Giochi di sponda…

Altro che Nodo gordiano! Come cercare di sciogliere un groviglio di serpenti velenosi a mani nude. Ci vorrebbe il lanciafiamme…

Tiziano Zancanella

Per derimere una volta per tutte i problemi della comunicazione, che poi altro non è che il metodo di confronto tra le varie componenti di tutto il movimento. Ecco, confronto, dovrebbe essere quello che quasi sempre è scontro. E, sembra evidente, lo scontro avviene quando più persone (o categorie) si muovono in un senso di marcia diverso. E le direzioni non possono che essere diverse se ognuna si muove seguendo il proprio interesse. Se, invece, esistesse un senso comune (l’interesse superiore del basket) allora anche differenti opinioni potrebbero concorrere alla crescita e al miglioramento. Eppure, è il basket stesso, quello vero, quello giocato, che contiene la soluzione, quando nei “fondamentali” distingue chiaramente il “cambio di senso” (se inverti il senso di marcia/palleggio) dal “cambio di direzione” (quando anche procedendo alternativamente a destra o a sinistra punti pur sempre verso il canestro). Che poi sarebbe la trasposizione tecnica su un campo di gioco del più antico principio, quello della tesi-antitesi-sintesi, ovvero il moto perpetuo del dibattito e della discussione per avvicinare il più possibile una verità. Se tutti facessimo dell’onestà intellettuale la nostra religione, allora anche (o soprattutto) le idee contrastanti sarebbero fondamentali per camminare sempre in avanti. Così vorremmo andasse il mondo, in generale, e anche il nostro piccolo mondo della palla a spicchi arancione, in particolare. Una utopia!? Scriveva un giornalista, saggista e scrittore uruguaiano: Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Faccio dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi. Per quanto cammini, mai la raggiungerò. A cosa serve l’utopia? Serve a questo: a camminare “.

Invece, purtroppo, spesso ci sentiamo la gola bruciare, come se fossimo in una fumosa sala da biliardo di periferia, dove tutti cercano di “bocciare” gli avversari a tutto spiano, e ognuno cerca di andare in buca “giocando di sponda”…

Basta. Parliamo in concreto, tanto per non cambiare e continuare a provocare, ancora delle ultime vicende arbitrali. Una gran baraonda (giochi di sponda?)! Un anno fa l’A.I.A.P. (Associazione Italiana Arbitri Pallacanestro – il sindacato dei fischietti) compatta individuò nella persona di Tiziano Zancanella la figura da indicare alla Fip come presidente del C.I.A (il governo degli arbitri). Erano tutti d’accordo.

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