Marco Atripaldi ai tempi di Biella (fonte pallacanestrobiella.it)

Marco Atripaldi ai tempi di Biella (fonte pallacanestrobiella.it)

La serata infernale in sala stampa comincia con Carlo Barbagallo, furiosissimo: “Il non rispetto degli arbitri mi fa arrabbiare, non è la prima volta. Non c’è parità di giudizio in serie A, mi assumo la responsabilità della frase. Ho mandato anche una lettera in federazione ma non è cambiato niente, inizio a pensare che vogliano eliminare qualcuno, la qualità arbitrale è ridicola. Mi sono rotto i coglioni”.

Maurizio Buscaglia, allenatore di Trento, è felice della vittoria ma riesce a essere critico nei propri confronti: “Volevamo vincere. È stato difficile quando siamo andati sotto di 10 ma abbiamo sopperito, poi sul +7 ho fatto qualche errore tenendo conto dell’impegno che ci ha messo Caserta, dovrò riguardare il match. Abbiamo cambiato la gara quando abbiamo iniziato a prendere rimbalzi e a combattere sulle palle vaganti, difendendo in maniera aggressiva. Abbiamo avuto qualcosa da tutti, contento dei momenti di Keaton Grant, preciso quando era necessario, e della capacità di cambiare le difese. Spanghero? Ottima gara ma deve restare con i piedi per terra, ha chiuso la gara. Deve crescere sotto il profilo della pressione ma ha giocato sempre a testa alta. La zona è andata bene, studiata in settimana”.

Il coach della Pasta Reggia Zare Markovski è delusissimo per aver perso di nuovo sul filo di lana: “Prima della gara eravamo consapevoli della loro intensità offensiva. Abbiamo preso più rimbalzi, ma le nostre 20 palle perse hanno deciso il destino di questa gara. Poteva girare a nostro favore, ma come ho detto a loro, non tirare per 20 volte ti penalizza. Ha dato una grande mano agli avversari per recuperare cosa abbiamo recuperato a rimbalzo. Sono altri due punti persi. Abbiamo meritato e prodotto di più, dispiace non ottenere quello che abbiamo costruito in settimana. A 40’’ dal termine la palla non è andata a Young, come doveva essere. Gaines? Ha avuto la sua occasione, ha dato pochissimo nei sette minuti a disposizione e non meritava una seconda chance, cerco sempre competizione tra i giocatori. Stasera Young è stato strepitoso, non posso immaginare cosa sarebbe successo senza di lui in campo. Ci siamo aggrappati a lui e ha svolto il suo lavoro. Vitali? Sono contento ma è ancora indietro, dovrà recuperare, l’unico a tenere Mitchell. Arbitri? Stasera l’ultimo problema. Moore? Se avesse giocato sempre così non sarebbe in discussione”

A chiudere il tutto è Marco Atripaldi, che entra con uno sguardo triste dopo l’incendiario incontro con il tifo organizzato. Sono tante le sue parole, ma il nocciolo della questione oramai lo aspettano in tanti: “Gara finita come è andata la stagione: con cose che non ho mai visto.  Gli episodi non ci sono stati favorevoli, un peccato. Gaines non è più utilizzabile mentalmente. Bisogna tenere nervi saldi e voglia di gestire questa situazione, dando fiducia. Si può lottare per salvarsi, è il mio auspicio per il futuro della Juvecaserta di cui non faccio più parte. Finché si resta nei limiti della civiltà rispetto le proteste. L’ultima cosa di cui ha bisogno la Juve è che il pubblico si divida e che la dirigenza protegga me.Vado via senza polemiche su giocatori, mi prendo le mie responsabilità, ma tutto ciò che sta succedendo qui non è esclusivamente colpa mia. Ho provato a tenere i pezzi assieme prendendomi compiti che non mi spettavano. Vado via a testa alta, pensavo che le nostre scelte avessero una logica come confermare sette decimi di squadra e che s avvicinasse qualche azienda. Vado via con tanto dispiacere, circostanze non belle, ma non cambia di un millimetro quel che penso nello stare qui a Caserta, ne parlerò sempre bene, un onore lavorare per la Juve”.