#4 DAVID LIGHTY- 6.4 ppg Serie A 2.8 ppg Eurolega

Questo rookie da Ohio state viene chiamato a Cantù con un sorprendente biennale, segno della convinzione di aver pescato un jolly, e con la fama di poter giocare in tre ruoli. Si conferma un buon giocatore, essenzialmente un tre leggerino, atletico ed educato tecnicamente e caratterialmente. Ma si ritrova ben presto schiacciato dalla classe e dall’esperienza dei compagni di reparto finendo a fare il sesto esterno, un lusso nel momento in cui Cinciarini perde la bussola, rescinde il contratto e va trovare spazio a Cremona, in una realtà più consona alle sue attuali possibilità. Diverrà un buon giocatore ma a Cantù è arrivato troppo presto. Voto: 5.5

#5 VLADO MICOV- 9.4 ppg 2.4 apg Serie A 10.4 ppg 3.2 apg EL

Sino a febbraio MVP di Cantù con la perla della sua prova da 17 punti e 9 assist  contro il Maccabi giocando tutto il secondo tempo da play con il suo solito corollario di indolente genialità e morbida tecnica, uno spettacolo nei giorni dello sport ipervitaminico. Poi la gestione del suo ginocchio diventa sempre più problematica. Alcuni tifosi gli imputano di non aver giocato le due gare decisive della stagione: la gara di ritorno col Barcellona e gara 5 con Pesaro, impossibile e scorretto però imputargli una mancanza di attaccamento alla maglia, proprio lui che rinunciò a molti dollaroni turchi per restare a Cantù la scorsa estate. A differenza di Shermadini e Perkins non pare aver “rotto” col club ma si dovrà valutare bene la sua guarigione. Voto: 6.5

#7 MARKO SCEKIC- 5.9 PPG 5 RPG Serie A 8 ppg EL

Aveva iniziato la stagione giocando molto in post basso ed a volte bloccando un po’ troppo la circolazione di palla ma mostrando comunque le sue capacità in attacco e la sua durezza in difesa. Poi il grave infortunio al ginocchio dopo una dozzina di gare. Voto: sv

#8 BEN ORTNER- 3.8 ppg 2.5 rpg serie A 0.8 ppg EL

Il buon Ortner ha prima accettato in estate lo scomodo ruolo di straniero di riserva per poi mostrarsi poco pronto mentalmente quando è stato chiamato in causa, un grave errore. Avrebbe fatto meglio ad annusare meglio l’aria ed accettare la sua cessione prima. Voto: 5

#9 MANU MARKOISHVILI- 10.7 ppg serie A 9.1 EL

Manuchar Markoishvili nostro MVP (Foto di Roberto Caruso)

Il nostro MVP stagionale. Ha cominciato piano restando nei ranghi quando si ruotavano 5 esterni per due posti e poi con la cessione di Lighty e gli acciacchi di Micov e Basile è esploso in una stagione di grande regolarità e concretezza, sempre con la sua innata eleganza e mostrando quanto la sua stazza conti in eurolega. Persona splendida, Cantù deve ripartire da lui. Voto:8

#10 MAARTEN LEUNEN- 9.6 ppg 4.8 rpg serie A 8.1 ppg 4.7 rpg EL

E’ arrivato totalmente fuori forma al raduno augustano e l’ha pagato nei primi mesi nel rendimento, poi un noioso mal di schiena lo ha tormentato. A suo discapito va detto che è sempre andato in campo facendo il suo dovere ed è uno dei pochi ad aver finito la stagione in crescita con delle buone prove nel finale di stagione e nei play off. Imprescindibile per il gioco di Trinchieri grazie alla deliziosa visione di gioco, si deve prendere più responsabilità al tiro e deve essere più presente a rimbalzo come fatto nelle ultime gare se vuole dimostrare di essere un top player. Voto: 6.5

#11 DENIS MARCONATO- 4.1 ppg 3.1 rpg serie A 6.2 ppg 3.7 rpg EL

Ha mostrato cosa vuol dire essere un centro da Eurolega, sino a febbraio il suo “stato di conservazione” è stato miracoloso poi il suo rendimento è crollato nettamente. Ripescato nelle rotazioni per l’infortunio di Shermadini non è stato più comunque quello dei primi mesi. Si ritira o vuole continuare? Voto: 6 (7 in eurolega)

#12 NICOLAS MAZZARINO- 10.1 PPG 52% 3PT 6.2 PPG EL

D’accordo, come si prevedeva, in Eurolega il cardinale ha faticato contro guardie alte ed atletiche e non a caso le sue percentuali da tre sono crollate del 20% rispetto al campionato ma comunque questo meraviglioso (ed integro) 37enne non ha mai indietreggiato di un passo pur dovendo spesso dividere i suoi spazi con un giocatore per certi versi simile come Basile. Un vero brianzolo nato per caso in Sud America ed un uomo strepitoso a cui non si può/deve rinunciare. Voto: 7.5

#13 DORON PERKINS- 11.1 PPG 6.1 RPG Serie A 10 ppg 7.5 rpg EL

Onestamente la sensazione è che Perkins abbia “usato” Cantù per mostrare al basket europeo di aver recuperato dal suo infortunio, non mostrando una sola briciola di cuore e passione per le sorti della squadra. Dotato di potenza fisica fuori scala per il ruolo e di grande propensione a rimbalzo nonché di capacità difensive di primo livello che gli permettono di marcare anche le ali piccole, è apparso ancora senza esplosività nelle gambe ed inadatto ad un gioco offensivo a metà campo che non gli permetteva di sprintare quanto voleva, dargli spazio poi per il tiro è stata una scelta obbligata per i coach avversari che ha pagato i dividendi. Voto: 6 (per il rendimento, 4 per l’empatia con la squadra)

