Caserta+Sponsor[1]40 giorni e 40 notti. Se la prima frase non vi è nuova, non preoccupatevi: è un a commedia del 2002 di Michael Lehmann in cui il protagonista Josh Hartnett è alle prese con l’astinenza dal sesso; in questo caso l’astinenza è della Pasta Reggia Caserta, ancora a zero punti dopo quattro gare. Il problema non risale però dalla classifica, ma dalla caratura di gioco finora espressa dagli uomini di Molin, vicina al proprio potenziale, per un problema o per l’altro, solo nel primo tempo disputato con Brindisi. Una delle ultime prestazioni convincenti degli uomini in bianconero risale al Trofeo Irtet, dove la prima avversaria agevolmente battuta fu la Vanoli Cremona che domani sarà nuovamente al Palamaggiò forte di due vittorie e due ko di misura con Milano e Capo D’Orlando. La regola dei 40 giorni vale anche per i lombardi, ma al contrario: l’innesto di Cusin per il deludente Hyman e il recupero di Luca Vitali hanno consegnato a coach Pancotto una squadra che può togliersi delle soddisfazioni diventando una rivale temibile per degli obiettivi importanti. Il nucleo americani sta infatti girando al meglio, con Ferguson bravo a dettare i tempi e Hayes meno individualista e più bravo a coinvolgere i compagni; in più l’asse play pivot tutto azzurro e già esperto dell’ambiente può essere, con i dovuti tempi per il graduale inserimento dei due (leggasi infortunio a Vitali e Cusin arrivato poco fa) un fattore congeniale per la Vanoli. Sta di fatto che a Cremona si respira un’aria gradevole nonostante il ko con l’UPEA, la situazione completamente opposta della Juve che sembrava con il morale sotto i tacchi dopo il quarto ko di fila con Pistoia. Nella conferenza stampa di ieri sono invece arrivate importanti risposte: c’è voglia di lasciarsi alle spalle quattro settimane molto complicate. Significative le parole di Atripaldi, che invita la squadra a volare più basso di quanto preventivato lo scorso settembre: bisogna pensare partita per partita per poter mantenere la massima serie. C’è bisogno di tornare a quel “venderemo cara la pelle”, il monito che ha riecheggiato nelle mura di Pezza delle Noci per tutta la scorsa stagione in una sfida dove la fame giocherà un ruolo assai importante per entrambe le squadre.

CremonaFame ed unità di intenti: Cesare Pancotto pare essere riuscito proprio in questo durante le prime giornate, con gli americani tutti sopra la doppia cifra di media e Luca Campani ottimo già prima dell’avvento di Cusin nel pitturato; con l’ex Sassari e Luca Vitali (che per la seconda volta non potrò scontrarsi contro il fratello Michele) Cremona ha a disposizione un roster ben capace di attaccare in più modi. Caserta è invece nella situazione opposta: l’unica arma offensiva a funzionare in maniera costante è stato Sam Young, capace di qualsiasi cosa quando parte in palleggio per attaccare il ferro. Nelle ultime due giornate l’unico capace di seguirlo è stato Richard Howell, seppur non pienamente convincente, gli altri sono invece non pervenuti. Si ci aspetta qualcosa di più da Frank Gaines, che se in serata può scardinare ogni difesa con il suo tiro da fuori; chiamata alla prova d’appello invece la cabina di regia, con Moore e Tommasini incapaci di mantenere la giusta lucidità nei momenti più caldi del match con Pistoia. Appuntamento alle 18-15 al Palamaggiò, gli arbitri della sfida saranno Lorenzo Baldini, Michele Rossi e Beniamino Manuel Attard.