DSCN2927Non sappiamo se erediterà da Galanda la fascia di capitano (pensiamo e speriamo di si) ma sicuramente, nonostante l’età relativamente giovane, sarà Daniele Cinciarini ad assumersi l’impegnativo compito di amalgamare le varie personalità della Giorgio Tesi Group Pistoia, totalmente rinnovata rispetto alla scorsa stagione.  Daniele sembra averne tutte le capacità sin dal primo incontro con i giornalisti tenutosi questa mattina presso la sala stampa del PalaCarrara. A dare il benvenuto al nuovo arrivato è stato il presidente Maltinti che ha speso per lui parole di grande elogio: ” Cinciarini è stato una delle primissime scelte del nostro staff tecnico al momento di dare il via alla nuova campagna acquisti. Ci tenevamo moltissimo e siamo felicissimi di averlo tra noi. Faremo di tutto affinché si trovi bene in quella che sarà la sua nuova famiglia ed anche il pubblico saprà donargli l’affetto che si merita. A lui diamo anche un compito importante: quello di accogliere i nuovi arrivati, soprattutto gli americani, come fosse un veterano di questa società e non, anche lui, un nuovo acquisto “

Il vice coach Fabio Bongi si unisce alle parole del presidente: ”  Quando abbiamo intravisto la possibilità di portare Daniele in biancorosso abbiamo subito colto la palla al balzo. Abbiamo preso un italiano di cui conosciamo le caratteristiche tecniche e la disponibilità sia in campo che fuori. Con Filloy rappresenterà la spina dorsale e la solidità di una squadra profondamente diversa rispetto a quella dello scorso anno che vedeva un quintetto base totalmente targato Usa. Quest’anno due italiani saranno i pistoni del nostro motore e questi saranno proprio Daniele e Ariel. Siamo felici della nostra scelta e sicuri della sua bontà. Daniele tecnicamente è una guardia ma se necessario può giocare anche da play e prendersi i tiri importanti, quelli decisivi. Ma, se affiancato da una guardia pura, si può trasformare anche in un tre capace di attaccare il ferro. E’ un giocatore speciale perché riesce a trovare le soluzioni giuste anche in mezzo al traffico, caratteristica dei giocatori d’oltre oceano, che lo trasformano nel nostro sesto … americano. Se conquista un vantaggio, difficilmente l’avversario riesce a recuperarlo ma, al momento di finalizzare, sa essere anche altruista  e servire ad un compagno la palla giusta. Non ha spiccate caratteristiche difensive ma nei momenti caldi del mach gli chiederemo questo ulteriore sacrificio e siamo sicuri che risponderà presente.

Daniele sorride, sicuramente lusingato dalla fiducia e dalle aspettative della dirigenza pistoiese: “ Sono molto contento e ringrazio tutti: società, presidente e tifosi che già mostravano il proprio entusiasmo anche quando il mio arrivo a Pistoia era ancora in fase di trattativa. Pensate che in quei giorni ho ricevuto oltre mille richieste di amicizia su facebook , tutte provenienti dagli appassionati tifosi pistoiesi che auspicavano il mio arrivo. Durante lo scorso campionato ero rimasto stupito dal calore della tifoseria biancorossa e non solo al PalaCarrara ma anche a Montegranaro quando, incuranti del periodo natalizio,  furono in molti a seguire la Giorgio Tesi nella vittoriosa trasferta contro la mia ex squadra. Essere a Pistoia mi riempie di orgoglio ed affronto questa avventura ricco di entusiasmo. Voglio subito formare un gruppo unito perché proprio Pistoia lo scorso anno ha dimostrato che la solidità di un team, dentro ma soprattutto fuori dal campo, porta  grandi risultati. Vorrei raggiungere prima possibile la quota salvezza per poi alzare via via sempre di più l’asticella ma per far questo, ripeto, sarà importante trovare subito la giusta amalgama perché se non saremo uniti non andremo da nessuna parte. Dobbiamo dare una mano a quei ragazzi che per la prima volta affrontano un’esperienza lontano dagli States ed affrontare insieme il cammino con passione ed entusiasmo. Passione ed entusiasmo: per me questi sono questi i due elementi fondamentali. Lo scorso anno a Montegranaro grazie alla passione ed all’entusiasmo ( oltre alla professionalità mostrata ) siamo riusciti a trovare gli stimoli per scendere in campo nonostante terribili difficoltà economiche. Lo abbiamo fatto per onorare la maglia e per tutti coloro che se lo meritavano, primi fra tutti i nostri tifosi che ci hanno accolto di ritorno, retrocessi, da Cremona, con trombe e fumogeni come avessimo conquistato un trofeo. Poi è arrivata l’estate durante la quale ho incontrato coach Moretti. Le sue parole e quelle di mio fratello mi hanno convinto che Pistoia sarebbe stata la scelta giusta per una nuova avventura. Mi fanno immensamente piacere tutte le responsabilità e tutte le aspettative che la società riversa in me perché è una dimostrazione di fiducia nelle mie possibilità. Da parte, mia come sempre, ci metterò la faccia come atleta ma soprattutto come persona perché  per ognuno prima o poi il basket finisce ma le persone restano. Mi stimola dovermi adattare in certi casi ad un ruolo in copertura difensiva, prima di tutto perché ritengo che difendere bene sia fondamentale per vincere e poi perché sarà un modo per equilibrare il mio gioco rispetto al passato. Vivere bene a Pistoia non sarà un problema: credo che i tifosi mi abbiano già adottato vista l’accoglienza riservatami ed adesso sta a me ripagarli giocando al massimo e per questo gli insegnamenti di Paolo ( Moretti ndr ) saranno importanti. E poi lui è stato anche giocatore e chi meglio di un ex giocatore può capire i problemi che si attraversano nel corso di una stagione? Come sempre giocherò per raggiungere alti obiettivi in un campionato quanto mai equilibrato: non ci sarà più Siena, Milano sarà ” gasata ” per il titolo conquistato, Sassari si presenta con un ottimo roster ma per il resto tutte le altre squadre sono totalmente rifatte. Ripeto, sarà fondamentale remare tutti nella stessa direzione soprattutto quando attraverseremo, e saranno inevitabili, momenti difficili. Se così faremo saremo premiati ed i risultati arriveranno, ma dovremo mettere sul parquet la passione, dote rara in uno sport che ti porta a cambiare casacca quasi ogni anno. Ma il basket ha bisogno di passione e non di mercenari! Quando le cose vanno bene è facile per tutti; più difficile rialzarsi dopo le sconfitte e le difficoltà ma è questa capacità, alla fine, che fa la differenza! La mia filosofia è che non può andar sempre tutto bene ma neppure sempre tutto male ed è per questo che non sarà una retrocessione a fermarmi !! ”

Ed a qualcuno queste sono sembrate parole di capitano.  


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