Openjobmetis Varese - Banco di Sardegna SassariLa notte di San Lorenzo è famosa per il gran numero di stelle cadenti che attraversano il cielo; la leggenda vuole che ogni persona che assiste a questo evento debba esprimere un desiderio. Qualche tifoso della Juvecaserta, sulle rive del mare, avrà magari pensato all’eventualità che qualche nome di spicco potesse vestire il bianconero prima di mettersi attorno ad un falò e distrarsi con gli amici. Alla fine però la dirigenza casertana ha realizzato questa richiesta esplodendo i primi fuochi d’artificio del suo mercato. Si cercava un playmaker di spessore per sostituire Peyton Siva ormai a Berlino, alla fine la Pasta Reggia ha optato per il giocatore che lo aveva preceduto nei Louisville Cardinals: Edgar Sosa, che coprirà lo spot di quarto comunitario.

Il giocatore dominicano aveva lasciato l’Italia la scorsa stagione, facendo fruttare l’ottima annata tricolore a Sassari andando a fare il califfo in Iran, al Petrochimi, e riassaggiando basket competitivo all’Hapoel Gerusalemme. In Sardegna, così come a Biella nella sua annata da rookie, ha lasciato bellissimi ricordi sportivi: giocatore rapido e di grandi istinti offensivi, riesce a bilanciare bene la sua vena realizzativa e la capacità di mettere in ritmo i propri compagni; la sua abilità nel colpire dall’arco con ottime percentuali lo rende un pericolo costante per le difese, e se il difensore si avvicina troppo può batterlo tranquillamente in palleggio. Il suo dinamismo dalla panchina è stato un elemento basilare dello scudetto di Sassari; se in una grande squadra il suo apporto è stato tale, l’avere le chiavi di un roster di discreto livello, come fatto in passato, potrà far innalzare il suo livello e quello dei suoi compagni.

Se però bisogna utilizzare una parola per descriverlo, bisogna fermarsi sul vocabolo ‘carattere’. Dopo l’ottima prima stagione a Biella, Sosa subì la frattura di tibia e perone durante una partita con la sua Nazionale. L’annata 2011/2012, che avrebbe dovuto disputare a Montegranaro, venne invece passata in riabilitazione. Nonostante il pieno recupero, in pochi avrebbero auspicato un ritorno sulle scene europee a grandi livelli; invece, dopo un anno passato fra Portorico e Repubblica Dominicana, il giocatore si è rimesso in gioco ben impressionando in Germania, ad Ulm, per poi risplendere a Sassari nonostante un alterco con coach Sacchetti che poteva costargli il posto in squadra. L’innesto di un giocatore come Sosa, dopo il concreto Czyz, la scommessa Putney e il progetto Bergantino, fa capire che Guastaferro e Nevola, nonostante l’allungamento dei tempi per il definitivo passaggio di quote della società alla Fortune Investment per questioni burocratiche (per fine agosto si scioglierà la matassa), abbiano avuto disponibilità ad investire su giocatori importanti. Ora l’obiettivo è quello di chiudere il roster entro il 21 agosto, data scelta per il raduno da coach Dell’Agnello; si prospettano altri fuochi d’artificio all’ombra della Reggia.