(Foto Savino Paolella 2014)

(Foto Savino Paolella 2014)

Dopo due vittorie consecutive che hanno ridato fiducia alla squadra, la Virtus è pronta ad affrontare la difficile trasferta di Avellino, dove Giorgio Valli vuole trovare i due punti per mettere la parola fine al discorso salvezza. “E’ stata una settimana tranquilla, finalmente – sottolinea il coach – non abbiamo avuto infortuni e questo ci ha permesso di lavorare con il giusto ritmo e tutti insieme. Dobbiamo migliorare ancora molto il nostro gioco offensivo e ci siamo concentrati su questo durante la settimana. Incontriamo Avellino, una squadra di grande esperienza: non possiamo permetterci di pensare che qualcuno possa risolvere la partita da solo. Dovremo giocare insieme, essere bravi a rallentare il loro gioco e a non lasciarli correre in contropiede. Durante la settimana ci siamo parlati, c’è la gande volontà, da parte di tutti, di fare sempre meglio. Queste due vittorie ci hanno dato un po’ di tranquillità, ed è quello di cui avevamo bisogno. Tutti adesso sono consapevoli che dovranno fare un piccolo sacrificio in termini di minuti di utilizzo ed alzare la qualità del loro apporto.

E’ la partita degli ex? Personalmente non ho bisogno di queste motivazioni per essere concentrato, ma è altrettanto vero che i giocatori sentono questa sorta di “pressione”: Gaddefors vorrà fare bene, e lo stesso vale per Hardy e Ebi. Noi vogliamo innanzitutto mettere la parola fine – il prima possibile – sulla questione retrocessione. Poi certo, i giocatori sono sempre più ottimisti degli allenatori, e se in settimana qualcuno ha parlato di playoff è proprio per questo. Pensiamo però a una cosa alla volta e a una partita alla volta. Prima guardiamoci dietro, poi pensiamo al resto. Vincerne cinque di fila sarebbe un’impresa, prospettarlo così è un macigno. Concentriamoci su Avellino: loro sono esperti, hanno giocatori di eurolega, noi siamo l’esatto contrario. Sarà una sfida nella sfida. Walsh? Ho parlato con lui come con tutti gli altri ragazzi in settimana. Il lavoro mio e del mio staff è quello di essere presenti in campo e fuori dal campo. Non è solo una questione di letture tecniche, anche il rapporto umano è fondamentale. Tutti i nostri sforzi sono volti a far capire ai ragazzi che tutti sono importanti per la riuscita del gruppo, ma nessuno è indispensabile. Anche in allenamento abbiamo messo l’accento su questo aspetto”.

 

Ufficio Stampa e Comunicazione

Virtus Pallacanestro Bologna