Abdul Gaddy (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Abdul Gaddy (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Bologna – la Virtus sorride perché, oltre al successo, questa sera ha trovato due punti che le fanno guardare la classifica con meno paura, grazie alla sconfitta di Torino a Capo d’Orlando. Senza Vitali, fermo ai box per un problema all’adduttore sinistro, la Virtus ha conquistato la seconda vittoria consecutiva proseguendo la striscia inaugurata con il ritorno di Andre Collins. La partita non è stata bella ed è stata frammentata dalle tantissime fischiate degli arbitri che hanno voluto essere eccessivamente protagonisti. 5 giocatori sono usciti per cinque falli (Fontecchio, Hasbrouck, Davies, Wayns e Campani) e complessivamente sono stati fischiati 52 falli (28 alla Virtus e 24 a Varese). L’Openjobmetis, priva di Faye e di Varanauskas, interrompe il suo buon momento e può recriminare sulle sue tante palle perse. L’mvp dell’incontro è stato Gaddy che ha dimostrato di poter coesistere con Collins e di poter guidare la Virtus verso la salvezza.

La partita: la Virtus parte bene grazie alle individualità di Gaddy e Fontecchio, ma l’attacco di Giorgio Valli, dopo pochi minuti, comincia ad arenarsi e i lunghi di Varese, in particolare Kangur e Campani, puniscono la retroguardia bianconera. Pittman, nel primo tempo, appare un corpo estraneo alla squadra e Bologna, non riuscendo a coinvolgerlo, smarriscono la via del canestro. Valli prova schierare il doppio playmaker, inserendo Collins, per aumentare il fosforo e riavvicinarsi all’Openjobmetis. 18 – 19 dopo dieci minuti di gioco. Con un parziale di 14 – 0 l’Obiettivo Lavoro raddrizza la partita. Gaddy appare stimolato dal confronto con il suo compagno di squadra Collins ed è più incisivo del solito in attacco. Varese non ha un go to guy designato e cerca di coinvolgere tutti i propri giocatori. L’agilità di Davies è un rebus per i padroni di casa e allora il coach dei bianconeri decide di alzare il quintetto spostando Fontecchio nel ruolo di guardia e schierando tre lunghi contemporaneamente in campo (Odom, Mazzola e Cuccarolo). Mazzola trova dei canestri di puro talento e permette a Bologna di restare in vantaggio. La formazione di Moretti spreca molti possessi con banali palle perse e Fontecchio va a schiacciare in contropiede il +8. All’intervallo il tabellone dice 37 – 29. Nel terzo quarto è principalmente Pittman ad opporsi al tentativo di rimonta di Varese. Storie tese tra Fontecchio e Kuksiks, sanzionati entrambi con un fallo tecnico. Per il giocatore italiano si tratta del quarto fallo, stessa situazione di Odom e la Virtus deve dosare alcuni suoi uomini. L’Openjobmetis non si arrende e si aggrappa alle triple (3 di Kuksiks e 1 di Cavaliero) per rientrare in partita. 57 – 51 al 30esimo. Saltano i nervi ad Hasbrouck che esce dalla partita in anticipo dopo aver avuto un diverbio con un arbitro che gli fischia in successione quarto e quinto fallo. Gli animi si scaldano, vola una bibita in campo e la partita viene sospesa per vari minuti per permettere agli addetti di pulire il campo. Varese approfitta della confusione per riportarsi a -5 (66 – 61), ma poco dopo anche lei finisce risucchiata nel vortice del caos generato dagli arbitri. Escono per cinque falli Wayns (fallo per proteste) e Davies (fallo antisportivo su Collins). La partita, di fatto, finisce qua. Lo stillicidio di falli fischiati continua e a farne le spese sono Fontecchio e Campani. Si arriva al traguardo con i giocatori superstiti. Finisce 76 – 67.

Pagelle:

Obiettivo Lavoro Bologna:

Dexter Pittman: produce quasi tutto nel secondo tempo dove ritrova sintonia con la squadra. 13 punti. Voto 6,5

Simone Fabiani: n.g.

Michele Vitali: n.e.

Gino Cuccarolo: lotta a rimbalzo e si guadagna la sufficienza. Voto 6

Abdul Gaddy: punge più del solito in attacco e si fa perdonare la pessima prestazione mostrata a Sassari. 19 punti con anche 6 rimbalzi. Voto 7,5

Andre Collins: non replica la prova balistica di sette giorni fa, ma con il suo arrivo i meccanismi virtussini girano con maggiore sicurezza. Voto 6,5

Simone Fontecchio: ottimo primo tempo, poi viene fermato dai falli e si smarrisce. Voto 6

Valerio Mazzola: vince il duello con il suo amico Campani. Voto 6,5

Kenny Hasbrouck: Qualche canestro ottenuto tirando con pessime percentuali. Voto 5,5

Lorenzo Penna: n.g.

Rod Odom: partita anonima. Lascia il palcoscenico ad altri. Voto 5,5

Coach Giorgio Valli: gestisce bene le rotazioni limitate per infortuni o scelte arbitrali. Voto 6,5.

 

Openjobmetis Varese:

Brandon Davies: la sua agilità mette in crisi il reparto lunghi virtussino. Voto 6,5

Maalik Wayns: partita da dimenticare. Voto 5

Ovidijus Varanauskas: n.e.

Filippo Testa: n.e.

Daniele Cavaliero: Confuso e senza mira. Voto 5

Chris Wright: playmaker vero che cerca spesso i suoi compagni (6 assist). Aggiunge anche 10 punti al suo bottino. Voto 6,5

Luca Campani: inizia bene con due triple realizzate, ma poi non prosegue sugli stessi binari. Voto 6

Kristjan Kangur: il fisico ormai non lo supporta, ma il quoziente cestistico rimane altissimo. Voto 6

Giancarlo Ferrero: n.g.

Umberto Pietrini: n.e.

Rihard Kuksiks: Molto preciso dalla linea dei tre punti. E’ uno dei giocatori di Varese più positivi. Voto 6,5

Coach Paolo Moretti: la partita è nervosa e lui non riesce a placarla. Voto 6.