ormai messo in cassaforte, si parla di playoff ma “è difficile dire ora in che posizione potremmo entrarci..è un peccato che i playoff non siano ora!” ironizza.

A chi gli chiede quale sia secondo lui la miglior partita della Dinamo disputata finora risponde con un sorriso “La partita migliore deve ancora venire” e sicuramente Sassari non aspetta altro che poter vedere ancora quell’ottimo basket che Quinton e compagni portano nell’isola. E se poi a questo grande basket si associassero i sorrisi e le prestazioni di Terminator 2, siamo certi che sarebbe tutto molto più facile.

Valentina Sanna