Micah Downs e Peyton Siva, grandi protagonisti della gara con Capo d'Orlando (Foto Buco - Juvecaserta Basket Official)

Micah Downs e Peyton Siva, grandi protagonisti della gara con Capo d’Orlando (Foto Buco – Juvecaserta Basket Official)

Dopo il Natale, anche il Capodanno di Caserta si passa con il sorriso. La Pasta Reggia chiude il 2015 con la seconda vittoria consecutiva in quattro giorni; è una gara di carattere quella che si è vista al Palamaggiò contro un avversario ostico come la Enel Brindisi. È 80-75 dopo una gara dai due volti, dove le due squadre si sono scambiate i ruoli di lepre e cacciatore a più riprese dando vita ad uno spettacolo per gli oltre 4000 del Palamaggiò. Alla fine festeggia meritatamente la Juve, guidata da un Micah Downs sempre più padrone dell’attacco: 26 punti con 14 tiri e 31 di valutazione totale, oltre a una dose innata di carisma che trasuda da ogni poro. In attesa che torni a pieno regime il mes…Siva : il regista di origine samoana chiude a 9 punti frutto di un orrendo 2/13 (1/9 da tre), ma è vitale nell’economia della gara con ben 13 assist sui 20 totali, sfruttati dal già citato Downs, un Daniele Cinciarini infuocato dall’arco (5/9) e un Hunt che fa sua l’ennesima doppia doppia. La Enel perde l’occasione di entrare già nelle Final Eight giocando una partita forse troppo solista (solo cinque assist in 40 minuti), ma Bucchi alla fine guarda in positivo vista la prova convincente di Scottie Reynolds con 17 punti.

(Foto Savino Paolella 2015)

(Foto Savino Paolella 2015)

La partita si rivela equilibrata fin dal via. Il ritmo generale non è in media elevatissimo, ma dipende dagli strappi dei giocatori di talento; gli ospiti provano a fare l’andatura cavalcando uno Scottie Reynolds stimolato dalla sfida con Peyton Siva, suo ‘successore’ a Louisville. I giochi brindisini sono mirati a coinvolgere tutti gli effettivi , ma le cose funzionano a metà: la difesa casertana tiene discretamente con i suoi cambi sistematici. Dall’altra parte la Juve si fa guidare dagli uomini designati: Siva, ancora in difficoltà al tiro, si mette ad inventare per Micah Downs che concretizza ogni regalo del play di origine samoana. Bucchi nel secondo parziale trova anche la chiave per aprire la difesa casertana, dando minuti e possessi a Milosevic: il montenegrino, con un tonnellaggio superiore alla media dei bianconeri, ringrazia e con sei punti di fila (break di 1-9) firma il 19-28 al 15’. È ancora poco per ammazzare emotivamente la Juve, che ritrova feeling con due triple estemporanee di Cinciarini e cinque minuti di una, due, tre zone ordite da coach Dell’Agnello, permettendo così di chiudere la prima frazione in sostanziale equilibrio sul 31-33. Le parti si invertono dal 21’ in poi, con la Pasta Reggia che tenta di prendere in mano la gara. Il tentativo è frutto dei punti di Downs e Cinciarini e della regia di Siva per il massimo vantaggio sul 49-43 del 26’, mentre Dario Hunt oscura più volte la vallata con le sue stoppate; il punto di rottura sembra vicino ma alla fine Brindisi resta in piedi con una difesa a zona che lascia la Juve a bocca asciutta per tre minuti. Con Banks in astinenza dal canestro si ci mette Durand Scott a fare la parte del leone e al 30’ è perfetta parità. Come spesso accade, delle gare del genere si decidono soltanto in volata con degli ultimi quarti da cineteca, e questo non fa eccezione. Downs si conferma il vero metronomo offensivo della Juve ma Brindisi non molla di un centimetro battendo in maniera egregia la zona campana con Reynolds e Scott; quando la Enel non ci riesce i suoi lunghi concedono secondi tiri vitali per la squadra di Bucchi (10 rimbalzi offensivi nei secondi 20’). Nel finale però gli squilli da tre punti di Jones e Siva danno lo strappo decisivo con la Enel costretta ad affrettare i tempi; Caserta resiste e può cantar vittoria soltanto a 10’ dal termine, con lo 0/2 di Scott e il giro perfetto in lunetta di Peyton Siva.

