Poeta sbatte contro il muro di Bremer (foto Malpensi)

BOLOGNA – La Virtus perde l’imbattibilità casalinga piegandosi di fronte all’Armani. La squadra di Scariolo, dopo un primo quarto spumeggiante da 27 punti segnati, ha vinto la partita grazie alla sua rocciosa difesa che ha impedito a Bologna di usare il pick’n’roll con costanza. Alla fine il killer della Canadian Solar è stato l’ultimo arrivato in casa meneghina, Bremer, che con 13 punti nell’ultimo quarto ha imposto a Bologna il primo stop tra le mura amiche. Milano ha tirato con il 53% da tre punti (10 su 19) e questo dato conferma che la prestazione odierna dei biancorossi è lontana anni luce dallo scempio visto a Kazan. Koponen, debilitato dall’influenza, dopo un buon avvio è sparito e gli unici virtussini da salvare sono Douglas-Roberts e Poeta. Con questa sconfitta la banda di Finelli ha dimostrato che gli manca ancora qualcosa per essere al livello delle cosiddette “Big” e in particolare un apporto più consistente della panchina che in totale ha prodotto solo 5 punti. La coppia Vitali-Lang ha collezionato un complessivo -3 di valutazione e in queste condizioni, quando qualche titolare stecca come stasera, vincere diventa una chimera.

 

Quintetto Canadian Solar: Poeta, Koponen, Douglas-Roberts, Sanikidze, Gigli

Quintetto EA7 – Emporio: Cook, Bremer, Mancinelli, Fotsis, Bourousis

 

CRONACA:

1 quarto:

Prima della partita i ForeverBoys espongono una vera e propria dichiarazione di amore per la Virtus:“Un solo pensiero in testa…un solo modo di viverti…nessun modo di separarci”. Mancinelli viene fischiato fin dalla presentazione delle squadre e l’ ”odio” dei tifosi bianconeri (aumentato dal suo messaggio su Twitter “Allenamento nella conigliera”, poi prontamente cancellato) sembra gasarlo. L’ala di Milano disputa un buon primo quarto da 4 punti e 2 assist, ma evaporerà poi alla distanza. Koponen e un Douglas-Roberts, nuovamente infallibile, cacciano indietro Milano: 15 – 8 dopo 5 minuti di gioco. L’Armani riesce a sorpassare grazie ad una grande precisione dalla lunga distanza, in particolare di Bourousis. 19 – 25 dopo un canestro di Fotsis e time out chiesto da Finelli. Il minuto di sospensione non serve e il primo quarto si chiude sul 19 a 27.

2 quarto:

Dopo tanti prove oscene in attacco, Milano sforna una prima frazione di gara da macchina da canestri. La fisicità dei lunghi di Scariolo fa malissimo alla Canadian Solar. Poi le bocche da fuoco biancorosse rallentano, ma gli uomini di Finelli sono troppo imprecisi, anche ai tiri liberi (1 su 5 nel primo tempo) e così l’Armani riesce a conservare un vantaggio abbastanza rassicurante fino alla metà del secondo quarto. Gigli ha problemi di falli e così entra in campo Lang che viene ripetutamente stuprato dai lunghi meneghini. E’ Peppe Poeta a riaccendere Bologna con 5 punti che insieme ad una schiacciata in contropiede di CDR rimettono la partita in parità a quota 38.

3 quarto:

Il secondo tempo si apre con un parziale di 6 a 0 per Milano. La Canadian Solar non si scompone e con un contro-parziale di 8 a 0 impedisce la fuga dell’Armani e si riporta in vantaggio. Koponen, dopo un grande primo quarto, non riesce più a trovare la via del canestro, ma in compenso uno strepitoso Douglas-Roberts slalomeggia tra le maglie biancorosse. Nicholas ha la mano calda e disputa una delle migliori prestazioni da quando è ritornato in Italia. 55 – 55 al 30esimo. Egalité.

4 quarto:

Lang fa più danni della grandine concedendo di tutto in difesa e sbagliando l’impossibile in attacco. Finelli lo riporta immediatamente in panchina dando spazio a Gigli. Parziale di 5 a 0 dell’Armani rotto da un tripla di Vitali, al suo unico acuto. Uno 0/2 dalla lunetta di Gigli fotografa bene la mira storta odierna dalla squadra di Finelli. Jump di Cook e 58 – 64 per gli ospiti. Poi Bremer realizza due triple consecutive dal peso specifico elevatissimo che spediscono la Virtus all’inferno. La Canadian prova la disperata rimonta allungando la difesa, ma nulla può contro il ripetuto bombardamento di Milano di stasera (con annesso tiro da tre punti del solito Bremer realizzato sulla sirena). Finisce 68 – 80.