MONTEPASCHI SIENA

Daniel Hackett, MVP dell'incontro per DB (foto euroleague.net)

Daniel Hackett, MVP dell’incontro per DB (foto euroleague.net)

B.Brown: 7 Ancora fuori dai primi cinque. Centra la tripla del 30-15, ma in difesa gioca di sponda. Si scatena nel terzo quarto quando, con 12 punti personali, firma il 70-54 che vale l’allungo decisivo per Siena.
B.Eze: 6 Partendo dalla panchina riesce a dilazionare meglio i falli ma, comunque sia, impiega otto minuti per commetterne due, ingenui, in attacco. Si sbatte a rimbalzo offensivo e, per la prima volta nella serie, non viene surclassato da Mensah-Bonsu ed il plus/minus (+22) lo premia.
M.Carraretto: 6.5 Il capitano parte in quintetto, si fa trovare pronto sugli scarichi e sveglio sulle palle vaganti. Per esigenze di organico Banchi lo spreme per 30 minuti, minutaggio a cui non è più abituato da lunghi anni, ma lui non fa una piega.
A.Rasic: sv In campo nel finale di gara per dare riposo ad Hackett.
K.Kangur: ne
V.Sanikidze: 5.5 Meno male del solito. Fa anche gol da fuori area. Ma poi deraglia come suo solito avventurandosi in inconcepibili coast-to-coast, facendo infuriare Banchi e meritandosi il cambio. L’assenza di Kangur concede maggiori chance al georgiano, ma la differenza tra i due è abissale.
T.Ress: 5.5 Si sblocca in attacco in avvio di ripresa, ma subito dopo commette il terzo fallo. Non entra mai realmente in partita.
B.Ortner: 5 Fa quel che può, obbiettivamente pochino, contro i lunghi di Milano.
L.Lechthaler: ne
D.Hackett: 9 La miglior gara di Hackett con la maglia di Siena. Carattere da vendere. Non fa un centimetro davanti alle provocazioni di Fotsis subito dopo la palla a due, attacca il ferro sfruttando la maggior potenza rispetto ai pari ruolo dell’Armani. 13 punti dei primi 27 della Montepaschi sono suoi. Gli avversari provano ad innervosirlo, ma il figlio di Rudy vive di agonismo e non si lascia distrarre. Chiude con 20 punti, 11 assist, 8 falli subiti e 37 di valutazione.
D.Christmas: 4 Ancora quintetto, ancora una gara da signor nessuno. Siena non ha bisogno che faccia 30 punti, per altro a gara decisa, come in Gara 1, ma non può neppure permettersi di portare sulle spalle un peso morto. Probabile a questo punto che Banchi provi Janning in Gara 4.
D.Moss: 8.5 Il più lucido dei suoi in avvio. Con Hackett domina il primo tempo, 15 con 6/9 al tiro. Continua a far canestro anche nella ripresa, chiudendo a quota 26 con 10/13 dal campo. Il tutto senza risparmiarsi in difesa, dove si francobolla a Green togliendolo di fatto dal campo.
Coach Luca Banchi: 8 Mischia le carte cambiando per la terza volta il quintetto iniziale. Pressing asfissiante e grande ritmo con Hackett in campo. Senza il pesarese in campo la squadra si smarrisce, ma deve pur gestire in qualche modo il suo cavallo di razza. Gestisce la gara in stile anni 80, con tre giocatori oltre i 30 minuti, ma, tra infortunati e pecorelle smarrite, era difficile ruotare maggiormente la squadra senza pagare troppi cali di rendimento. Per le prossime gare sarà importante il rientro di Kangur, tenuto precauzionalmente a riposo per un problema alla schiena, e dal recupero di uno tra Janning o Christmas.

