Elio Pentassuglia a colloquio con l’altra grande gloria del basket brindisino: Claudio “Lupetto” Malagoli durante un time-out (foto di Emilio Zito)

E’ il ricordo di “Big Elio”, questo il soprannome di Pentassuglia derivatogli dalla mole e dalle indubbie qualità umane, il vero protagonista della serata. Quanto questo ricordo sia ancora vivo a Brindisi lo dimostra il folto pubblico accorso a tributare onore alla sua memoria nel palasport a lui intitolato. Elio Pentassuglia, brindisino d.o.c., è ricordato come  uno dei più importanti allenatori italiani avendo guidato formazioni di serie A come Rieti, Varese e Napoli, disputando i play-off in svariate occasioni e vincendo con Rieti la coppa Korac nel 1980. Fu insignito anche del “premio Van Zandt” quale allenatore dell’anno nel 1969, oltre ad aver guidato in diverse occasioni la compagine brindisina nel campionato di serie A2. Trovò la morte in un tragico incidente stradale( sorte comune a quella dell’altra grande stella”brindisina” Claudio Malagoli) mentre rientrava nella sua città il31 ottobre 1988 subito dopo aver accettato il suo ultimo incarico a Rieti dove era stato richiamato per cercare di risollevare le sorti di quella squadra.

Dopo la presentazione ufficiale  dell’intero staff della squadra di casa, la partita inizia allo stesso modo in cui Brindisi aveva finito lo scorso campionato: cinque punti di fila di Gibson che infiammano subito il pubblico. Il nuovo acquisto Jeray Grant non vuole essere da meno e sono due suoi schiaccioni a portare l’Enel sul 12-0 che costringe Sacripanti al time-out. E’ però sempre l’Enel  la più presente con due triplone di Nicolaidis e Fulz, poi Gibson scrive il 20-0. E’  Jonusas ad interrompere il lungo digiuno iniziale casertano. la juve continua a non trovare la via del canestro per tutto il primo quarto, lasciando contemporaneamente  in difesa ampi varchi che vengono sfruttati al meglio dai padroni di casa che oltre a Gibson in gran spolvero (12 pt nel 1° quarto) trovano 2 triple con Zerini e canestri da Grant. Finisce 33-11 col solo Gentile che sembra potersela giocare. Dopo 2 canestri consecutivi della Juve è Zerini a riportare i suoi sul +20 ancora suo l’assist per la slam dunk di Grant per il 39-17. Mentre la Juve annaspa è il rientrato Robinson a mettere la tripla del nuovo massimo vantaggio 44-21 prima che un contropiede di un volenteroso Maresca ed un jumper di Chatfield  fissino il risultato sul 44-26.

Dopo il riposo, necessario come l’aria per i casertani , però sembra non cambiar nulla con i biancazzurri che continuano a martirizzare i campani che vivacchiano sui lampi di Chatfield l’unico dei suoi che sembra non aver litigato con i ferri del PalaElio.  Fultz  con una tripla porta i suoi addirittura sul +32 prima di allungare ancora dalla lunetta sul +34 . Caserta è in evidente affanno, Brindisi sembra molto più avanti con la preparazione, il massimo vantaggio diventa + 41 sul 74-33 con le triple di Zerini e Gibson. Sacripanti chiama time out ma forse la protezione civile ci starebbe meglio.si chiude con un buzzer beater del solito Gibson sul 79-33.

L’ultimo quarto non può ormai aver più nulla da dire e la partita, ammesso che sia mai iniziata diventa tiro a segno,con le triple di Jelovac, Zerini e Mordente. Pur con le maglie della difesa Enel allargatissime i casertani non cavano il classico ragno dal buco ed il punteggio vede i Brindisini superare i  50 pt. di scarto fino al +53 a -2’39” dalla sirena finale. In pieno garbage time Michelori trova i primi puntii personali mentre i baby di casa provano senza riuscirci ad andare a referto. Gentile e Maresca riducono lo scarto sotto ai 50 prima che Jelovacs fissi il punteggio finale sul 97-53.

Hanno realizzato per l’Enel Brindisi: Robinson 21, Milosevic 4, Fultz 13, Zerini 14, Gibson 26, Nikolaidis 9, Grant 10.

Per la Juve Caserta: Chatfield 11, Maresca 6, Jonusas 9, Mordente 7, Michelori 4, Gentile 7, Jelovac 9.