Openjobmetis Varese - Grissin Bon Reggio EmiliaVarese – Una neo-promossa combattiva e per nulla sprovveduta nel primo vero esame stagionale per la Openjobmetis: c’è da sparigliare il cinquanta per cento tra vittorie e sconfitte. Una debacle, per di più casalinga, complicherebbe non poco il cammino di Varese verso il primo obbiettivo stagionale rappresentato dalle Final Eight. Il traguardo ha incominciato a stuzzicare la mente dei tifosi dopo il positivo inizio di campionato che ha mostrato le potenzialità del gruppo di Pozzecco, al palo, invece, nelle ultime due giornate a causa di episodi e infortuni. Ora serve riprendere la marcia, in attesa dei complicati match contro Roma e Milano, ed occorre farlo registrando la difesa, imprescindibile anche in presenza del primo attacco dell’intero parco contendenti. A tal proposito mancherà ancora uno dei migliori interpreti nell’arte di piegare le ginocchia, quel Kristjan Kangur “immobilizzato” dai problemi alla schiena. Torna ad essere effettivo invece, dopo la sostanziale comparsata di domenica sera, Craig Callahan, che ieri ha presentato la gara: “Trento non è una squadra da prendere sotto gamba. Li conosco dai trascorsi in Legadue ed è una compagine che non smette mai di combattere, anche perché ha mantenuto l’ossatura della stagione scorsa”. Sulla sua condizione: “A Venezia non ero ancora al 100% e l’allenatore non ha voluto rischiarmi. Ora mi sento più vicino a questa percentuale anche se per recuperare da un infortunio muscolare ci vuole tanto tempo. Darò il mio contributo per quello che sarà possibile”. Nelle file avversarie c’è anche quel Davide Pascolo ambito dai prealpini durante la campagna di rafforzamento estiva: per lui si è parlato di un’offerta di 80.000 euro a stagione (più meno la stessa fatta da Trento), non andata a buon fine.

foto di Savino Paolella@2014

foto di Savino Paolella@2014

Trento – La Dolomiti Energia va a Varese alla ricerca della prima vittoria esterna in Serie A di sempre.
Non sarà facile, perché di fronte ci sarà il migliore attacco del campionato, capace di viaggiare a ben 99 punti di media a gara, che salgono a 102.5 se contiamo le gare di Masnago. Varese dispone di diversi giocatori di talento, ma il duello più elettrizzante sarà tra Tony Mitchell e Yakhouba Diawara, primi ex-aequo in campionato per punti complessivi segnati, 93 in quattro gare.
L’Aquila ha imparato a conoscere coach Pozzecco in questi anni in LegaDue, e finora il confronto è positivo: i precedenti parlano infatti di un 5-2 complessivo, ma il ricordo vero nei tifosi trentini è il 3-0 rifilato in finale che valse la promozione. Coach Buscaglia sa che questa volta servirà però l’impresa, soprattutto a livello difensivo, visto che la Dolomiti Energia è la quarta peggior difesa del campionato(al primo posto c’è proprio la banda di coach Poz). “La Openjobmetis è una squadra dallo straordinario potenziale offensivo. Poco importa che ad alzare questo dato siano arrivati i tre supplementari giocati contro Reggio. Varese produce molto in attacco perché ha talento, tiene un elevato ritmo di gioco, ha grande capacità di andare a rimbalzo, soprattutto in attacco, e tira tanto da tre punti con ottime percentuali. La base di quello che dovremo fare bene noi per provare a vincere è una: e sarà la difesa dell’uno contro uno, con grande responsabilità individuale. Sarà fondamentale, per evitare che i giocatori di Varese riescano ad innescarsi tra di loro come sanno fare molto bene . Sarà poi importate gestire al meglio il ritmo dell’incontro, soprattutto se noi ci dimostreremo capaci di riuscire a reggere il loro. Giocare su un campo come Varese poi farà il resto. Si tratta di una piazza carica di storia, con un parquet, una tifoseria ed un club che hanno visto tanti campioni: siamo stimolati ed eccitati dall’idea di giocare a Varese”.
Oltre ad un ottima prova nella propria metacampo, sarà importantissimo che  tutti iniziano a produrre offensivamente. Mai infatti gli americani( senza contare Armwood) sono andati tutti e 4 in doppia cifra contemporaneamente, anche se quello apparso più in difficoltà sotto questo punto di vista, Keaton Grant, ha fatto vedere il meglio di sé lontano dal PalaTrento, mettendo a referto 8.5 punti di media, al fronte di solo 3 fatti registrare davanti al pubblico di casa.
Infine, come ricordato da Buscaglia, avrà più minuti sul parquet il “golden boy” Diego Flaccadori, vicino in estate all’approdo proprio a Varese.

(da Trento, Federico Fuiano)