Richard Hickman: (24 p., 4/6 da tre, 28 di valut.) il play di Winston Salem dirige con la solita sapienza il gioco offensivo di Pesaro, contribuendo in maniera decisiva al successo contro Teramo. Praticamente inesistente nel primo tempo (2 punti in schiacciata), risulta travolgente al rientro dagli spogliatoi piazzando, sia da due che da tre, la bellezza di 22 punti, quasi tutti nei momenti cruciali. Infallibile dalla linea della carità (4/4), pennella dal campo un sontuoso 8/11. In difesa offre il suo contributo con 3 rimbalzi e altrettanti recuperi.

Jason Rich: (24 p., 9 fal. sub., 24 di valut.) il rimbalzo offensivo tramutato in due punti allo scadere del minuto 39, sul punteggio di 70-70 pari, può valere la salvezza per la sua Cremona. In mezzo a questa giocata, ci sono 34′ da leader, specie nel secondo tempo, quando con le sue giocate tiene a galla i suoi. Non brillante al tiro (7/17) complessivo, meglio dalla lunetta (9/11). 4 assist, 3 recuperi e 2 rimbalzi completano la sua ottima prova. Per un solo fallo non raggiunge la doppia doppia.

Alessandro Infanti: (21 p., 3/4 da tre, 23 di valut.) partita da ricordare quella del giovane friuliano, incappato in un vero e proprio exploit. Contro Biella trasforma in oro ogni pallone indirizzato verso il ferro avversario (7/10) con il 75% dal perimetro. Dalla lunetta è glaciale (4/4) quando nel palpitante finale è chiamato a ricucire il punto di svantaggio. Prezioso a rimbalzo (4) di cui 2 offensivi, chiude la saracinesca in difesa, recapitando 3 palloni da mani altrui.

Tadjia Dragicevic: (18 p., 10 rimb., 6 fal. sub.) ad Avellino il lungo di Biella piazza la sua quinta doppia doppia della stagione, regalando agli spettatori uno spettacolare duello sotto le plance con il rivale di turno Linton Johnson. Dominante vicino a canestro: con 3/4 al tiro, 6 falli subiti, 6/6 nei tiri liberi e 10 carambole, risulta efficace anche con il tiro pesante (2/4). 2 assist e 2 recuperi timbrano il 31 di valutazione.

Linton Johnson: (16 p., 12 rimb., 34 di valut.) ennesimo ruggito stagionale per il lungo di Chicago, capace ancora una volta di dominare la sua zona di competenza su ambo i lati del campo. Delle 12 carambole, ben 7 sono offensive (4.2 in stagione). Le 2 stoppate gli permettono di conservare l’1.0 in stagione di media. Al tiro è croce e delizia (7/14) inchiodando al ferro in due occasioni. Impressiona nella fase difensiva, scippando la bellezza di 6 palloni. Bulldozer.

All. Attilio Caja: Come contro Bologna, Cremona piega Milano ancora grazie ad un gran finale. Questa volta i punti sono 25, gli errori al tiro tanti, ma la fisicità messa nel rimbalzo offensivo (7) e in difesa (5 recuperi) sgretolano l’Armani. Ora la classifica sorride ancora di più, con 6 punti di vantaggio dall’ultima in classifica e domenica a Caserta un’altra fetta di salvezza da giocarsi.

Michael Green: (16 p., 11 rimb., 10 assist) a Piacenza, il play di Barcellona sfodera il suo repertorio in tutto il suo splendore, firmando una meravigliosa tripla doppia. Nell’ultimo periodo firma solo 4 punti, decisivi però per far girare definitivamente la partita a favore dei suoi. In difesa, oltre ai 10 rimbalzi (solo 1 offensivo) si permette il lusso di timbrare una stoppata, oltre a scippare 3 palloni. Perfetto dalla lunetta (6/6), chiude con un 5/9 al tiro. 35 di valutazione.

Jarrius Jackson: (34 p., 15/15 nei t.l., 39 di valut.) come un martello pneumatico, si incunea nella difesa avversaria di Scafati martellandola da ogni lato del campo, con efficienti risultati, come dimostrato dal 9/14 al tiro, con un 3/5 dal perimetro. 8 falli subiti, 3 recuperi, 1 assist ed 1 recupero completano la favolosa serata dell’americano.

Clint Harrison: (25 p., 8 f.s., 28 di valut.) per l’esterno di Piacenza, terza miglior prova stagionale, seconda per punti realizzati e valutazione. Nell’ultimo quarto esalta i suoi tifosi piazzando 3 bombe in fila che illudono tutti i piacentini. In 34′ alterna momenti belli a momenti brutti, ma il suo bottino finale lo issa tra i migliori nelle fila dei bianco rossi. Serata confortevole al tiro, con un 8/13 dal campo, compreso il 3/6 dall’arco dei tre punti, il tutto condito da un 6/7 nei tiri liberi. Assente a rimbalzo, solo 1 pallone vagante arpionato, offre un discreto apporto nella fase difensiva (3) recuperi.

Jeffrey Brooks: (25 p., 9 rimb., 32 di valut.) devastante in avvio di partita, con 6 punti in fila (10) nel primo periodo con 4 rimbalzi, si spenge nell’ultimo quarto (2 soli punti), contribuendo comunque in maniera decisiva al successo dei suoi. Il suo 10/15 da due, con il 100% nei tiri liberi è stato importante nel sopperire sotto le plance i troppi errori della spalla Michele Maggioli, comunque eroe della serata. Difende il suo pitturato con energia: 6 carambole, 1 stoppata ed 1 recupero. A referto anche 5 falli subiti ed 1 assist.

Keith Waleskowski: (18 p., 17 rimb., 29 di valut.) da solo cattura la metà dei rimbalzi totali degli avversari (33) dominando su ambo i pitturati del campo. Porta a referto 5 carambole offensive e, sempre nell’area avversaria, martella la retina con ottime percentuali nel tiro da due (9/13). Chiude in pari il conteggio delle palle perse e recuperate (2). Nel finale, schioda definitivamente la parità trasformando un rimbalzo d’attacco in due punti.

All. Massimiliano Menetti: Vittoria fondamentale quella dei suoi ragazzi sul campo di San Antimo, specie per come è maturata. Dopo una partenza ad Handicap, – 13 all’undicesimo e sotto di 6 alla pausa lunga, Reggio Emilia aggiusta la manovra offensiva, segnando ben 48 punti nei successivi 20′ e toglie linfa alle offensive avversarie nel terzo mini tempo, concedendogli solo 11 punti. Vetta della classifica ritrovata e la certezza di potersi giocare la promozione fino all’ultimo secondo.