EA7 Emporio Armani Milano – Angelico Biella 85-67

Buon esordio per Pops Mensah-Bonsu (Foto: Savino Paolella 2013)

Buon esordio per Pops Mensah-Bonsu (Foto: Savino Paolella 2013)

Dopo la brutta sconfitta a Varese di sette giorni fa, l’Olimpia Milano riprende da dove aveva lasciato in casa, due settimane fa: allora contro Pesaro, oggi contro la già retrocessa Biella, l’EA7 vince senza grossi patemi, controllando la gara fin dai primi minuti, e senza nemmeno brillare particolarmente.

È bastato infatti l’assai maggiore tasso di talento per avere la meglio sull’Angelico, che parte 2-4 con due canestri in fila di Trey Johnson ma che non riesce più a rimettere la testa avanti per tutta la partita. Milano risponde infatti con un parziale costruito da Gentile, Langford e Radosevic (11-4), sfiorando la doppia cifra di vantaggio alla fine del primo quarto con una tripla di Fotsis (21-12).

Nel secondo quarto, Milano prende il largo: Biella fatica anche solo a tirare, merito in parte di una discreta intensità difensiva dei padroni di casa, che però in attacco mostrano un gioco tutt’altro che fluido. I canestri arrivano soprattutto da iniziative personali dei vari Hairston, Langford, Green e Gentile, che penetrano e tirano oppure scaricano per conclusioni facili di Radosevic e del nuovo acquisto Mensah-Bonsu a pochi centimetri dal canestro. A 3.30 dall’intervallo Melli doppia gli avversari (36-18), mentre al riposo si va sul +20 dopo uno show di triple di Laganà, Green, Rochestie e Gentile.

L'eloquente striscione della curva milanese sul derby con Cantù della prossima settimana (Foto: Savino Paolella 2013)

L’eloquente striscione della curva milanese sul derby con Cantù della prossima settimana (Foto: Savino Paolella 2013)

Nella ripresa Jurak prova a suonare la carica con due canestri di fila, ma alla rimonta non crede nemmeno lui. Troppo forte Milano e troppe poche motivazioni per Biella, che infatti incassa un nuovo parziale di 6-0 che dà all’Olimpia il massimo vantaggio (52-30) e chiude definitivamente i conti.

Ora a Scariolo il difficile compito di non montarsi la testa, difficile perché è già successo più volte che in seguito a un’ampia vittoria contro una squadra di bassa classifica si pensasse che i problemi della squadra fossero risolti. Non è così, e il derby della prossima settimana contro Cantù, per la penultima giornata di campionato, sarà un banco di prova ben più significativo.