Il Palamaggiò, casa della Juvecaserta fresca di sponsorizzazione (fonte caiazzorinasce.it)

Il Palamaggiò, casa della Juvecaserta (fonte caiazzorinasce.it)

I festeggiamenti di ieri per il ventiduesimo anniversario dello scudetto non sono stati propriamente tranquilli. I tifosi casertani sono stati catturati da quella lacrima di felicità che cola dal viso soltanto quando si realizza il sogno più grande di una persona, ma subito dopo gli occhi da sognanti diventano interrogativi. Mancano soltanto cinque giorni al 27 maggio, data del nuovo Cda della Juvecaserta dove bisognerà fare il punto della situazione e capire se sia possibile presentare le documentazioni per l’iscrizione al prossimo campionato di massima serie. In questi quattro giorni le cose non sono migliorate, anzi: attorno a Iavazzi continua ad esserci un silenzio assordante, di quelli che non puoi riempire nemmeno con le urla più forti. Nessuna notizia da parte di eventuali sponsor o di nuovi azionisti, lasciando il patron e soci ancora con il 24% delle azioni da colmare. La percentuale rischia addirittura di aumentare a 39; secondo alcune voci l’imprenditore e consigliere comunale Pasquale Corvino avrebbe cambiato idea e deciso di investire i propri soldi sulla squadra di calcio della città, la Casertana, come potrebbe fare anche l’Harmont & Blaine, società di vestiario che in passato aveva espresso interesse per i bianconeri, nel caso di ripescaggio in C2 dei falchetti.

Ma attenzione a puntare il dito contro la squadra di calcio. Se si vuole addossare una colpa, sono gli stessi imprenditori che chiudono gli occhi davanti alla Juve oppure voltano lo sguardo al momento del bisogno, celandosi dietro un sorriso di facciata. Preferendo investire nello sport in cui gli introiti sono più alti, seppur con la “penalità” di partire dal basso rispetto alla Juve, società blasonata e con una storia ma solo nella pallacanestro, disciplina dove il giro di denaro è minore. Passando dunque sopra la frase di Gianfranco Maggiò: “La Juvecaserta non è di Giovanni Maggiò o di Gianfranco Maggiò, la Juvecaserta è dei casertani”.