#18 CARLOS GIANELLA- 5.4 ppg serie A 4.4 ppg EL

Giunto a Cantù per aiutare Cinciarini e non bruciarlo (senza considerare che i play americani contattati come Nolan Smith e Jeremy Lin volevano l’NBA escape…) questo gaucho mancino ed un po’ malinconico si è mostrato un discreto giocatore con doti offensive e poco tiro da fuori, si è reso pure utile in Eurolega ma quando si è deciso che non si poteva ritardare la presa di un play USA non ha accettato di restare come straniero di riserva e se n’è andato in silenzio come è arrivato. Sostanzialmente un visto sprecato. Voto: 5.5

#19 GIORGI SHERMADINI- 8.0 ppg 4.7 rpg serie A 10.9 ppg 5.5 rpg EL

La bella sorpresa della stagione, mai visto a Cantù un centro di 2.16 con questa coordinazione, eleganza e mani dolci (a parte Thurl Bailey che però era un 4 riadattato a fare il centro ed era 2.11), in Italia ha faticato a gestirsi coi falli visto che la sua mancanza di forza fisica lo costringe a cercare contatti che vengono tollerati in Europa ma non in Italia ma per il resto è stata una delizia per gli occhi ed è stato determinante in alcune vittorie come quella sui futuri campioni dell’Olympiakos in primis. Il suo passaggio al Maccabi è stato gestito malissimo dal giocatore, dalla sua agenzia e dal Maccabi stesso tanto che al giocatore è stato chiesto di non presentarsi alla festa di fine stagione. Voto 8 (ma con un punto di penalità per il modo del suo trasferimento in Israele)

#20 ANDREA CINCIARINI- 4.7 ppg serie A 5.2 ppg EL

Trovatosi investito dei galloni da titolare in estate, il Cincia è partito a fuoco giocando bene soprattutto in eurolega come nella gara d’esordio col Nancy di Batum poi è man mano crollato in una profonda crisi di insicurezze che gli hanno fatto perdere il posto da titolare. Finito in panchina si è de-responsabilizzato ed ha chiuso la stagione rendendosi di nuovo utile. Il 15% da tre grida però vendetta, urgono forti dosi di lavoro estivo sulla meccanica di tiro. Voto: 6 (di stima)

#25 GREG BRUNNER- 9.2 ppg 6 rpg serie A 4.2 ppg EL

Grande cuore, tanta volontà, qualche istinto Masonrocchiano ma assolutamente non in grado di dare minuti di riposo a Leunen come si sperava e poco compatibile con le visioni di gioco del coach. Si è reso molto più utile come centro quando Marconato è andato in riserva sparata, ruolo che gli è consono in Italia. Pure lui persona splendida, solare e positiva. Voto 6.5 (stravediamo per lui dai tempi di Iowa)

#55 GIANLUCA BASILE- 7.6 ppg serie A 10 ppg EL

Più a suo agio in Eurolega che in campionato, il Baso ha vinto la sua personale scommessa dopo un anno di stop al Barcellona e l’eurobomba ignorante di Bilbao ha da sola valso il suo ingaggio. Pura delizia vederlo pescare Shermadini sul pick & roll anche a livello umano è stato una piacevolissima sorpresa per i tifosi canturini. Deve decidere cosa vuol fare del suo futuro. A noi Basile fa impazzire. Peccato per i problemi muscolari che lo hanno rallentato non poco nella fase finale della stagione Voto: 6.5

#17 MARCO DIVIACH #21 FEDERICO BOLZONELLA #16 AWUDU ABASS: una stagione ai margini senza mai lamentarsi ed offrendo il loro corpo in allenamento. Bravi. Voto: 8 (in condotta)

coach Trinchieri

COACH TRINCHIERI: una stagione con chiari e scuri per colui che riteniamo comunque il futuro (e presente) fra i coaches italiani.

Bene: l’intuizione di scaricare Parakhouski per lanciarsi su Shermadini; la scelta di Lele Molin come senior assistant coach; la conduzione della squadra in Europa con gli scalpi prestigiosi di Olympiakos, Maccabi, Bilbao, Caja Laboral. Il coraggio nelle sue scelte come quella di perdere apposta a Nancy per proteggere la differenza canestri; il saper adattare il suo gioco (rinunciando anche al piacevole svolgimento corale del gioco degli anni passati) ad un centro dominante come il georgiano; aver portato Cantù a tre minuti da un clamoroso secondo posto in RS davanti alla milionaria Milano.

Male: la scelta del doppio play italiano con l’errore di reputare Basile in grado di fare il play (cosa che faceva 10 anni fa con Tanjevic quando però aveva altre gambe) e la titubanza a fare un passo indietro con il balletto Gianella/Perkins; troppe partite perse in campionato con qualche scelta motivazionale opinabile come a Montegranaro; nei quarti Dalmonte ha avuto più intuizioni tattiche (vedi la zona Match up). Errori che ci auguriamo faranno parte del suo processo di crescita.

Certamente a suo discapito poi la sfortuna che ha bersagliato gli arti inferiori dei canturini nel momento topico della stagione, al completo Cantù se la sarebbe giocata sino in fondo per lo scudetto. Voto:6