TRIESTE – Brutto passo indietro per la Pallacanestro Trieste di coach Legovich, che cade in casa per 66-83 contro la Happy Casa Brindisi.

Buona partenza – difensivamente parlando – per la squadra di casa, ma le occasioni sprecate regalano il vantaggio ospite sul 2-5 con tripla di Burnell; doppia tripla griffata Davis-Bartley e contro-sorpasso giuliano. Nick Perkins litiga con il canestro nelle prime battute, coach Vitucci chiama la “zona” per testare le letture dei padroni di casa; altra tripla con Pacher e Trieste avanti 13-8.

Tante soluzioni estemporanee dei singoli, anche fuori dai giochi, match piacevole a vedersi e vantaggio interno costante; primo quarto che scorre veloce con un Ruzzier sugli scudi, sia in fase realizzativa che in regia, giuliani avanti 20-16. Bowman si scrolla di dosso il torpore stagionale segnando 5 punti consecutivi, l’Happy Casa prende coraggio e sorpassa con un’altra giocata di livello di Burnell: 20-23 e time out immediato coach Legovich.

Tanti minuti senza segnare per la Pallacanestro Trieste, implosa con Gaines disastroso, pur mantenendosi in linea di galleggiamento per demeriti pugliesi.

Corey Davis prova a suonare la carica (come spesso accade) in casa triestina con una tripla, pareggio a quota 25 con coach Vitucci che vuole vederci chiaro.

Entra nella sfida anche un protagonista sicuro, cioè Nick Perkins, ma c’è il ritorno di Gaines con 7 punti di fila per il nuovo vantaggio interno sul 30 a 29. Non c’è inerzia definita, “zona” ordinata da coach Legovich ma in un match molto spezzettato per ora la differenza le fanno le gite in lunetta di Perkins e soci: 32-36. L’accoppiata Mascolo-Perkins non deraglia nel finale e manda tutti al riposo lungo con i pugliesi avanti 34-39.

Polveri bagnate in casa Trieste, sembra che la squadra non riesca a scrollarsi di dosso un torpore evidente; ci prova Davis dall’arco, Reed commette il terzo fallo e Brindisi agevola il rientro dei padroni di casa: 39-41.

Perkins è un’arma tattica anche in transizione rapida, avendo ottime capacità di corsa (e ricezione in corsa); cinque punti consecutivi e nuovo +7 esterno. Massimo vantaggio sul +8 con l’ennesima giocata fisica e tecnica di Perkins, Trieste ha troppe armi spuntate rispetto alle ultime uscite stagionali; con il 26% da due punti i padroni di casa non possono pensare ad una rimonta credibile.

Bowman riceve il testimone da Perkins colpendo chirurgicamente sul tentativo di rimonta triestino, terza frazione chiusa 51-58 con tripla di Riisma. Allunga la squadra ospite con isolamenti vincenti, la qualità superiore è tradotta nei numeri: 51-64 e time out coach Legovich. Gaines prova con uno squillo a creare una scossa nei suoi, ma senza continuità non c’è inerzia.

Ultimi cinque minuti iniziati con la lucida regia di Mascolo, un modo per condurre in porto una importante vittoria esterna; scorrono i minuti senza scossoni, al quarantesimo minuto il tabellone sostanzia un dominio all’Allianz Dome: 66-83, Brindisi col piede giusto per risalire la china, Trieste con una necessaria riflessione per un passo indietro evidente.

Troppi alti e bassi sia da parte dei giocatori che da parte dello staff, è assolutamente necessario un cambio di marcia per non perdere del tutto terreno.