Pasta Reggia Caserta – Enel Brindisi 80-75 (18-20, 31-33, 52-52)

Caserta: 28/66 (18/35 da 2, 10/31 da 3). Punti: Downs 26, Cinciarini 19, Hunt 14. Rimbalzi 27 (Hunt 12). Assist 20 (Siva 13)

Brindisi: 28/66 (21/47 da 2, 7/19 da 3). Punti: Scott 18, Reynolds 17, Banks e Kadji 11. Rimbalzi 43 (Scott 9). Assist 5 (Harris 2)

Pasta Reggia Caserta

Micah Downs 8 Oramai è il vero faro dell’attacco bianconero. Segna come vuole, da fuori, in penetrazione, prendendosi il fallo. Offre anche assist ai compagni e difende su chiunque gli capiti a tiro. Manca solo che si metta a pulire il campo.

Peyton Siva 6,5 Il play ha perso confidenza con il suo tiro, ma non con il consegnare cioccolatini ai suoi compagni. 13 dei 20 assist della Juve sono i suoi e cancellano parzialmente le brutte percentuali dal campo. Per riuscirci al completo ci vuole la tripla che spinge Caserta in una posizione comoda per i minuti finali, l’unica segnata.

Dario Hunt 7: Prenderà chili da molti suoi pariruolo, ma questo qui arriva quasi in cielo. Ad un certo punto si arma di guantoni e si mette a ‘parare’ le penetrazioni di Banks e soci; di fianco, ci mette l’ennesima doppia doppia.

Daniele Cinciarini 7: Quando si accende diventa quasi infermabile. Si prende alcune triple ‘ignoranti’ che spingono avanti la Juve, come le prime due del terzo parziale; se gira lui l’attacco casertano acquista una dimensione in più

Luca Gennarelli NE

Bobby Jones 5,5: Poco appariscente ma si sbatte tantissimo in difesa sui lunghi avversari. Duelli rusticani a volontà con Kadji e Gagic, quando è costretto a giocare da centro. Alla fine segna i punti più importanti per la Pasta Reggia.

Viktor Gaddefors 6: Si prende pochissimo in attacco, ma dall’altra parte comanda lui. Prima azione: palla intercettata. Tiene botta con chiunque gli capiti a tiro

Andrea Ghiacci 6:Pochi minuti di pura intensità. Si butta dentro appena può e si prende due falli importanti.

Marco Giuri 6-: Con Siva a pieno regime si vede di meno,  ma dà sempre quel contributo di energia che ci si aspetta sempre da lui.

Tommaso Ingrosso NE

Coach Sandro Dell’Agnello 7: I suoi cambi di difesa hanno imbrigliato l’attacco brindisino. Si affida a Downs e Siva in attacco avendo ragione nei momenti cruciali. Anche per lui è un Capodanno da incorniciare

Enel Brindisi

Adrian Banks 5: Ci si aspetta di più da lui. Dovrebbe essere l’uomo di punta ma al Palamaggiò fa fatica. 11 punti ma con 14 tiri.

Scottie Reynolds 7 Quando è ispirato è difficile da contenere. E oggi è ispirato. Segna come vuole ed è l’ultimo a gettare la spugna per l’Enel

Durand Scott 6,5 Ha sulla coscienza i due liberi che chiudono il discorso per la vittoria, ma nel secondo tempo tiene a galla la squadra di Bucchi in ogni modo che può. Sfiora la doppia doppia con 9 rimbalzi

David Cournooh 5,5: Con Reynolds a pieno regime incide poco nella gara. Pare più timido del solito.

Alexander Harris 4,5: Otto minuti ed un tiro. Chi lo ha visto?

Marco Cardillo SV: Difende e non fa danni. Unico di Brindisi con il plus/minus positivo.

Nemanja Milosevic 6,5 Nel secondo quarto è devastante. Nessuno in maglia casertana è capace di contenerlo e la Enel conquista il massimo vantaggio. Poi scompare dalla gara.

Simone Fiusco NE

Djordje Gagic 6: Un passo indietro per lui. Nelle ultime gare era diventato più incisivo in attacco; alla fine però sgomita tanto a rimbalzo (8 carambole) e si porta a casa la pagnotta.

Andrea Zerini 5: Il lungo non riesce a dare il suo peso come fatto nelle ultime partite. Solo due punti.

Domenico Marzaioli NE

Kenny Kadji 6: Da tre punti la mano è un po’ freddina, molte volte viene neutralizzato da Jones e Hunt. Ma soprattutto il secondo gli fa passare tanti brutti minuti.

Coach Piero Bucchi 6: Alla fine non si possono dare tanti demeriti al coach. Una partita giocata al meglio dalle due squadre alla fine deve vedere per forza una sconfitta. Viene tradito parzialmente da Banks; ma le Final Eight sono ancora alla portata.