EA7 Emporio Armani Milano – Umana Venezia 91-82 (stats)

MILANO – Sembra ormai inarrestabile il cammino dell’EA7 Emporio Armani in campionato. Pur soffrendo non poco contro un’agguerrita Umana Venezia, Milano, priva dell’acciaccato Langford, vince la decima partita consecutiva, consolidando il primo posto in classifica.

Daniel Hackett, MVP dell'incontro (Foto: Savino Paolella)

Daniel Hackett, MVP dell’incontro (Foto: Savino Paolella)

La Reyer parte aggredendo la partita fin dai primi istanti, con un canestro di Taylor subito dopo la contesa, un altro di Johnson poco dopo e due triple di fila di Linhart, che firma il 4-10 dopo 3 minuti di gioco. Tre minuti in cui Milano, a parte un paio di transizioni di Gentile, gioca esclusivamente, e testardamente, per servire da fermo Lawal in post basso, soluzione che non porta ad altro che a una serie di errori contro Crosariol. Non è un caso se il lungo di origine nigeriana si sblocchi solo una volta servito a centro area, in situazione dinamica, per la schiacciata dell’8-12. È però solo un episodio, e Milano continua a faticare a trovare il canestro; l’Umana prova ad approfittarne, rubando un paio di palloni e servendo Magro sotto il tabellone: il risultato è un break di 3-11 che porta gli ospiti a +12 dopo 7 minuti e mezzo di gara.
Venezia continua a controllare il gioco, sfruttando soprattutto la poca reattività dei lunghi milanesi, e ritocca il massimo vantaggio a +13 con altri due canestri in fila di Linhart all’inizio del secondo quarto, ma Milano poco dopo con una tripla di Jerrells e un canestro di Samuels riapre la gara. Il mini-parziale di 5-0, infatti, sembra dare una scossa ai biancorossi, che dopo il timeout chiamato da Markovski rientrano in campo più determinati anche in difesa. Venezia prova a rispondere con una schiacciata e una tripla di un Linhart davvero ispirato (15 punti nel solo primo tempo) e un canestro di Taylor in contropiede per il nuovo +11 a 3.15 dall’intervallo, ma a quel punto si sveglia Daniel Hackett, che segna 9 punti in fila (tripla e due giochi da tre punti) e, con un canestro di Lawal su rimbalzo offensivo dopo due liberi sbagliati dallo stesso Hackett, pareggia a quota 44, prima che Vitali con due liberi mandi tutti negli spogliatoi sul 44-46.

Guido Rosselli, protagonista con 8 punti nell'ultimo quarto (Foto: Savino Paolella)

Guido Rosselli, protagonista con 8 punti nell’ultimo quarto (Foto: Savino Paolella)

La sensazione è che, tornati sostanzialmente in parità, Venezia abbia esaurito la benzina, o quasi, mentre Milano sembra aver iniziato a giocare solo negli ultimi minuti. L’inizio del terzo quarto, in effetti, conferma queste impressioni: Venezia torna a +4 con un’altra tripla dell’inarrestabile Linhart (47-51), ma poi l’Olimpia prima passa per la prima volta in vantaggio, con una bomba di Melli e un recupero con schiacciata di Gentile (52-51), poi lo consolida con altri 4 punti dell’ala reggiana (tra cui una poderosa schiacciata), infine, in una manciata di minuti, vola fino al +15. Sono Samuels, Gentile e Hackett i protagonisti di questo nuovo break (23-4), costruito però a partire da una difesa che sfrutta il calo di Venezia senza più concedere canestri facili in area e recuperando diversi palloni anticipando gli esterni avversari.
Si potrebbe pensare che la partita sia finita, dopo una rimonta dal -13 al +15; il problema è che questo sembra essere il pensiero anche dei padroni di casa, che alzano le mani dal manubrio troppo presto davanti a una squadra che, pur in debito d’ossigeno, non ha assolutamente intenzione di mollare. Prima uno 0-5 targato Peric e Vitali in chiusura di terzo quarto riporta lo svantaggio sotto la doppia cifra, poi, nell’ultimo periodo, rosicchiando punto su punto e guidata da un mai domo Rosselli, la Reyer tocca addirittura il -4 (80-76) a 3 minuti e mezzo dal termine. Ma la rimonta non va oltre: Moss strappa un rimbalzo in attacco e riporta i suoi a +6, Peric segna il nuovo -4 servito alla perfezione da Johnson, ma a 75 secondi dalla sirena torna a essere Hackett il protagonista, con la tripla del +7 che, di fatto, chiude la partita.
Vittoria a parte, bicchiere mezzo vuoto (o mezzo pieno, certo), per Milano, che fatica a entrare in partita ma poi, quando lo fa, lo fa con prepotenza e consapevolezza della propria superiorità fisica e tecnica. Salvo poi rischiare di buttare via tutto nel finale. Non è la prima volta che succede, ed è un aspetto su cui Banchi dovrà concentrarsi particolarmente, con l’avvicinarsi del momento caldo della stagione.

MVP. È Daniel Hackett l’uomo della svolta: dormiente nei primi 15 minuti, si scatena con 9 punti in fila alla fine del secondo quarto e poi continua a ben figurare nel secondo tempo, compresa la tripla che taglia le gambe agli avversari nel finale. Chiude con 19 punti, 6 rimbalzi, 3 assist e 6/11 dal campo.

EA7 Emporio Armani Milano – Umana Venezia 91-82 (16-28, 28-18, 26-14, 21-22)
Milano: D. Hackett 19, A. Gentile 16, S. Samuels 14. Rim (37): D. Hackett 6. Ass (18): A. Gentile 8.
Venezia: N. Linhart 20, L. Vitali e D. Magro 12. Rim (30): N. Linhart 8. Ass (18): G. Rosselli 7.