Giorgio Valli e Simone Fontecchio (Foto: Savino Paolella 2015)

Giorgio Valli e Simone Fontecchio (Foto: Savino Paolella 2015)

Partita: Capo d’Orlando ha le rotazione limitate. Bowers è fuori per infortunio, mentre Oriakhi è costretto a tornare in panchina dopo pochi scampoli di partita e tre falli commessi su Pittman. Nonostante la coperta sia cortissima Capo d’Orlando conquista un vantaggio in doppia cifra già nel primo quarto trascinata da un Jasaitis da dieci punti. Anche la Virtus non è al completo, l’assenza è pesante ed è quella di Allan Ray. Come a Brindisi l’Obiettivo Lavoro fatica tremendamente in attacco senza il suo capitano e si affida a Pittman per provare a rientrare, ma Nicevic non fa rimpiangere Oriakhi dimostrando che l’esperienza e il mestiere possono sopperire un fisico ormai logorato dall’età. Valli non ha nulla dal duo americano Williams-Odom e schiera in campo un quintetto tutto tricolore con Oxilia, Vitali, Fontecchio, Mazzola e Cuccarolo. L’esperimento non ha molto successo e Capo d’Orlando continua condurre l’incontro con scioltezza facendo anche esordire il diciannovenne Vujicevic. Bologna realizza solamente 23 punti nei primi venti minuti di partita e il vantaggio dei siciliani diventa di venti lunghezze. Nel secondo tempo ci sono segnali di risveglio da parte di Penny Williams e la Virtus torna a credere nella rimonta. I sogni bianconeri, però, si infrangono sul -4. Perl e Laquintana, entrambi classe ’95, segnano i canestri che ridanno il vantaggio in doppia cifra a Capo d’Orlando e che spengono le speranze di vittoria di Bologna. La Betaland conquista i due punti, mentre la Virtus subisce il coro dei Forever Boys: “Meritiamo di più”.

Pagelle:

Obiettivo Lavoro Bologna:

Dexter Pittman: dalle sue mani passano miriade di palloni che vengono tradotti in viaggi in lunetta perché la difesa di Capo d’Orlando lo ferma spesso con il fallo. Ennesima doppia doppia da 15 punti e 11 rimbalzi, ma è troppo solo. Voto 7.

Simone Fabiani: n.e.

Michele Vitali: lotta, ci mette impegno, eppure i risultati non sono soddisfacenti, nonostante i 10 punti messi nel proprio bottino personale. Voto 5,5.

Roberto Vercellino: n.e.

Gino Cuccarolo: due minuti, due errori e tanta (meritata) panchina per lui. Voto 5.

Pendarvis Williams: Si sveglia nel secondo tempo in cui realizzata 14 punti, ma non può permettersi di giocare solamente 20 minuti e non ha la personalità per sopperire all’assenza di Ray. Voto 5.

Simone Fontecchio: Mano quadrata (3/11). Serata (e mira) storta. Voto 4,5.

Valerio Mazzola: I sei rimbalzi non bastano per avere la sufficienza. Fatica tantissimo in attacco e in difesa non è il solito ostacolo duro da superare.

Tommaso Oxilia: n.e.

Rod Odom: 0 su 7 al tiro in 23 minuti di utilizzo. Un ectoplasma in campo. Voto 4.

Allan Ray: n.e.

Abdul Gaddy: che non fosse un attaccante di razza si sapeva, ma stasera non è neanche riuscito a far girare la squadra.

Coach Giorgio Valli: la Virtus in attacco fatica costantemente a trovare la via del canestro. Valli non è ancora riuscito a trovare delle alternative a Ray e spesso l’azione bianconera si blocca sulla mani di Pittman. Voto 5.

Sandro Nicevic

Sandro Nicevic

Betaland Capo d’Orlando:

Gianluca Basile: Spuntato in attacco, ma serve 7 assist come se fosse un playmaker. Voto 6,5.

Vlado Ilievski: Classe e qualità non si discutono, anche in una serata sfortunata nel tiro dalla lunga distanza. Voto 6.

Tommaso Laquintana: Sfrontato quanto basta nell’ultimo quarto per segnare i canestri decisivi. Voto 7.

Zoltan Perl: Insieme a Laquintana arresta la rimonta della Virtus. 12 punti e anche 7 rimbalzi catturati. Voto 7.

Sandro Nicevic: non sente il peso dell’età e dimostra che si può essere determinanti anche senza avere un fisico esplosivo. Voto 7.

Simas Jasaitis: Realizza quasi tutti i suoi punti nel primo tempo quando Capo d’Orlando scava il primo solco, poi lascia il palcoscenico ai compagni. Voto 6,5.

Mladen Vujicevic: Due punti all’esordio. N.g.

Luca Munastra: n.e.

Nika Metreveli: Una schiacciata da cineteca e poco altro. Voto 6.

Alex Oriakhi: Non riesce a contenere Pittman e si estromette troppo presto dalla partita. Voto 5.

Coach Giulio Griccioli: conquista il secondo successo stagionale, questa volta privo di Bowers. Riesce a bloccare gli ingranaggi bianconeri e ottiene una vittoria mai realmente in discussione. Voto 7.