Sandro Dell’Agnello (V.L. Pesaro)

 “Abbiamo visto chiaramente che Cantù è troppo, per noi, e sotto diversi aspetti. Siamo stati surclassati da una squadra fisicamente e atleticamente più forte, ci ha spazzati via con dei contropiedi dei quali non ci rendevamo neppure conto. Noi siamo piccoli, inesperti e ci alleniamo ogni volta con 3-4 juniores. Quindi un conto è aver contro dei ragazzi, che pure si impegnano tantissimo, mentre è una cosa ben diversa giocare contro gli Uter, i Leunen e  i Cusin. Abbiamo tirato malissimo da tre punti, e senza il tiro dalla distanza è impossibile- per noi- pensare di poter competere in un campionato come questo”

 Stefano Sacripanti (Pallacanestro Cantù)

 “Le considerazioni che mi sento di fare sono diverse. In sede di presentazione mi ero chiesto se avremmo avuto, dopo trasferte ed energie spese, la giusta reazione nervosa e le riserve sufficienti per giocare contro chi, come Pesaro, voleva venire a vincere. Abbiamo giocato con la giusta mentalità, senza cali d’intensità, raddoppiando sempre sui pick and roll e cercando di mettere molta aggressività. Questo ci ha portato a fare un primo quarto che, a  mio avviso, ha segnato la partita. La zone press di Pesaro, nel finale, ci ha dato fastidio inducendoci a commettere alcuni errori. Ho inoltre tenuto a riposo Aradori, a causa dell’infortunio, negli ultimi 15 minuti. Credo che i ragazzi abbiano giocato con una buona maturità: Abass ha disputato un buon match, tuttavia deve imparare a non distrarsi. Pietro Aradori ha avuto una distorsione alla caviglia e non ci sarà mercoledì, nella partita più importante di Eurocup, contro la squadra prima in classifica. Se vinciamo contro Ostenda compiremo un passo importante verso la qualificazione. E’ un brutto colpo, ma abbiamo giocatori in grado di sopperire a questa assenza. Spero e mi aspetto che tutti capiscano l’importanza di questa gara. Quasi nessuno esultava nello spogliatoio, erano tutti già concentrati e determinati; è una cosa che mi ha particolarmente soddisfatto, dei ragazzi. I miei complimenti a Pesaro per non essersi mai arresa. Abbiamo perso 18 palloni? Non c’è dubbio che sono troppe, specie Michael che ne ha perse 5. Jenkins ci dà  molta forza e aggressività, fattori che tuttavia vanno incanalati nel modo migliore: ci stiamo lavorando. Possiamo migliorare le linee di passaggio, assieme a diverse altre cose. Però ci siamo”