Già in sede di presenzazsione avevamo detto che questa poteva essere una gara molto ostica per i padroni di casa e che, se fosse finita male, probabilmente sarebbe caduta qualche testa.
La gara è andata male per i gialloblu scafatesi, che hanno giocato una buona gara in attacco dimenticandosi però che le gare si vincono principalmente in difesa. Solo Riccardo Cuor di Leone Rossato ha mantenuto i suoi standard difensivi mentre per gli altri, più il tempo che sono rimasti a guardare che quello in cui hanno combattuto col coltello tra i denti.
Ecco i quintetti messi in campo dai due allenatori: Monaldi, Lamb, Henry, Pinkins e Thompson per Rossi e Ross, Woldentensae, Brown, Owen e Johnson per Brase .
Ad occhio si nota la differenza di stazza tra i lunghi delle due squadre. Scafati dovrebbe dominare sotto i tabelloni ma questo non avviene se non nei primissimi minuti di gioco quando Pinkins e Thompson confezionano il maggior vantaggio dei padroni di casa ( 8 a 2). I varesini sono comunque combattivi e soprattutto cercano scelte migliori. Scafati e Varese difendono solo sulla carta tanto che al primo intervallo sono ben 64 i punti a referto (33 a 31).
Coach Brase prende allora le contromisure e la Givova si scioglie come neve al sole.
All’intervallo lungo sono 11 i punti di vantaggio dei varesini ( 48 a 59). A fine terza frazione sono diventati 8 ( 68 a 76) . Quando poi è suonata l’ultima sirena solo i biancorossi varesini hanno festeggiato (93 a 101) .
Tutti sapevano che Varese segna tanti punti e stasera anche Scafati ha segnato tanti punti ( si è visto pure il miglior Lamb della stagione) , solo che, già nelle statistiche pre gara, si sapeva che Varese ha una difesa piuttosto perforabile ( e anche qua lo hanno confermato), mentre si sapeva pure che gli scafatesi erano molto più agguerriti in fase difensiva cosa che però stasera non è vista. Il solo Rossato è stato all’altezza della situazione difendendo alla morte sui suoi avversari e subendo anche tre o quattro falli nettissimi che la terna arbitrale ha ritenuto di non sanzionare. Il capitano scafatese, quando è entrato in campo, ha suonato spesso la carica e ha trascinato più volte i suoi ad uno o due possessi. Alla Givova è mancato però quel guizzo, quei tre o quattro palloni rubati e qualche errore provocato. Insomma, è mancata la pressione difensiva.
Stasera i ragazzi di coach Rossi hanno perso ma con un po’ più di attenzione in difesa avrebbero potuto vincere la gara. Ora bisogna resettare tutto e, già da domani tornare in palestra e lavorare tanto sulla difesa, quella difesa che lo scorso campionato ha fatto la differenza. Se c’è qualcuno che non riesce proprio ad eseguire gli schemi allora sarà meglio mandarlo a casa ora e non tra qualche gara. La società ha fatto uno sforzo economico enorme e di certo non merita di vedere gente che non da il 100%.
Arbitri: Alessandro Martolini di Roma, Gianluca Capotorto di Palestrine (RM) e Gabriele Bettini di Bologna.
MVP: sicuramente il giovane nazionale Caruso.
I tabellini:
Givova Scafati Basket : Stone 5, Lamb 29, Thompson 12, Pinkins 12, De Laurentis 0, Landi 0, Rossato 14, Henry 7, Monaldi 0, Ikangi n.e, Logan 14. All. Alessandro Rossi.
OPENJOBMETIS VARESE : Ross 17, Woldetensae 9, De Nicolao 9, Librizzi 0, Virginio 0, Ferrero 3, Brown 9, Caruso 23, Owens 12, Johnson 19. All. Matt Brase.
Dati e statistiche a cura di Carlo Sorrentino