Cimberio Varese – Montepaschi Siena 72-80 (serie 0-1)

Bobby Brown, incubo per la difesa di Varese (foto E. Zito 2013)

Bobby Brown, incubo per la difesa di Varese (foto E. Zito 2013)

Dopo la rocambolesca rimonta romana di ieri sera, altra gara equilibrata nella seconda semifinale, con Siena che, galvanizzata dalla vittoria in gara 7 a Milano, fa sua gara 1 contro una Cimberio che forse ha risentito della lunga pausa seguita a gara 5 contro Venezia.
Paradossalmente Varese, pur non brillando, nel complesso gioca meglio di Siena almeno per tre quarti di gara, con la Montepaschi tenuta a galla quasi esclusivamente da uno scatenato Bobby Brown. I padroni di casa però soffrono la fisicità degli avversari, spesso premiata dagli arbitri, e dimostrano di essere, per il momento, un gradino sotto gli avversari nella gestione di un finale tirato a questo livello.
La gara inizia all’insegna dell’equilibrio e del nervosismo. Siena parte 0-5 con un canestro di Eze, una tripla di Carraretto e una sonora stoppata dello stesso Eze su Ere, e il pensiero non può che andare al tremendo avvio in finale di Coppa Italia. Varese però si sblocca con una tripla “pescata” da Banks allo scadere dei 24 secondi, pareggiando con Sakota “di rapina”, dopo una stoppata di Moss su Dunston. Varese c’è, ma la sensazione è che sia Siena a fare la partita, con Brown dimostra che gara 7 con Milano è servita a ridargli fiducia, mentre la Cimberio rimane a contatto con Green e Banks, ma dà l’impressione di stare ancora cercando di prendere le misure all’avversario. E il nervosismo della Cimberio sfocia poco dopo, quando due interventi piuttosto duri su Dunston e Green non vengono sanzionati e costano anzi un fallo tecnico alla panchina biancorossa. Potrebbe essere l’occasione, per la Montepaschi, di allungare a +8 o +9 (siamo 13-17); invece, Moss fa solo 1/2, Janning sbaglia da tre e Varese rientra in partita, andando a segno con Polonara e Dunston dalla lunetta e, in apertura di secondo quarto, con Ivanov e Banks, che danno alla squadra di casa il primo vantaggio nella gara (20-18). Per i primi 5 minuti della seconda frazione si segna col contagocce, poi Varese tocca il massimo vantaggio (un misero +4) con Polonara, che si sblocca dopo un inizio titubante, e Siena reagisce con un parziale di 0-7, con Bobby Brown scatenato (24-27). Varese però ormai è in partita, e riesce anche a dare spettacolo con Dunston che schiaccia al volo su splendido passaggio di Green e Rush che poco dopo fa lo stesso, facendo esplodere il PalaWhirlpool. Nel frattempo, Siena si blocca, rimanendo a contatto quasi esclusivamente grazie allo scatenato Brown (17 punti all’intervallo, con 6/10 al tiro); prima dell’intervallo, tre falli in attacco consecutivi della squadra ospite permettono a Varese di tornare avanti di 4, ma una tripla dall’angolo di Moss a 20 secondi dalla sirena riduce nuovamente le distanze (36-35).

Daniel Hackett contro Mike Green (foto S. Paolella 2013)

Daniel Hackett contro Mike Green (foto S. Paolella 2013)

La ripresa si apre con un’altra schiacciata di Dunston, ma è ancora Brown il vero protagonista, con 5 punti in fila che riportano la gara in parità (40-40). Dopo appena due minuti, però, Hackett commette, in attacco, il suo terzo fallo, ma rimane in campo e segna nell’azione successiva il sorpasso senese. Un minuto dopo viene fischiato un antisportivo forse evitabile a Green su Hackett (il contatto è stato duro, ma il play di Varese semplicemente non è riuscito a frenare in tempo la sua corsa, andando a sbattere sull’avversario), ma l’eroe della serie contro Milano fa 0/2 dalla lunetta e sbaglia anche la conclusione nel possesso successivo. Siena riesce comunque ad andare al massimo vantaggio, con Brown e Moss (40-46), ma Varese rientra con una schiacciata di Dunston, un libero di Banks e una tripla di Sakota, a 3 minuti dalla fine del terzo quarto. Per Siena ora è Moss il fulcro dell’attacco (48-52), ma per Varese sta scaldando i motori Ebi Ere, che mette i due canestri del pareggio alla fine del terzo quarto (52-52).
Nell’ultimo periodo Varese torna in vantaggio con una tripla di Banks dopo due minuti (57-56), poi Siena piazza un parziale di 7-0 a cui Varese risponde con un controparziale di 8-0, chiuso da 5 punti consecutivi di Ere (65-63). È, però, l’ultima fiammata della Cimberio: Siena con l’ennesimo break (0-9) propiziato da Hackett, Brown, Sanikidze ed Eze, allunga a +7; Sakota prova a riaprire i giochi con una bomba da 9 metri, ma nel finale Eze chiude definitivamente la gara col canestro del +6 a 1.20 dal termine e una stoppata su Green. Nell’ultimo minuto Hackett e Moss fissano il punteggio dalla lunetta, mentre Varese è già con la testa a gara 2, tanto che non commette nemmeno fallo per provare un’impossibile rimonta.
Siena vince gara 1, quindi, e ribalta il fattore campo, ma per quanto si è visto in campo la serie di preannuncia molto equilibrata e molto, molto lunga.

MVP. Chi, se non Bobby Brown? Per tre quarti l’attacco di Siena è quasi esclusivamente lui (24 punti nei primi trenta minuti), e anche nel finale si fa notare con la bomba del sorpasso a tre minuti dal termine. Chiude con 29 punti, con 7/12 da due e 2/3 da tre, catturando anche 5 rimbalzi.

LVP. Probabilmente dire Mike Green, “numericamente” uno dei migliori dei suoi, sarebbe azzardato e potrebbe causare qualche polemica, ma il suo ruolo è troppo importante negli equilibri di Varese perché lo si giudichi solo dalle statistiche, che comunque mostrano i suoi alti e bassi: 14 punti, 7 rimbalzi e 8 assist, ma anche 3/12 al tiro e 6 palle perse. Per vincere a Varese serve il miglior Green, in grado di servire con continuità Dunston sotto canestro e di far girare la palla, cosa che spesso è mancata stasera a causa dei suoi palleggi troppo insistiti.