Molin[1]Il primo ad arrivare nella sala conferenze del Palamaggiò è Luca Dalmonte, allenatore della Acea Roma. Il coach è soddisfatto della vittoria, ma ha qualche appunto da fare alla sua squadra: “Abbiamo giocato contro un roster non semplice da affrontare: ben allenato, con cui è difficile prendere vantaggi a livello offensivo, bisogna avere un’attenzione assoluta soprattutto in casa loro. La nostra è stata una partita solida per 38 minuti, nonostante le tante palle perse e i rimbalzi offensivi subiti, derivati dai troppi tiri concessi. Stasera abbiamo vinto nonostante questi punti deboli giocandocela all’ultimo, cosa che potevamo evitare. Dobbiamo contenere e limitare questi sprechi, senza permetterci di avere questi numeri a sfavore.  Ma siamo comunque soddisfatti per questa vittoria in trasferta, cosa che non è mai semplice. Il debutto di Jones? Molto positivo da ambo i lati del campo. I lunghi hanno sofferto nella partita. Non sono uno che mette in discussione la gente, ho consapevolezza che possiamo migliorare, sia loro che io, in quello che posso insegnargli.”

Arriva anche Lele Molin, che snocciola i problemi occorsi nella gara:Partita molto complessa. L’inizio è stato difficile da capire, poi abbiamo costruito buoni tiri capendo cosa volesse fare Roma. Le nostre percentuali sono state molto scarse, ci sono mancate dopo che abbiamo inteso come giocare stasera. Il tecnico a Mordente? Fa fallo e lo tolgo, protesta, mi dice qualcosa e calcia un asciugamano, espulso. Abbiamo già qualche difficoltà, ma se cadiamo in queste cose ci condizioniamo. Il tecnico ci ha portato al -10 e ci ha disunito, oltre a toglierci Marco che ci aveva tenuto per mano. Nell’ultimo quarto ci abbiamo provato, ma senza una regia esperta eravamo troppo decapitati. Confusione offensiva nel primo quarto? Pensiamo di risolvere i problemi solo correndo. Invece di disciplinarci abbiamo cercato di inventare, siamo stati fortunati restando attaccati a loro, ma l’ingresso di Mordente ci aveva dato la giusta compattezza. Abbiamo tenuto Hosley e Goss, che erano il problema maggiore, ma alla fine la gara l’ha decisa Bobby Jones. Alcuni loro contropiedi nascono da alcune nostre grandissime ingenuità. Innegabile che in alcuni casi non riusciamo a capirci.”

L’ultimo in conferenza stampa è Marco Mordente, protagonista dell’episodio che ha indirizzato la gara. Il capitano abbassa il capo e non si nasconde: “Mi spiace per quel che ho fatto, ho perso la testa, non deve accadere per i bambini che ci guardano e per i quali dovrei essere un esempio. Io stavo parlando con la panchina, mentre l’arbitro credeva ce l’avessi con lui. Ho 35 anni, non ho bisogno di fare questo per rovinare le situazione. Mi spiace per la squadra e per i ragazzi che sono venuti a vedere la partita.”