CSC_0059 [800x600]Granarolo Bologna – Grissin Bon Reggio Emilia 70 – 71

BOLOGNA – La Virtus non riesce più a vincere e stasera ha dato l’impressione di non voler più vincere. La Granarolo sciupa, nella maniera più incredibile, dieci punti di vantaggio a due minuti dalla fine e rimedia la quinta sconfitta consecutiva. Reggio Emilia conquista due punti al termine di una settimana magica che ha visto la Grissin Bon ottenere il pass per le Final Four di Eurochallange. L’esordio in maglia bianconera di Willie Warren, più timido al tiro e più passatore rispetto a Ware, non ha invertito la rotta. La Virtus aveva domato la squadra di Menetti grazie alla difesa a zona, ma le scelleratezze degli ultimi minuti hanno vanificato tutto. Reggio Emilia rientra a casa con la vittoria lasciando alla Virtus tanti rimpianti e rimorsi.                     

CRONACA:

Le novità del quintetto virtussino sono l’esordio di Warren e il reintegro di Jordan al posto di King. Reggio Emilia schiera al centro dell’area il suo totem Cervi che inizia la partita con la giusta cattiveria fatta di schiacciate e stoppate. Bologna cerca di coinvolgere molto Jordan con risultati scadenti e un infastidito Giorgio Valli lo sostituisce con Motum, mentre Warren deve ancora trovare la giusta amalgama con i compagni e perde due palloni. La Grissin Bon trova il vantaggio in doppia cifra sul punteggio di 17 – 7. White fa una schiacciata clamorosa in faccia ad Ebi che manda in estasi i tanti tifosi reggiani presenti all’Unipol Arena. Hardy regala un po’ di luce all’attacco bianconero e Walsh realizza un gioco da tre punti che riavvicina Bologna. 20 – 23 al decimo minuto. Ottimo inizio di secondo quarto da parte della Virtus che trova la parità a quota 26 e costringe Menetti a chiamare time out. Cinciarini sblocca il suo tabellino, ma il miglior giocatore di Reggio Emilia in questo frangente di gara è il virtussino Jerome Jordan che sbaglia tutto quello che un giocatore di basket può sbagliare. Il coach della Grissin Bon manda in campo l’ex dell’incontro, Angelo Gigli, che ha vestito la canotta bianconera per due stagioni. Warren mette la referto i suoi primi punti in SerieA e i padroni di casa passano in vantaggio. La Virtus sceglie di difendere a zona e Reggio Emilia va in confusione segnando solamente due punti negli ultimi minuti del primo tempo. 36 – 34 al 20esimo. Pioggia di triple per la Grissin Bon, ma la Virtus non si lascia intimorire e rimane attaccata al match grazie ad un Hardy monumentale. Bologna prova a schierare nuovamente la difesa a zona che aveva fatto molto bene nel primo tempo. I risultati sono gli stessi perché Reggio Emilia smette di far circolare la palla. Bologna si mantiene in vantaggio di qualche incollatura grazie anche a numerosi viaggi in lunetta conquistati: 52 – 48 al 27esimo. White, nonostante una spettacolare stoppata subita da Ebi, punisce le disattenzioni bianconere e due liberi di Antonutti valgono il 52 – 53 in favore degli ospiti al termine del terzo quarto. La Grissin Bon non trova la via del canestro per tre minuti, poi il solito White smuove il tabellino degli ospiti. Walsh si scatena trovando cinque punti da fantascienza (tripla da otto metri con mano in faccia e canestro di tabella con parabola altissima) e la Virtus conquista il vantaggio in doppia cifra: 68 – 58. Proprio sul più bello Bologna ha paura di vincere e si blocca. Reggio Emilia reagisce con un parziale di 10 – 0 che riapre la partita e riporta le squadre in parità. Ebi spara da tre punti, sbaglia, ma Hardy conquista il rimbalzo e segna da sotto canestro. Mancano poco più di venti secondi alla fine e Kaukenas ha la palla in mano. Il lituano è glaciale e, con una penetrazione, crea la nuova parità. Nell’azione successiva Ebi perde palla, tutti pensano ai supplementari ed invece il lungo bianconero, incredibilmente, a 1 secondo dal termine, commette fallo su Cervi che realizza il tiro libero della vittoria reggiana. Finisce 70 – 71.

MVP Dailybasket: Rimantas Kaukenas. Il canestro dell’ultima parità lo segna lui. L’età avanza, ma la voglia di vincere rimane sempre la stessa. I più giovani dovrebbero prendere esempio da lui.