David Moss (foto menssanabasket.it)

MONTEPASCHI SIENA

B.Brown: 7 – Rompe il ghiaccio, letteralmente visto il freddo che riempe il PalaEstra, dopo 2’44” di non pallacanestro. Poi viene lui stesso congelato dall’ambiente. Nel finale una sua fiammata (tripla, lay-up ed alley-hoop per Sanikidze) accendono la serata e giustificano il freddo patito fin li.
B.Eze: 6 – Si riprende il quintetto, ma la condizione atletica latita. Infila un paio di tiri dalla media, distribuisce 3 stoppate. Lo aspettiamo dopo la pausa.
M.Carraretto: 5.5 – 11 minuti al servizio della squadra, con il tiro che in questo perido latita ad entrare.
A.Rasic: ne
K.Kangur: 6 – Fa molta, troppa, fatica contro avversari dal talento limitato rispetto al suo. Si riprende a metà del quarto periodo quando due sue triple danno il la al definitivo allungo senese.
V.Sanikidze: 6 – Vedi Kangur. Sua, in contumacia Brown, la giocata più spettacolare della serata.
T.Ress: 7 – All’inizio Banchi è stuzzicato dall’idea di farlo riposare. Poi l’andamento della gara e lo strapotere di Stipanovic a rimbalzo obbligano il coach grossetano a ricorrere all’eroe di questo avvio di campionato. Ress, come sempre fin qui, risponde presente con 8 punti, 4 rimbalzi, 3 stoppate e 2 recuperi.
B.Ortner: 6.5 – Esordio in campionato per l’austriaco che, grazie all’ottimo approccio mostrato in Eurolega, si guadagnato la conferma fino alla fine della stagione. In attacco, nonostante la tecnica di tiro rudimentale, riesce a combinare qualcosa di buono sugli scarichi dei compagni. In difesa, al solito, patisce il tonnellaggio degli avversari.
L.Lechthaler: ne
M.Janning: 6- – L’ultimo del quintetto iniziale a venir avvicendato da Banchi. Parte con un bel ricciolo, poi spara un interrogativo 3/9 dal campo. Sugli spalti c’era Ryan Carr, capo scout degli Indiana Pacers, ma non è certo con queste performance, soprattutto difensive, che può attirare su di se gli occhi dell’Nba.
D.Hackett: 7
– Il migliore del primo tempo, 9 punti con 4/4 dal campo. Nella ripresa cerca di opporsi all’indiavolato Johnson, ma il nanerottolo della Vanoli gli da dei gran grattacapi, togliendogli lucidità in attacco.
D.Moss: 7.5 – Il solito fac-totum. In difesa, fin quando se ne occupa lui, Harris e Vitali spariscono dal radar dell’attacco della Vanoli. Forza un po’ da due punti, 0/6, ma il 3/4 da dietro l’arco pareggia i giochi. Non fa più notizia. Degno erede della corona calzata in passato da McIntyre e Stonerook.
Coach Luca Banchi: 7 – Serata non facile. Il freddo all’interno del PalaEstra congela le mani ai suoi, ed il ritmo basso degli avversari non aiuta i suoi a scaldarsi. Le risposte date dalla difesa, a parte qualche sbavatura ormai cronica vedi Brown e Janning, sono state però confortanti. Se in Europa la Montepaschi vive d’attacco e delle percentuali al tiro da fuori, in Italia l’impronta del lavoro in palestra di Banchi e del suo staff si vede e come. Dopo la pausa, con le trasferte di Bologna e Venezia, la difesa sarà la base da cui ripartire.

Aaron Johnson (foto vanolibasket.com)

VANOLI CREMONA

H.Peric: 4 – Inizia subito confondendo tutti, sulla guida era dato con il numero 10 invece del 4 con cui è sceso in campo. Gli arbitri però non si lasciano confondere, e dopo quattro minuti lo mandano in panca con due falli “evitabili”. Rientra nel secondo quarto e fa in tempo a commettere un terzo altrettanto stupido, per poi completare latorta con il tecnico per proteste… Dovrebbe essere uno dei riferimenti del gruppo… Si rifà nel finale, ma la dua prova rimane largamente sotto la sufficienza.
L.Vitali: 5
– Con i compagni che si ritrova, prestazioni come quelle di domenica scorsa dovrebbero la costante, se non come numeri quantomeno per mentalità. Invece è il solito Vitali da potrei, ma non voglio. A fine campionato tireremo le somme, ma per ora non sta sfruttando al meglio l’occasione che Cremona gli ha proposto.
T.Kotti: 6 – Mestierante, niente di più.
J.Jackson: 5.5 – La LegaDue è distante. In Serie A una guardia di 180 cm viene violentata, fisicamente e psicologicamente. Eppure Jackson si infiamma a metà ripresa e riporta i suoi a -8. I più maligni sostengono che lo stesse marcando Brown…
F.Belloni: ng
F.Ruini: ng – Qualche minuto per dare fiato a Johnson.
A.Johnson: 7.5 – Peperino che non disdegna di andare a sfidare i giganti nel pitturato. Buona visione di gioco (9 assist), anche se nel pick&roll non è un falco. Comanda i ritmi dell’attacco cremononese, anche se non gli farebbe male mettere su un arresto e tiro alla Marques Green.
L.Harris: 5.5 – Fin qui era stato il migliore di Cremona. La difesa di Siena lo sapeva e lo ha tenuto a lungo lontano dalla palla. Il talento comunque c’è è riesce ad arrivare in doppia cifra, ma lo fa solo con tiri estemporanei.
S.Huff: 5 – A lungo invisibile. Lo ricordavamo più esterno, invece viene spesso utilizzato da secondo lungo al posto di Peric.
A.Conti: ne
A.Stipanovic: 7 – Non riesce a controllare il proprio corpaccione nelle contese a rimbalzo, ma due falli a rimbalzo offensivo dopo neppure otto minuti di gioco sembrano più un eccesso di protagonismo arbitrale che una colpa del croato. Al rientro in campo riesce a prendere feeling con la gara, chiudendo con 14 rimbalzi. Soffre la verticalità dei lunghi senesi (4/10 al tiro, 4 stoppate subite), ma lotta fin che c’è gara.
R.Cazzaniga: ne
Coach Luigi Gresta: 6.5 – Si congratula con i suoi per averci creduto, e fa bene. Le formazioni che lottano per salvarsi devono lottare anche sul -30 contro le avversarie di maggior caratura. Deve cercare di far quadrare i conti, ma con un back-court sotto l’1,80 non sempre è facile. Non è a Siena che doveva trovare i punti salvezza, ma quanto fatto di buono contro i Campioni d’Italia deve servire per il lungo viaggio alla ricerca del terzultimo posto.

Arbitri (Lamonica, Filippini, Bettini): 5.5 – Tra eccessi di fiscalità, falli in attacco come se piovesse per Cremona, ed eccessi di protagonismo, Lamonica ha fatto ripetere due volte un libero a Ress per invasione a rimbalzo dei lombardi, la terna ha infranto la prima regola che un arbitro deve apprendere: non farti vedere in campo. L’intervallo è servito per riordinare le idee e nel secondo tempo tutto è filato liscio.

@N15MART