Phil Goss cerca un compagno (Foto Alessio Brandolini 2013)

Phil Goss cerca un compagno (Foto Alessio Brandolini 2013)

Acea Roma-Lenovo Cantù 82-75

Roma vince in rimonta Gara 1 delle semifinali scudetto contro la Lenovo Cantù. I ragazzi di Calvani, sotto anche di 30 punti a metà partita sono riusciti a tenere il fattore campo in una partita che ha dell’incredibile. Goss e Datome hanno giocato una partita straordinaria da 41 punti combinati. Trinchieri, ammutolito dalla rimonta romana non ha potuto fare niente per arginare questa Virtus. Si va a Gara 2, lunedì sera, con Roma in vantaggio per 1-0.

Quintetti Titolari:

Acea Roma: Phil Goss, Bobby Jones, Luigi Datome, Jordan Taylor e Gani Lawl.

Lenovo Cantù: Maarten Leunen, Jeff Brooks, Alex Tyus, Joe Ragland e Pietro Aradori.àò-

Primo Quarto

Roma e Cantù partono piano. La serie è lunga. I quarti sono arrivati, per entrambe le squadre, alla decisiva Gara 7. I giocatori sentono la pressione di una partita che potrebbe essere decisiva per l’andamento della serie. Cantù è la prima a ingranare le marce alte. Ragland prende in mano da subito la squadra e manda a segno Tyus dalla media. Ragland e Tyus sembrano impossibili da fermare. Nei primi sei minuti di gioco combinano per tutti e 13 i punti di Cantù. Per Roma, Goss si mette in moto e segna i primi 4 punti per Roma. Datome aspetta, come al solito, che la partita venga a lui: i primi punti del capitano giallo rosso sono bellissimi dal palleggio allontanando ad arte l’avversario. Tyus è già in doppia cifra con un minuto da giocare mentre Roma accorcia con Bobby Jones che sblocca il suo tabellino. Datome mette la tripla che chiude la prima frazione con Cantù avanti 20-16.

Secondo Quarto

Trinchieri cambia gli accoppiamenti difensivi. Ad Aradori tocca Datome adesso. Il capitano della Virtus vuole dimostrare subito qualcosa al compagno di nazionale e gli segna un canestro in faccia cadendo indietro veramente incredibile. Cantù sembra in difficoltà. Non segna dall’ottavo minuto del primo quarto e con 7 minuti da giocare nella seconda frazione, Datome si fa consegnare il pallone e segna la tripla del meno uno. Ragland risponde presente con una bomba da fuori. Ora tocca a Goss segnare dalla lunga distanza. Dopo questa pioggia di tiri da tre, Cantù piazza il break e torna sul +7 (24-31). Torna Datome dopo il solito giro in panchina. Roma però non riesce a tornare in partita. La tripla di Cantù da ai ragazzi di Trinchieri la prima doppia cifra di vantaggio. Roma prova a stringere qualche vite in difesa per cercare di trovare la carica per la rimonta. Datome e Jones fermano Ragland in un paio di occasioni ma Aradori si mette in regia e serve Leunen per la tripla del più 12. Lawal entra in partita portando a scuola Tyus e Trinchieri preoccupato dell’inerzia romana, chiama immediatamente Time Out con pochi secondi da giocare snella prima metà di gara. Cantù esce benissimo dal Time Out. IL gioco disegnato da Trinchieri è perfettamente eseguito e Leunen solo nell’angolo segna la tripla del massimo vantaggio canturino: 30-42.

Gigi Datome (Foto Alessio Brandolini 2013)

Gigi Datome (Foto Alessio Brandolini 2013)

Terzo Quarto

La difesa che ha tenuto appena sotto la linea di galleggiamento Roma nel secondo quarto, è completamente scomparsa. Ragland porta a scuola, a turno, tutti gli esterni romani e manda i suoi a quota 48 punti. Cantù spreca un paio di palloni di troppo e ragala degli extra possessi importanti a Roma, ben sfruttati da Bobby Jones. Roma non riesce a mettere insieme un break per ricucire i 15 punti di svantaggio. D’Ercole ci prova ripetutamente da fuori ma porta a casa solo 3 punti. I ragazzi di Trinchieri in cambio restano concentrati. Goss prova trascinare i suoi verso la rimonta. Un canestro in avvicinamento rimette i ragazzi di Calvani a meno 12. Aradori gestisce, male, l’ultimo possesso del quarto che si chiude con Cantù avanti 56-44.

