Jeff Brooks (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Jeff Brooks (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

E l’anno zero è andato. Dopo alcune stagioni passate sul filo del rasoio in ambito societario la Juvecaserta ha trovato un modo per resettare: Iavazzi prende la situazione in mano e chiama a sé Carlo Barbagallo, i due si affidano ad un General Manager desideroso di rimettersi in gioco come Marco Atripaldi che deve ripartire da pochi pezzi e dal ritorno a Cantù del “condottiero” Pino Sacripanti. L’ex Biella dapprima trova uno sponsor, Pasta Reggia, per poi scommettere, ma nemmeno tanto, su Lele Molin, uomo con la voglia di far vedere di cosa è capace dopo una vita stravincente da secondo. Nelle sue mani una squadra…in divenire, composta da giovani affamati e di talento con Mordente e Michelori a fare da maestri; gli ingredienti per far bene c’erano tutti e i bianconeri sono arrivati ad una tripla dai playoff, a dispetto di chi si aspettava una Juve nelle zone basse di classifica. In più ci si ritrova con una solida posizione societaria e un buon nucleo per il prossimo anno, Caserta ha voluto voltare pagina e ha preso la piega della brava formichina che vuole costruire per essere sempre una squadra insidiosa da affrontare.

COSA HA FUNZIONATO

La crescita dei giocatori a disposizione di Molin è stata esponenziale. Jeff Brooks è diventato un giocatore di indubbio valore e che può ambire a obiettivi più importanti della salvezza, Molin lo ha reso un giocatore quasi completo e in molti lo hanno notato. Stravinta la scommessa Scott, giocatore solidissimo, un Michele Vitali già entrato in ottica Nazionale e preso al volo Ronald Moore in luogo di Stefhon Hannah, con la squadra diventata meno “svolazzona” ma più solida. E con il passare dei mesi la Juve ha saputo utilizzare il suo pubblico a proprio favore, rendendo il Palamaggiò un vero e proprio fortino.

Chris Roberts (foto Alessio Brandolini 2014)

Chris Roberts (foto Alessio Brandolini 2014)

COSA NON HA FUNZIONATO

Alcuni giocatori non sono stati quello che ci si aspettava: Chris Roberts ha avuto offensivamente un impatto minore di quanto sperato e si è faticato molto dal perimetro, con gli esterni che hanno dato meno del previsto. L’asse play-pivot è stato trasformato nel corso dell’anno, cambiando gli interpreti per causa di forza maggiore fra l’indisciplina cestistica di Hannah e l’infortunio di Cameron Moore, lasciando il pitturato in mano ad un leggero Tony Easley. Abbiamo menzionato gli infortuni: tante volte hanno condizionato gli allenamenti e il modo di arrivare alle partite abbassando il rendimento dei bianconeri. Così come il rendimento lontani da casa, con la squadra che sentiva la mancanza della spinta dei tifosi.

FUTURO

Qui arrivano le note più liete: non si naviga a vista ma c’è una programmazione. Iavazzi e Barbagallo, pur da soli, hanno appianato i debiti societari e ad oggi la domanda di iscrizione al campionato è stata già inviata senza patemi. Atripaldi può lavorare con serenità pensando alla prossima stagione, e le sue idee sono state molto chiare: conferma di buona parte della squadra, per partire da un nucleo che già si conosce, aggiungendo dei pezzi importanti per poter migliorare la classifica finale. Perché i bianconeri hanno sì disputato un’ottima stagione, ma mancare l’accesso alla post season per soli tre punti segnati, credetemi, brucia a chiunque.