Chiuso con un bilancio positivo il temibile mese di Novembre (due vittorie con Bologna e Pesaro e due sconfitte preventivabili con

Sacripanti contro il suo passato (fonte corrieredellosport.it)

Varese e Siena), la Juvecaserta torna al Palamaggiò dopo due trasferte consecutive: prossimo avversario dei bianconeri la Chebolletta Cantù. Da quattro anni a questa parte è una sfida che interessa prima di tutto i due coach. Se per Trinchieri è una questione di rivalsa risalente al 2007/2008, quando venne sollevato dall’incarico di allenatore dell’allora Pepsi Twist che poi spiccò il salto verso la massima serie con Fabrizio Frates, per Pino Sacripanti c’è di mezzo il cuore, contro la squadra e la città che lo ha visto nascere e crescere come trainer e come uomo.

In casa casertana la vittoria a Pesaro ha dato sicuramente morale. Per domenica la società, che ha indetto la giornata dell’ Orgoglio Bianconero, si è adoperata in numerose iniziative per richiamare il pubblico e riempire il palazzetto, ogni possessore di un mattone del JCWall (il muro virtuale istituito la scorsa stagione per confermare l’attaccamento dei tifosi ai colori bianconeri) avrà a disposizione un biglietto omaggio, che fanno da contraltare al divieto di vendita ai tifosi canturini da parte del prefetto di Caserta. Il presidente Francesco Gervasio prende la parola con un’intervista sul “Corriere di Caserta”: “Non nascondo il mio ottimismo. Dobbiamo approfittare di una situazione non ottimale in casa Cantù ed al tempo stesso del nostro morale alto e della buona condizione che abbiamo mostrato di avere a Pesaro. E’ vero che abbiamo affrontato una Scavolini non super, con problemi tecnici notevoli, ma noi stiamo man mano acquisendo la giusta identità ed i ragazzi scendono in campo con sempre maggiore personalità. Molto mi aspetto da loro per domenica e molto mi aspetto dal popolo casertano per numero di presenze al PalaMaggiò. Stiamo facendo di tutto per provare a riempire il PalaMaggiò. Mai come questa volta ci interessa di meno il fattore incasso e puntiamo tanto sul numero dei presenti, affinché la squadra possa avere quel supporto in più utile a conseguire un risultato straordinario. La speranza è che successivamente la presenza di pubblico al Palamaggiò possa tornare ad essere molto numerosa “. Un occhio di riguardo verso il pubblico, senza però dimenticarsi il mercato. Gervasio ne approfitta anche per snocciolare la questione-Walker: “Come ormai è noto a tutti stiamo cercando di prendere Walker da Veroli. “La trattativa è a buon punto sia con il giocatore che con il suo agente, restano da chiarire aspetti legati alle volontà del club laziale. Avremmo voluto velocizzare le operazioni nei giorni scorsi ma la cosa non è stata possibile, adesso non ci resta che capire se in tempi brevi riusciremo nel-l’operazione oppure buttarci su un ‘alternativa. Di sicuro – conclude il massimo dirigente della Juvecaserta – in tempi brevissimi la squadra avrà a disposizione un nuovo playmaker, straniero, che darà man forte ad un gruppo che si sta comportando benissimo anche in virtù dell’enorme esperienza e qualità che stanno dando gli italiani “. Sicuramente il nuovo regista, che sia il giocatore di Veroli o qualcun’altro, non sarà in campo domenica. Qualcosa però si muove a favore della Juve: dalle parti della Vanoli Cremona interessa Dawan Robinson, play artefice della promozione della Trenkwalder Reggio Emilia nella scorsa stagione. Caso collegato a doppio, anzi triplo filo con quello campano. Se arrivasse Robinson, i lombardi lascerebbero libero Aaron Johnson, che sta facendo fatica in massima serie, di accasarsi dove più aggrada. E guarda caso, la squadra più interessata a Johnson è la Prima Veroli di coach Marcelletti, che ha avuto il playmaker lo scorso anno ad Ostuni. Un valzer di giocatori che porterebbe il tanto agognato Walker a Sacripanti e i suoi, che dovranno però vedersela con la Chebolletta con sette giocatori in rotazione.

In terra brianzola invece i motivi per sorridere, almeno per questi giorni, sono ben pochi: Trinchieri deve rinunciare a Marko Scekic, Pietro Aradori e il lungodegente Jerry Smith. La guardia azzurra ha rimediato nella gara con la Montepaschi Siena uno stiramento all’adduttore, saltando anche la lunga trasferta russa di ieri pomeriggio. Viaggio chiuso con una brutta sconfitta con il Khimki che condanna Cantù all’eliminazione dall’Eurolega con due giornate di anticipo, un contraccolpo morale che può aggiungersi negativamente sul groppone assieme alle tante ore di volo. Tornando a Smith, i bianco blu sono ancora alla ricerca di un sostituto, torna d’attualità la pista Kitchen del Panathinaikos dopo l’approdo di Jason Kapono in Grecia. La Chebolletta si affida allora alla cabala: nelle ultime quattro stagioni è sempre uscita vittoriosa dalla decima giornata di campionato.