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO

Malik Hairston, MVP della partita (Foto: Savino Paolella 2013)

Malik Hairston (Foto: Savino Paolella 2013)

J.Giachetti: ne
M.Hairston: 7 Scout alla mano, 3/7 al tiro e -18 di plus/minus, il peggiore delle Scarpette Rosse nel primo tempo. Cifre quanto mai ingiuste. Chiude da miglior realizzatore dei suoi, con 18 punti, tenendo Milano in gara con precise stilettate dagli angoli. Male in penetrazione, dove va a sbattere contro la difesa schierata.
A.Fotsis: 6.5 Inizia la gara con face-to-face con Hackett degno dell’Ok Corrall e, viste le prestazioni collezionate fin qui in stagione, poteva tranquillamente evitarsi quell’aria da spaccone. La scenata comunque funziona, visto che l’ex Panathinaikos parte con 7 punti sui primi dieci di Milano. Poi Scariolo lo dimentica per tutto il secondo quarto in panchina preferendogli Melli. Quando rientra in campo Siena abbassa il suo quintetto e lui si trova a girare per il campo inseguendo Carraretto e Moss.
D.Chiotti: ne
I.Bourousis: 4 Primo quarto da invisibile. Nel secondo si merita neppure di entrare in campo. Un solo, pregevole, canestro nel terzo quarto. Troppo poco.
N.Melli: 6.5 Vanta una grande fiducia da parte del suo allenatore, che lui ripaga malamente mettendosi in evidenza più per i tre falli commessi nel secondo quarto, che per le gesta tecniche. Molto meglio nella ripresa, quando firma l’ultimo sussulto meneghino con la tripla del 75-65.
P.Mensah-Bonsu: 5 Ingenuità colossale sul finire del primo quarto quando rincorre Hackett e gli si attacca al braccio. Gli arbitri lo graziano incomprensibilmente. La difesa fisica della Montepaschi lo limita senza ricorrere con continuità al fallo sistematico.
JR Bremer: 4 In quintetto per provare a limitare i mis-match di Hackett spalle a canestro. Ci riesce solo marginalmente ed in attacco è impalpabile.
A.Gentile: 7 Continua la sua serie perfetta, salvo poi eccedere e beccarsi un tecnico per “trash talking” verso Hackett. Resta il più grande prospetto europeo della sua generazione. Capace di crearsi un tiro dal palleggio con una disinvoltura imbarazzante, a prescindere dalla qualità del difensore che gli si para di fronte. Speriamo solo di vederlo con questa grinta anche agli Europei dove dovrà rimpiazzare Gallinari.
M.Green: 5.5 Poche iniziative per Green, che deve vedersela prima con Hackett e poi con Moss. Avversari cui cede oltre 30 cm e che gli oscurano letteralmente la visuale.
L.Radosevic: 6 Pochi minuti per il croato, tagliato fuori dalle rotazioni dopo l’arrivo di Mensh-Bonsu.
G.Basile: 5.5 Gioca per i compagni, 3 assist nel secondo quarto, ma non guarda mai il canestro.
Coach Sergio Scariolo: 5.5 Il miglor avvocato di se stesso. In stagione ha saputo escludere in sala stampa il proprio licenziamento, sul campo è stato in grado di farsi togliere un tecnico. La reincarnazione di Robert Kardashian. Vede i suoi andare ad infilarsi nelle trappole difensive disseminate dal collega Banchi ma non riesce a trovare soluzioni capaci di interrompere il piano gara avversario. Per Gara 4 dovrebbe recuperare Langford. Resta da vedere se con Hairston e Gentile in questo stato di forma, e l’ex bolognese non al 100%, sia una mossa che porterà reali benefici.

Arbitri (Taurino, Giansanti, Mazzoni): 4 I geni del male della Federazione riescono a far capitare, nella gara più calda della stagione, in terna un arbitro di Grosseto, città natale di Luca Banchi. E che, per di più, tiene i corsi Aiap a Siena. Come spegnere il fuoco con la benzina! Patetica la scenata sul plateale antisportivo di Mensah-Bonsu su Hackett nei secondi finali del primo quarto, poi convertito in tecnico alla panchina (o così ci è parso di aver capito dalla nostra postazione). Ancora più stupida, e chi scrive si assume la responsabilità di questo aggettivo, la pantomima di Taurino che prima da il secondo tecnico alla panchina di Milano, per poi toglierlo con Scariolo arrivato a braccarlo fino a metà campo! Mai vista una cosa del genere. Altri marchiani errori, da entrambe le parti, su cui preferiamo non discutere. Speriamo solo di non vedere nessuno dei tre in arancio nelle prossime gare della serie.