Alex Kirk articoloMentre a Torino ci si gioca il primo trofeo della stagione, la Giorgio Tesi Group Pistoia è impegnata in quel di Livorno per l’ultimo torneo prima dell’esordio casalingo di Domenica prossima contro Brindisi. Noi continuiamo a presentare il roster della formazione di coach Esposito incontrando Alex Kirk.

Nato a Los Alamos il 14 novembre 1991, Kirk è un centro di 213 cm per 114 kg all’esordio in Europa: la sua notevole stazza lo rende un giocatore dominante sotto i tabelloni, caratteristica che lo ha contraddistinto fin dall’inizio della sua carriera universitaria, svolta ai Lobos della New Mexico University. Nel 2013/14, sua ultima stagione in NCAA, ha messo a referto 13.3 punti, 8.7 rimbalzi e 2.7 stoppate di media a gara, numeri che gli sono valsi la chiamata dei Cleveland Cavaliers dopo la Summer League 2014. Con la maglia di Cleveland, Kirk ha disputato cinque gare, giocando spesso anche con la franchigia di D-League dei Canton Charge, affiliata ovviamente proprio ai Cavaliers. A gennaio 2015 passa definitivamente ai Charge: complessivamente, con la squadra di Canton, totalizza 41 presenze, collezionando 12.2 punti, 6.5 rimbalzi e 1.7 stoppate di media a partita. ”

Questa la scheda ufficiale ma abbiamo chiesto all’americano una presentazione personale e Kirk ha gentilmente accolto l’invito:

Mi presento: per caratteristiche fisiche mi sento un lungo, ma il basket negli ultimi quindici anni è molto cambiato: non esiste più il centro che si muoveva esclusivamente nel pitturato. Adesso mi viene richiesto di fare qualcosa di più, provare il tiro pesante: attaccare il ferro ma allo stesso tempo saper sfruttare le occasioni di tiro da fuori. Il mio posto sul parquet lo stabilirà il coach dopo che avrò preso le misure con il gioco italiano e dopo aver lavorato duramente per arrivare pronto all’inizio della stagione. La chiamata di Pistoia è giunta al mio agente proprio quando stavamo prendendo una decisione per il mio futuro in base alle offerte fino allora arrivate. Quando mi hanno proposto quanta opportunità di minutaggio potevo avere da voi, non ho esitato un attimo ad accettare. Qua tutto è diverso rispetto a come sono abituato a vivere ma mi piace l’atmosfera che si respira in questa città, il calore del pubblico e l’opportunità di giocare in Italia e poter non solo arricchire il mio bagaglio tecnico ma anche quello culturale. “


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