EA7 MILANO – MONTEPASCHI SIENA 80 – 90

Ancora una volta il basket dei playoff non mente, vince e va in semifinale la Montepaschi Siena stradominando gara7. Vince chi ha costruito, giocato, gestito in modo attento ed organizzato: da coach Luca Banchi, dal “coro” dei ragazzi della Mens Sana, dominato con un Daniel Hackett maestoso. Tutte doti che mancano all’EA7, squadra senz’anima ricca di un vuoto talento che ha prodotto un basket imbarazzante per larghi tratti di gara 7. Spareggio che ha decretato l’uscita di scena di un gruppo, quello biancorosso, dal bilancio totalmente fallimentare sia in termini di risultati che di gioco.

Daniel Hackett maestoso in gara 7 (foto di Savino Paolella 2013)

Daniel Hackett maestoso in gara 7 (foto di Savino Paolella 2013)

 

STARTING FIVE

EA7 MILANO: GREEN – HAIRSTON – GENTILE – FOTSIS – BOUROUSIS

MONTEPASCHI SIENA: BROWN – HACKETT – MOSS – KANGUR – RESS

Già in avvio la partenza folgorante di Siena, che piazza due triple con Kangur ed Hackett, mette subito in allarme il pubblico del Forum.
Sembra una ripetizione in salsa biancoverde dell’inizio canturino a Sassari della sera precedente, il siluro di Hairston è un lampo isolato che i 4 punti di Moss zittiscono, 4-13 dopo meno di tre minuti di gioco. Il timeout di Scariolo sortisce gli effetti sperati con Milano che trova in Bourousis il protagonista della rimonta, 11-13 a metà del primo periodo. Cerca ancora maggiore vigore dalla panchina l’EA7 con Mensah-Bonsu e Langford ma la Mens Sana è più reattiva a rimbalzo e riprende la fuga con le triple di Moss, 15-22 dopo 10‘.
Ruota vertiginosamente i suoi uomini Milano con Mensah-Bonsu che non sembra quello straripante di gara 5, il peccato esiziale della Montepaschi è quello di non capitalizzare i tanti errori biancorossi in un vantaggio corposo. L’Olimpia carica a testa bassa con i suoi protagonisti, canestri di puro talento,  22-25 dopo un gioco da tre punti di Gentile.
Per Banchi il dato preoccupante sono i falli prematuri di Eze, ben 3 dopo soli 13 minuti, Brown cerca autentici giochi di prestigio con alterna fortuna, Sanikidze ed Hackett di pura energia tengono i toscani avanti, 28-35.
Il figlio del grande Rudy dimostra ancora una volta tutto il suo orgoglio, l’EA7 barcolla sotto i colpi di una MPS che gioca con maggiore efficacia e raziocinio, due siluri speculari dall’angolo di Hairston e Fotsis regalano ossigeno puro ai padroni di casa, 36-40.
Proprio l’ex Pana prende una dose di fiducia dal bersaglio messo a segno, stoppa con forza un indiavolato Hackett e mette due liberi che portano Milano ad un solo possesso, 40-42 con meno di un minuto sul cronometro del primo tempo.
Dopo la pausa lunga Scariolo lascia in panca Bourousis e parte con Mensah Bonsu, l’ex trevigiano lotta come un leone e si guadagna falli e punti nell’area colorata di Siena, 44-46 e terza penalità sia per Moss che per Kangur. Più aggressiva l’EA7 rispetto alla prima parte della contesa, i campioni d’Italia rispondono con le armi dell’esperienza, dell’organizzazione e della mentalità, MPS a più 8, 44-52. Bobby Brown sembra un illusionista degno di David Copperfiled, l’Olimpia improvvisa affidando il suo spartito agli esterni, 49-57 al 26′.
Il bonus prematuro dei senesi ed i liberi conseguenti sono il paracadute a cui si aggrappa l’Olimpia, Hackett è una lama gelida nella porosa difesa biancorossa, 51-61. L’avvio dell’ultimo periodo sembra l’epilogo per una Milano impacciata ed imbarazzante in attacco, Sanikidze torna per un attimo l’Air Georgia ammirato con la maglia della Virtus Bologna, è 60-73 con 8.45 sull’ultima sirena.
Scariolo prova il doppio play con Green e Bremer, mosse della disperazione che non sortiscono effetto, Hackett finisce da dominatore urlando al cielo la sua legittima gioia dopo l’assist per Eze che chiude la gara e regala la semifinale ai campioni d’Italia, 72-86.

MVP: Daniel Hackett – Gara strepitosa della guardia azzurra, sinfonico in attacco, leader vocale e tecnico in campo di una squadra che ha condotto alla vittoria con autorità. Regge la pressione, evita il tranello della provocazione e dei fischi, personalità strabordante che ha saputo gestire con intelligenza, imperiale.