Renato Villalta (fonte www.repubblica.it)

Renato Villalta (fonte www.repubblica.it)

La Virtus Bologna occupa attualmente il 13esimo posto in classifica e deve stare attenta a non essere risucchiata nella lotta per la salvezza. I risultati sportivi fin qui conquistati sono assolutamente deludenti e il sostituto di Casper Ware, Willie Warren, dovrà cercare di dare una scossa alla squadra. Come si sta comportando, invece, la Virtus fuori dal campo? Il presidente Villalta e la Fondazione, che detiene la proprietà del club,  stanno disputando la partita più importante dietro le quinte: il risanamento dei conti.

Claudio Sabatini ha lasciato una eredità pesante, fatta di debiti e di lodi da parte di ex giocatori ed allanatori. La Comtec ha visionato le carte e ha quantificato la voragine creata dall’ex patron. 1.250.000 euro. Questa è la cifra che la società bianconera dovrà mettere sul piatto attraverso una ricapitalizzazione. Se non lo farà entro la metà di Aprile subirà una multa (da 15.000 fino a un massimo di 45.000 euro) e il blocco del mercato. In casa Virtus si respira un cauto ottimismo perchè in questi mesi sono state reperite le risorse per saldare quasi completamente quel debito.

Se Villata e la Fondazione riusciranno a portare a termine la loro missione, la Virtus potrà dormire sonni tranquilli durante i prossimi controlli della Comtec perchè, in virtù della trasparenza dei contratti invocata da Villalta e negata da Minucci e dalla maggioranza dei club di SerieA,  è stata consegnata all’organo tecnico-economico della Fip tutta la documentazione in proprio possesso, senza nascondersi dietro qualche artifizio finanziario.

Il futuro di Bologna passa da qui. Se la Virtus avrà oggi la forza di gettare solide fondamenta societarie allora l’ambizione di ritornare ad essere un club di vertice non sarà più una vana utopia.