Josh Bostic (fonte court-side.com)

Josh Bostic (fonte court-side.com)

La situazione societaria della Pasta Reggia Caserta stenta ancora a decollare. Il passaggio di quote è stato nuovamente rimandato, con la giornata di domani che dovrebbe essere quella decisiva. I problemi traduttivi dovrebbero essere risolti nel giro di poche ore per poter far passare la società in mano alla Fortune Consulting dopo un tira e molla durato due mesi; intanto però la dirigenza non ha aspettato il da farsi. Pochi giorni fa è stata lanciata la campagna abbonamenti, che comincerà domani con i prezzi più bassi d’Italia, come confermato dal GM Guastaferro; la dirigenza ha voluto chiudere il roster con l’innesto della guardia titolare, che sarà Josh Bostic proveniente dal VEF Riga.

Quello di Bostic non è propriamente il nome che si aspettavano i tifosi, forse speranzosi di avere con sé una guardia dai venti punti facili a partita; ma l’apporto realizzativo non è sempre il primo fattore a cui pensare nella costruzione di una squadra, come ricorda la passata esperienza con Sam Young. Dopo aver girovagato tra Giappone, Belgio, Francia, Russia, Lettonia e un puntata in D-League l’uomo di Columbus vuole dimostrare a tutti di essere la ‘guardiona’ che cercava Sandro Dell’Agnello, un esterno capace di giocare anche da ala piccola ma con le capacità di trattare la palla quasi alla stregua di un playmaker.

Le misure sono infatti oversize per essere una guardia: con 106 chili spalmati su 196 centimetri Bostic avrà aslide_Bostic disposizione numerosi mismatch da potersi giocare. Il 29enne uscito da Findlay ha infatti nelle corde una grande attitudine a prendere vantaggi sotto canestro per potersi giocare i suoi uno contro uno; a questo aggiunge una gran pericolosità al tiro da tre punti (nell’ultima stagione ha avuto il 40% in trentuno partite disputate). Quello che intriga di più è l’ottima attitudine a creare  tiri per i compagni: in molti casi ha dato sfoggio delle sue abilità nel pick’n’roll, riuscendo a trovare con i tempi giusti il rollante oppure coinvolgendo il tiratore sul lato debole, due caratteristiche che saranno vitali per una squadra che attaccherà nei primi secondi dell’azione come sembra questa Juve. Nella metà campo difensiva Bostic ha le potenzialità per essere un clone migliorato di Viktor Gaddefors: dotato di una ottima mobilità laterale, l’esterno può marcare discretamente tre ruoli, se non anche quattro, andando a nozze con l’attitudine di cambiare le marcature in ogni situazione. Le sue particolarità sono dunque da collante puro, e non ce ne voglia l’inflazionatissimo gioco di parole che già gira all’ombra della Reggia. Per lui è l’occasione per l’affermazione definitiva in Europa, e siamo certi che non vorrà bucare questa chance.

Bostic completa dunque il quintetto titolare affiancando Sosa, Gaddefors, Putney e Watt; una squadra che farà della transizione e della poliedricità il suo più grande credo. C’è però da chiarire la situazione inerente il quarto lungo: Metreveli sta ancora recuperando dall’infortunio che lo mise fuori gioco la scorsa stagione e per riparare è arrivato Tyler Bergantino con un contratto triennale. Se però il georgiano (ma italiano per la Legabasket) recuperasse l’italoamericano diventerebbe ‘di troppo’, vista la poca probabilità di una rotazione a cinque lunghi durante le partite. Con una sua partenza in prestito si libererebbe uno spazio da comunitario da riutilizzare come meglio si crede. Ad oggi la squadra è però costituita: gli stranieri arrivano alla spicciolata ma per inizio settembre il gruppo potrà essere compatto agli ordini di Dell’Agnello.