Pietro Aradori

Siena – L’Angelico scende nella tana della Mens Sana dove in dieci anni di serie A non ha mai vinto, ci prova quest’anno con le rotazioni limitate all’osso (Chrisikopolus è ancora ai box) contro una squadra con i cambi infiniti anche senza l’apporto di Lavrinovic (fuori per scelta tecnica),  la partita rimane in equilibrio fino al 15’ poi Rakocevic e Aradori mettono la freccia con una serie di canestri che scavano il solco decisivo, nel secondo tempo Biella prova a rientrare ma è un fuoco di paglia, l’ultimo quarto è una lunga agonia spezzata dagli esordi e dai canestri vari dei giovani (Laganà e DeVico) e del “vecchio” Minessi.

Biella ha tre occasioni per sbloccare il risultato ma è McCalebb che rompe il ghiaccio, i rossoblu non si scompongono ed impattano con Dragicevic, il primo grattacapo per gli ospiti arriva dal secondo fallo di Coleman quando i minuti di gioco non sono ancora tre sul tabellone, dai problemi l’Angelico si carica, con la tripla di Soragna e il 2/2 dalla lunetta di Coleman i rossoblu si portano al massimo vantaggio sul 11-6 dopo 4’. Pianigiani ci vuole parlare su così Siena esce dal time out con un parziale di 5-0, la partita è velocissima con le difese allegre soprattutto quella Mensanina ma l’attacco trova un Rakocevic letale dai 6.75 con un 2/2, il finale è tutto di marca biellese che con un controparziale  di 5-0 va sulla prima sirena in vantaggio sul 21-20 (grande protagonista Miralles con 11 punti).

Siena continua ad avere le polveri bagnate (6/14 da due e 2/7 da tre) ma Biella non riesce ad approfittarne, dopo 3’ l’ex Aradori fa un gioco da tre punti mandando avanti i suoi (27-25), l’Angelico rimane in scia con Jurak e Pullen ma l’energia spesa per rimanere a contatto potrebbe risultare determinante sia a livello fisico che di falli (35-33 al 5’). Rakocevic spacca la partita raggiungendo il sedicesimo punto della partita all’8’ mentre Stonerook mette la ciliegina sulla torta dall’arco facendo chiamare time out a coach Cancellieri, l’impressione che sia arrivata la svolta della partita è alta, Biella perde altre due palle in uscita dalla propria metà campo e Siena  vola in doppia cifra di vantaggio, il primo tempo si chiude (54-40) con l’ennesimo canestro di un Pietro Aradori ispirato e quasi perfetto dal campo (5/5 da due, 0/1 da tre, 3/3 da uno).

L’Angelico sprofonda sul -17 all’inizio di quarto grazie ad una magia di McCalebb sulla sirena dei 24”, la sensazione che il secondo tempo possa diventare un lungo, lunghissimo garbage time si insinua nelle menti dei presenti, Cancellieri prova a scuotere i suoi con un time out ma l’effetto non è quello sperato anche perché i rossoblu non stanno  sfigurando semplicemente Siena è più forte e il divario si vede tutto. Un mini parziale di 8-1 in meno di 3’ dà una boccata di ossigeno agli ospiti facendo chiamare un minuto di sospensione a Pianigiani (63-54 al 7’), in uscita dal time out si erge protagonista un altro ex di giornata Carraretto che con 5 punti consecutivi rimette il divario su lunghezze più sicure, Siena torna in pieno controllo del match, addirittura la tripla sulla sirena di Andersen vale il massimo vantaggio sul 80-62.

Ormai il risultato non sembra più in discussione, Biella ci mette la buona volontà per non sbracare definitivamente, da segnalare il primo canestro di Laganà dall’arco che con il buon minutaggio dato anche all’altro giovane Lombardi sono una delle poche cose da salvare in questa trasferta, a 2’26” dalla fine però succede la cosa più bella della partita e forse della stagione, Minessi segna i suoi primi due punti in serie A diventando l’unico giocatore rossoblu a segnare nei quattro campionati nazionali ( dalla B2 del ’95 alla Serie A di oggi), il risultato alla fine premia Siena senza faticare più del dovuto e chiudendo sul 104-78.

MVP: Pietro Aradori con 19 punti, 7/7 da due, 0/3 da tre, 5/5 ai liberi, 4 rimbalzi, 5 falli subiti per un 24 di valutazione. Classica partita da ex perfetta e letale, entra nel secondo quarto e spacca la partita non si riesce ad arginare e Siena vince sul velluto.