Quarto Quarto

Ragland continua a macinare punti ma Cantù si innervosisce. Ragland pecca di superbia e butta due possessi fondamentali nel momento migliore di Roma. Goss, un guerriero stasera al PalaTiziano, segna altri due punti, Bailey porta a casa il fallo e due punti che rimettono Roma sotto la doppia cifra di svantaggio. Calvani mette i suoi a pressare a tutto campo e Cantù fa molta fatica a entrare nei giochi. Tyus, dopo un inizio sfavillante, esce completamente dalla partita. D’Ercole viene mandato in lunetta e porta i suoi sul meno 7. Ora tocca a Datome che schiaccia in contropiede: 56-61. Trinchieri è visibilmente preoccupato: Time Out. L’uscita dal Time Out è pessima. Cantù si sta letteralmente schiantando contro la difesa a tutto campo della Virtus. Il palazzetto è una bolgia dantesca. Datome mette la tripla per il meno 2 con 4 minuti da giocare. Aradori professa calma. Segna in penetrazione contro la difesa di Lawal e rimette Roma a due possessi pieni di distanza. Datome ne mette altri due e ora tocca alla difesa. Lawal e Datome stoppano due tiri di seguito nello stesso possesso. Si corre dall’altra parte e Lawal segna col fallo. Goss recupera il rimbalzo del libero sbagliato ma il tiro costruito dai ragazzi di Calvani non entra. Un minuto da giocare: +3 Cantù. Dopo il Time Out, Roma costruisce per la schiacciata volante di Lawal che da il meno uno ai romani. Tyus spreca due tiri liberi e dall’altra parte, Taylor subisce fallo con 10 secondi da giocare. Il primo entra ed è pareggio, il secondo è fuori e Lawal prende il rimbalzo subendo fallo. Il centro dal pessimo tiro libero, non tradisce le aspettative e li sbaglia entrambi. Si andrà all’overtime: 66-66.

Pietro Aradori (foto marcodemaio.it)

Pietro Aradori (foto marcodemaio.it)

Overtime

Nell’Overtime le cose non vanno meglio per Cantù che continua a infrangere ogni suo tentativo di costruire un gioco sulla difesa a tutto campo d Roma. Ragland dopo 20 secondi commette il suo quinto fallo. Taylor in lunetta da il primo vantaggio virtussino alla partita (67-66). Cantù è in confusione totale. Aradori cerca di costruire qualcosa per i suoi ma il risultato è un pallone sparato a memoria nell’angolo dove non c’è nessuno. Claudio Toti, in visibile stato di Trance Agonistico, ormai segue la partita seduto ai lati del parquet. Lawal è mandato in lunetta ancora da Aradori. Il suo 0 su 6 negli ultimi possessi è l’unico motivo per cui Cantù è ancora in partita. Mazzarino rimette in vantaggio Cantù con una tripla importantissima. Dall’altra parte Goss che capisce il momento tira praticamente da metà campo e segna. Phil Goss è in grado di vedere una vasca da bagno al posto del canestro stasera. Taylor rimedia agli errori in lunetta di Lawal segnandone altri due (76-73). Lawla è mandato ancora in lunetta da Cantù e finalmente segna i tiri liberi concessi (4/4 alla fine): Acea Roma 80-lenovo Cantù 75.

I tifosi canturini sono ammutoliti. Non possono credere a quello che vedono. Cantù esce ancora male dal Time Out con Mazzarino che commette passi sulla rimessa. Taylor in lunetta allunga a tre possessi di distanza ed è finita. Roma vince gara 1 in rimonta 82 a 75. Sotto anche di 20 punti a metà partita, è riuscita in qualcosa di incredibile.

Tabellini


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