(Foto Savino Paolella 2014)

(Foto Savino Paolella 2014)

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA 82
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 71
Serie: 1-2

PISTOIA – La forza di volontà, la voglia di non mollare mai e un pubblico costantemente presente che ormai non è più un segreto. Ecco gli ingredienti con cui la Giorgio Tesi Group Pistoia ha chiuso la striscia di 21 vittorie consecutive dell’EA7 Milano al termine di una partita nervosa, fisica ma sicuramente spettacolare.

Una gara-4 conquistata con la grinta e con i denti, dopo un primo tempo in cui il grande valore dei lombardi sembrava avere la meglio anche nei momenti più bui. I toscani hanno dimostrato ancora una volta di che pasta sono fatti e lo hanno fatto nel giorno in cui Paolo Moretti è stato premiato come miglior allenatore dell’anno.

Per Milano un brutto capitombolo ed una striscia conclusa possono permettere alla squadra di preparare con un po’ più di tranquillità la prossima gara, cercando di migliorare le brutte trame offensive viste nel secondo tempo e dando maggiore continuità mentale all’interno della partita.

Pistoia parte con il solito quintetto formato da Wanamker, Gibson, Washington, Johnson e Daniel, mentre dall’altra parte scendono in campo Hackett, Gentile, Moss, Melli e Samuels.

Moretti parte subito con la zona 2-3 per cercare di togliere a Milano le vie di penetrazione ed i facili mismatch che hanno nelle corde in tutti i loro giocatori, la scelta paga nei primi minuti con una partenza lanciata 5-0. Anche Banchi ha le sue contromisure difensive ed infatti la scelta di marcare Wanamaker con Moss per togliergli visuale e spazi, ed infatti la partita si accende proprio sul lato fisico come dimostra anche il bonus raggiunto dalla EA7 dopo neanche 5 minuti di gioco. Hackett sfrutta accoppiamenti a lui favorevoli grazie ad alcune falle della match-up ma l’esperienza di Galanda ed il gioco di squadra portano la Giorgio Tesi a chiudere il primo quarto in vantaggio 19-15 grazie anche al canestro allo scadere di Washington.

La reazione di Milano non si fa attendere e lo dimostra il 6-0 di parziale con cui aprono il secondo tempino, scegliendo di cercare il più possibile il post basso con i propri esterni e in particolare Moss, vero e proprio maestro nel fondamentale. La risposta pistoiese arriva da JaJuan Johnson, redivivo dopo un primo quarto anonimo, e ancora Galanda che nonostante la caviglia fuori-uso si batte in campo come un leone, anche in difesa. La EA7 però è troppo talentosa in tutti i suoi interpreti per i padroni di casa e bastano due fiammate firmate Kristian Kangur e Curtis Jerrels per prendere il largo e chiudere il primo tempo sul +10 (45-35) con tripla sulla sirena proprio dello stesso Jerrels.

Al rientro dagli spogliatoi, Pistoia torna in campo totalmente rigenerata e con idee nuove, soprattutto in difesa, dove Moretti sceglie di concedere l’area ed il post basso agli avversari ma con grande attenzioni sugli aiuti molto vicino al fulcro dell’azione. L’aggiustamento è eccellente perchè permette ai padroni di casa di recuperare palloni, correre in attacco e assimilare fiducia con cui riesce ad imporre un parziale di 14-5 aiutati anche dal tecnico ad Alessandro Gentile che per lui vuol dire quarto fallo. Pistoia sorpassa dalla lunetta con Gibson ed avrebbe la possibilità di allungare ma quasi in solitaria, Daniel Hackett riesce a tenere Milano a contatto e chiudere il terzo quarto con uno svantaggio di solo 4 punti (60-56) che, per quello visto nei 10 minuti, è oro colato.

Le difese si chiudono ed i primi minuti dell’ultimo quarto sono da trincea, con tanti contatti e tanto nervosismo da parte di entrambe le squadre. La EA7 cerca di dare una scossa importante con Samuels, ma è proprio il lungo giamaicano a tirarsi fuori dai giochi con un fall tecnico che chiude la sua partita. Pistoia torna a macinare gioco in attacco, smaliziandosi sulla pressione avversaria e rispondendo con due schiacciate tremende di Johnson e Washington che caricano la squadra e l’ambiente. Milano cerca le soluzioni dei singoli e Moretti prova a dare libertà a Moss di creare in attacco, chiudendo gli spazi agli altri componenti, ed è una mossa che paga perchè la Giorgio tesi allunga fino al +10 a 2 minuti alla fine e per Milano la rimonta diventa una chimera. La partita si chiude sul punteggio finale di 82-71.

MVP: È stato silente tutta la partita, ma poi quando vai a vedere il tabellino lo trovi a 20 punti e ricordi di tutti i canestri pesanti e della difesa mostrata quando contava. Kyle Gibson è uno dei migliori pistoiesi della serie, ma stasera è stato continuo e letale, oltre che glaciale dalla lunetta (9/10)

PARZIALI: 19-15, 16-30, 25-11, 22-15

PISTOIA: Gibson 20, Johnson 19, Wanamaker 14 – Rimbalzi 36 (Johnson 8) – Assist 9 (Wanamaker 4)
MILANO: Hackett 21, Moss 11, Jerrels 10 – Rimbalzi 34 (Samuels 8) – Assist 5 (Samuels 2)