LENOVO CANTU’
Scekic 6,5 Non solo punti (6), rimbalzi (4) e assistenze (2): Marko ha fatto indigestione di Tim Duncan su Sky, e si è ricordato di essere un libro aperto di tecnica del cesto
Leunen 5,5 il Califfo dell’Oregon è apparso ancora mentalmente involuto, dopo una partenza sprint con 5 punti in pochi minuti. Ma è tutto calcolato: il Poeta Guerriero lo sta centellinando perché emerga, in tutta la sua forza, tra un paio di gare..
Mazzarino 6- Meno scintillante di quanto accaduto al Palatiziano, ma c’è la sua sapiente mano nel break decisivo (copyright Trinchieri)
Brooks 7+ La devozione verso gli insegnamenti del Poeta Guerriero, novello Pai Mei (do you remember Kill Bill?), lo porterà a esplodere in tutta la sua grandezza. Per adesso si ‘limita’ a mettere la museruola a Datome (seppure in campo con infiltrazione) e a segnare punti importanti. E’ la sua serie. E’ il momento di esplodere: forza, Filosofo
Tyus 8 Vedo Gegio di Radio Cantù prima della gara. ‘Gegio, cazzo. Il Dean Martin del Pitturato ha bisogno di una musica che spacca’. ‘Ghe pensi mi’, risponde lui. Elvis Presley, Platters, Johnny Cash: Alex esplode sotto il ferro, cattura rimbalzi sfiorando il vessillo della coppa Campioni 1983, contiene Lawal. Alex is back. E mo’ so cazzi vostri, amici capitolini..
Tabu 6 Luca Chiabotti, giustamente, rileva che non è più la sua squadra. E’ vero. Ma è ancora la sua dannata battaglia. Come on, Johnny
Ragland 7 Resta a secco per larga parte del match. E allora arpiona 9 rimbalzi, gioca a costruire trame nell’oscurità. Insomma, è in cerca di una multidimensionalità che non significhi soltanto punti. Arrigoni vede sempre lontano..
Aradori 7+ Il Gladiatore comincia a sentire l’odore del sangue, e azzanna l’avversario alla gola, al braccio, alle gambe. Segna liberi decisivi nel finale. Semina il terrore nell’area. Cerca di colpire da fuori. Quando s’aggiusteranno anche le percentuali, sul campo del nemico non resterà che spargere il sale
Mancinelli 6+ Stefano è arso dal desiderio di diventare un fattore importante, per questa squadra. Non ci è ancora riuscito, ma la strada- ancora in salita- è quella giusta. Stefano risorgerà per sempre ascoltando l’urlo del Pianella e seguendo le perigliose traiettorie del Poeta Guerriero
Andrea Trinchieri, il Poeta Guerriero 8- Mentre esce dalla sala stampa qualcuno si scotta, perché è ancora avvolto dalle fiamme dall’inferno. Ma lo spiraglio di luce è quello che lui ha esattamente in mente di raggiungere. Mancano ancora dei dettagli. Manca ancora la perfezione. Ma quella espressa sino ad oggi è una ricercata imperfezione. Perché ogni cosa ha il suo tempo. Anche la redenzione. Il meno è dovuto al fatto che Roma, davvero, non muore mai. Tocca darle un colpo psicologico. Solo tu puoi farlo, coach
VIRTUS ROMA
Goss 6/7 Generosissimo nel supplire alle difficoltà degli esterni, con Taylor ko, D’Ercole in panca e Datome con infiltrazione alla caviglia. Percentuali non esaltanti, ma in penetrazione sparge sempre il panico
Jones 7- Efficacissimo, in ambo i lati del campo. Diventa una pedina strategica e determinante, considerati i problemi fisici della Virtus
Dat0me 6,5 In campo, come detto, per merito di una puntura antidolorifica alla caviglia. Con un grande Brooks incollato alla maglia, gioca la solita partita straordinaria, anche se meno luccicante del solito. E uno scout Nba, in tribuna, lo guarda con attenzione..
Bailey 6 Supplice, con determinazione, alle manchevolezze tecniche e agli infortuni dei compagni
Taylor 5,5 Prima del nuovo infortunio al naso (un augurio sincero, da tutti noi) gioca sotto le aspettative, trovando con difficoltà il canestro e dando meno del solito in fase di costruzione offensiva. Bello lo scambio di tweet con Mancinelli
Lawal 5- Valerio Bianchini posta un messaggio che lo demolisce (‘a disposizione per lezioni di uso del piede perno’): in effetti 6 palle perse e le continue infrazioni di passi sono un vero macigno, sul cammino di Roma. Almeno nel match di ieri
Czyz 5 Il baldanzoso lungo di inizio stagione è solo un pallido ricordo: il polacco appare smarrito
Lorant 6 Una pericolosità dall’arco di cui tener conto
Marco Calvani 7 E’ un autentico galantuomo, in panchina e in sala stampa. Gioca senza D’Ercole, perde Taylor, ha Datome ‘infiltrato’ e Lawal che va per il pitturato passeggiando con la palla. E nonostante tutto, i suoi non muoiono mai. Si piegano, ma non si spezzano. Merito evidente di una condizione mentale propiziata dal coach capitolino.