(Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

(Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Gli svariati cambi non sono bastati. La Pasta Reggia Caserta è ancora all’ultimo posto senza nemmeno un punticino guadagnato. La partita contro Pesaro, avanti di sei lunghezze ed in questo momento l’unica squadra su cui poter fare la disperata corsa salvezza, diventa un pesantissimo crocevia per il destino bianconero. Ma molte cose non riescono a mettersi al proprio posto, con la difesa al primo. Sono più di 98 i punti di media subiti nella gestione Esposito, che ha puntato il dito sui fondamentali della retroguardia sin dalla gara con Avellino ma finora senza effetti. Una costante della Juve di questa disastrata stagione è stata il subire tanti canestri da ABC del basket, come penetrazioni senza aiuti e tagli in backdoor, oltre a delle ottime prove dei playmaker avversari ogni volta che si sono incrociate le strade con i bianconeri. Problema che non ha trovato soluzione con l’acquisizione di Aleksandar Capin, arrivato teoricamente in sostituzione di Ronald Moore; il ‘regno’ dello sloveno è durato solo per il debutto con Varese, coincidente con l’ultima gara di Zare Markovski che lo ha fortemente voluto. Con l’entrata in gioco di Esposito, a tre giorni dal doppio acquisto Capin-Avramov, l’americano è tornato il titolare, con il numero 11, capace di migliori letture ma con poca gamba difensiva, relegato nel ruolo di backup e lasciando scoperto il settore lunghi, senza un vero centro di ruolo tra Ivanov, Tessitori e il martoriato Michelori. Nel marasma di allenatori si è perso anche Michele Vitali: il classe ’91, condizionato anche dall’infortunio di inizio anno, è lontano parente di quello visto con la Juve di Molin, in cui il suo cuore ed i suoi polmoni la facevano da padrone. Adesso il numero 13 non riesce ad imporsi nell’odierna Pasta Reggia, così come buona parte del roster che solo qualche mese fa ha sfiorato i playoff. Rimane solo un tesseramento per tentare di migliorare le cose, la società e lo stesso Esposito sono già al lavoro: ma in questo momento  i problemi della Juve sembrano più di uno. C’è dunque da scegliere attentamente quale può essere l’innesto della svolta; ma la svolta deve arrivare già contro Pesaro, allenato da quel Sandro Dell’Agnello cullato per sette anni dalla Reggia, secondo voci sulla graticola per i recenti brutti risultati. E per questa sfida tra due artefici dello scudetto del ’91 la Pasta Reggia ha scelto di abbassare nuovamente i prezzi dei biglietti sperando in una risposta positiva del pubblico. Risposta che arriverà ad occhi chiusi come già dimostrato in passato, nonostante la nebbia che circola in Pezza delle Noci.

 

ordine di posto biglietto diritto prev. totale
Parterre centrale 30,00 7,00 37,00
Parterre 22,50 4,00 26,50
Tribuna centrale 12,50 2,00 14,50
Tribuna numerata 10,00 1,00 11,00
Curva Ancilotto e Quattro stelle  5,00 1,00  6,00