Simone Fontecchio (Photo by Roberto Serra / Iguana Press / Virtus

Simone Fontecchio (Photo by Roberto Serra / Iguana Press / Virtus)

Bologna – Lo spettro della retrocessione torna ad abbattersi sulla Virtus che perde con Trento e vede riavvicinarsi Torino a -2. Dopo essere sprofondata nel primo tempo, Bologna ha avuto la forza di riaprire la partita nel terzo quarto attraverso una pioggia di canestri da tre punti. Collins e Fontecchio hanno guidato la rimonta, ma nell’ultima frazione di gioco Trento è stata più cinica e ha avuto una dose maggiore di sangue freddo. In particolare Lockett, nel finale, ha segnato i canestri decisivi. La Dolomiti Energia rimane attaccata al treno dei playoff ed ora può preparare il match di ritorno della semifinale di Uleb Cup. Il calendario della Virtus è in salita, la attendono due viaggi in trasferta e poi la partita con Torino, all’Unipol Arena, che si preannuncia come un autentico spareggio salvezza.

La partita: Valli, per scombinare le carte e per sopperire agli acciacchi di Mazzola, schiera in quintetto Vitali e Odom. L’inizio è tutto di Pittman che dà vita ad un bellissimo duello con Wright, poi la Dolomiti Energia aggiusta le linee difensive e si porta in vantaggio. Bologna prova a rimettere ordine alle idee con Collins, ma la macchina di Trento è ben oliata e sa sempre quali strade sicure percorrere. Flaccadori chiude, con cinque punti consecutivi, un primo quarto disputato sotto il segno dell’aquila. 15 – 24 al decimo. La Dolomiti Energia conquista il vantaggio in doppia cifra portandosi a +12 (29 – 17). La maggiore fisicità di Trento ostruisce le linee di passaggio virtussine che non trovano mai canestri facili. Wright colpisce nel pitturato e non sfigura contro Pittman e quando anche Pascolo comincia a salire di livello per la Virtus è notte fonda. A ridare voce ad un’ammutolita Unipol Arena ci pensa Andre Collins che firma gli otto punti che accorciano le distanze e ridanno speranza alla Virtus. 36 – 43 al 20esimo. Il terzo quarto è elettrizzante, le squadre si affrontano a viso aperto e segnano canestri a ripetizione. La Virtus non vuole mollare e rimonta fino a -3 grazie alle incursioni di Hasbrouck e alle triple di Fontecchio e Mazzola. Trento si mantiene in vantaggio affidandosi all’apporto di un giocatore solitamente in ombra: Jared Berggren. Il centro americano segna sei importanti punti e al trentesimo le squadre sono sul punteggio di 59 – 62. La Virtus trova la parità, poi Peppe Poeta, amato ex virtussino, si accende e riallontana Bologna. La partita diventa punto a punto. Per entrambe le squadre il pallone diventa più pesante e le palle perse aumentano. Gli attacchi rallentano, ma le emozioni continuano a correre veloci. L’eroe di Trento è Lockett che negli ultimi due minuti di gioco segna quattro punti consecutivi che danno il definitivo allungo agli ospiti. L’Obiettivo Lavoro non segna più (per Gaddy anche un air ball) e si deve arrendere. Finisce 75 – 68.

Pagelle:

Obiettivo Lavoro Bologna:

Dexter Pittman: ottimo primo tempo, si sgonfia nei secondi venti minuti. Nel corso della partita Wright cresce e lui si rimpicciolisce. Voto 5,5

Simone Fabiani: n.g.

Michele Vitali: Partecipa anche lui alla sagra delle triple a cui aggiunge anche tre assist. Voto 6

Gino Cuccarolo: prezioso a rimbalzo, ne cattura 6 come il voto che si merita.

Abdul Gaddy: è il protagonista di una delle sue peggiori prestazioni stagionali. Rimane imbrigliato nella rete di Trento. Meritava meno minuti nell’ultimo quarto. Voto 5

Andre Collins: è una delle anime della rimonta. Tira tanto, le sue percentuali si abbassano nell’ultimo quarto e non riesce a guidare alla vittoria i suoi compagni. Voto 6

Simone Fontecchio: parte dalla panchina e nel terzo quarto riapre la partita. Voto 6

Valerio Mazzola: non sta fisicamente bene, ma trova ugualmente il modo di rendersi utile, specialmente da tre punti. Voto 6

Kenny Hasbrouck: è l’unico giocatore esterno a rimanere a secco da oltre l’arco. Qualche buona penetrazione e poco altro. Voto 5,5

Andrea Graziani: n.g.

Rod Odom: un canestro, realizzato dopo pochi minuti dall’inizio di partita, fa illudere, poi il vuoto.

Coach Giorgio Valli: sbaglia il quintetto nell’ultimo quarto insistendo eccessivamente su Gaddy e dimenticando in panchina Fontecchio. Errore capitale. Voto 5

Dolomiti Energia Trento:

Giuseppe Poeta: ex della gara che si fa rimpiangere dalla tifoseria virtussina. Voto 6,5

Davide Pascolo: 13 punti realizzati silenziosamente. Leader che non ha bisogno di alzare la voce per farsi sentire. Voto 7

Toto Forray: confusionario, fa e disfa. Voto 6

Johan Lofberg: n.e.

Diego Flaccadori: ha una fiammata nel primo quarto, poi Buscaglia affida le responsabilità ad altri.

Dominique Sutton: fisicamente devastante, va ad intermittenza. Voto 6

Trent Lockett: è l’mvp della partita. Realizza 17 punti, compresi quelli decisivi nel finale di partita. Voto 7

Luca Lechthaler: n.g.

Julian Wright: il suo impatto cresce con il passare dei minuti. Lotta fino alla fine. Voto 6,5

Jared Berggren: nel terzo quarto è autore di pregevoli canestri. Voto 6

Coach Maurizio Buscaglia: imbavaglia l’attacco virtussino e sbanca l’Unipol Arena. Voto 6,5