Quelli eran giorni… si…

Te li  porta e te li riporta… via… Al vento non puoi chiedere di più…

Giordano Consolini

Voltando per un momento completamente le spalle al presente, che va e che viene, ai playoff che vanno ad iniziare, perché sono un tempo da vivere e non da immaginare. E li vivremo, eccome, con passione. Perché i playoff sono il tempo delle risposte, soltanto da guardare ed ascoltare. E men che meno amiamo le previsioni del tempo, quindi non ci appassioniamo al gioco futile dei pronostici, suscettibili di repentini sbalzi d’umore (fino ad un mesetto fa davano tutti per finalista Cantù, e non ne è rimasto uno), foglietti di scommesse che se li porta via il vento. Del reale. Voltando le spalle anche al presente appena suggellato, straordinariamente enfatizzato dall’aurea della grande impresa. Di chi? Di chi l’Eurolega alla fine l’ha vinta, o piuttosto, di chi al fine inopinatamente l’ha persa? Via, via, da queste sponde. Poiché saremmo come sempre costretti a navigare sulle onde, seguendo quel maledetto “spirito del salmone”, che ci perseguita da sempre, sempre e comunque contro la corrente. Si, perché noi mica l’abbiamo visto l’Olympiacos vincere la Coppa, al contrario abbiamo visto chiaramente il Cska perderla. Poiché dopo un 53-34 passare per uno 0-14 e un complessivo 8-28 nei restati 21 minuti significa una cosa soltanto: suicidio, ovvero dismissione volontaria della volontà di vivere e lottare. E se di eroi ce ne sono stati, di greci noi non ne abbiamo visti. Dusan Ivkovic, si, lui si. Ci piacerebbe tanto sapere cosa può aver detto ai suoi durante l’intervallo, affinché la sua squadra già strabattuta non smettesse di lottare, proprio mentre smetteva di farlo la squadra (?) che aveva già stravinto. Ma anche Andrej Kirilenko, l’eroe venuto di la dal mare, per commettere il peccato originale dei “titani”, ovvero la cieca generosità, ad oltranza, quella di giocare per una squadra che non c’era più o non c’era mai stata, vissuta sulla straordinaria iperbole di Teodosic nel primo tempo… Che se nella ripresa il Cska non avesse fatto la… “Kaz…lauakas” di lasciare in campo troppo a lungo proprio Teodosic, che quello, e anche più, di quel che doveva l’aveva già fatto nel primo tempo, giocando più palloni su Kirilenko… Su, lasciamo perdere e smettiamola qui…

In attesa dei playoff parliamo d’altro…

Di SETTORI GIOVANILI… Da molto tempo volevamo farlo…

Nell’istinto e nell’istanza provocatoria dell’Ultima Legione, proponiamo questa riflessione proprio in concomitanza con la prima giornata dei playoff, sicuri come siamo che passerà inosservata, se non addirittura di fastidio per molti…

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