Scott Carleton(foto Alessio Brandolini 2014)

Scott Carleton(foto Alessio Brandolini 2014)

Pasta Reggia Caserta

Marco Mordente 6,5: Si conferma prezioso come nelle ultime settimane. Dà una mano in regia ed è uno degli artefici per la museruola messa a Cinciarini e compagni, come dovrebbe fare un vero capitano. Capitano coraggioso.

Henry Domercant 7,5: Il numero 4 entra subito nel vivo del match. È in palla e si vede da come palleggia, come tenta di battere l’uomo, di come rifiuta l’aiuto in difesa per giocarsela sulle sue sole gambe che lo hanno sorretto dando in pasto al Palamaggiò una prova da Domercant. Ammazza la gara con delle triple da campione, nel terzo quarto regala anche una schiacciata pescata dal filmino delle superiori.  E questo qui era dato per finito poche settimane fa…

Michele Antonutti 6,5: Non darà tanti punti come nelle ultime settimane, ma è dovuto alla grande prova di Scott. Quando impiegato fa egregiamente il suo dovere di grinta e voglia, con lo stimolo di avere la sua ex squadra davanti.

Michele Vitali 6,5: Non si rende protagonista in attacco. Aspetta i suoi palloni per provare a gestirli al meglio senza nemmeno demeritare. Molto più presente dall’altra parte del campo, dove c’è lui non si passa mai.

Claudio Tommasini 6,5: Ormai jolly tra gli esterni, e ovunque si trova fa quello che può. Oltre alla solita voglia in difesa arriva anche qualche punticino che non guasta mai.

Andrea Michelori NE

Lorenzo Capuano NE

Ferdinando De Franciscis NE

Ronald Moore 7,5: La gara va secondo i tempi del buon Ronny. Il folletto americano fa ammattire Cinciarini e anche qualcun altro, servendo alla perfezione i suoi compagni. Se la juve fugge fin dall’inizio il merito è quasi totalmente suo.

Amedeo Tessitori 6,5: Il lungo del ’94 si prende qualche minuto per far rifiatare Ivanov e fa vedere la giusta faccia, duellando con Chikoko e Cervi come se non ci fosse un domani.

Carleton Scott 7,5: Una delle anime più calde di questa squadra. Vola ovunque, tra rimbalzi e sonorissime stoppate che riecheggiano a Pezza delle Noci; in uno dei momenti piggiori della Juve è lui a tenerla in auge con una mitragliata di triple che manderebbero al tappeto anche un gigante.

Dejan Ivanov 7: Comincia come solito, fa il fattore nel pitturato spingendo la Juve verso il primo sostanzioso vantaggio. Reggio inizia ad adeguarsi e lui si sbatte contro i lunghi avversari, limitandoli come può. E il suo come può ieri era al limite della perfezione.

Coach Enzo Esposito 8: Gara preparata perfettamente da parte del Diablo. Ma non è solo questo il voto di Enzino: ha preso una squadra data da tutti come spacciata e l’ha portata a Pesaro con il destino nelle proprie mani. C’è un ultimo passo da compiere, e lo storico numero 6 della Juve non vuole cadere sul più bello, come tutta la squadra.

Achille Polonara (Foto R.Caruso 2014)

Achille Polonara (Foto R.Caruso 2014)

Grissin Bon Reggio Emilia

Federico Mussini 5: Non è che nei sei minuti concessi da Menetti poteva fare tanto, però ha dimostrato in passato di avere più personalità rispetto a quanto visto al Palamaggiò.

Vitalis Chikoko 6: Pochi minuti ma di buona sostanza. Sgomita sotto canestro e prova a far male. A volte è impreciso ma almeno ci mette intensità per tutto il tempo in cui è impiegato, collezionando i migliori numeri stagionali.

Achille Polonara 6,5: Tra i più positivi nella nefasta serata casertana. Non vola come sempre ma riesce a farsi sentire contro Scott e compagnia, andando ad un rimbalzo dalla doppia doppia e rimanendo uno degli ultimi a mollare

Darius Lavrinovic 5,5: Gli anni si fanno sentire ma la sua classe resta intatta. Peccato che se ne vedano soltanto pochi sprazzi, sottomesso da Ivanov e Scott.

Amedeo Della Valle 6: A corrente alternata, ma ci tenta. Fa partire il disperato tentativo di rimonta reggiano che sbatte contro Domercant, non conterà per il campionato ma esce dal campo con l’onore delle armi.

Giovanni Pini NE

Rimantas Kaukenas 5: Nervosissimo, sbaglia tiri aperti non da lui e si arrabbia con staff e compagni, con Menetti che lo tiene in panchina per tanto tempo. Ma non è solo lui a non girare.

Riccardo Cervi 5: Reggio non sfrutta per nulla i suoi 214 centimetri. Il lungo pare non trovare sistemazione e non viene cercato dai compagni, preferendo sparacchiare da fuori nel momento in cui di fatto si decide la gara. Non avrà ancora recuperato dagli acciacchi fisici ma non è una attenuante.

Ojars Silins 5: Non si fa notare molto in campo. Tenta anche di farsi vedere ma se la squadra non gira non gira nemmeno lui, incapace di poter cambiare le sorti del match.

Drake Diener 6: Non vive una giornata magnifica. Sparacchia come tutti al tiro ma prova anche a muovere i compagni distribuendo qualche assist, facendo le veci di Cinciarini. Segna la tripla che potrebbe riaprire i conti ma Domercant risponde da campione.

Daniele Cinciarini 5,5: Secondo i numeri la sua prova non è malvagia, 12 punti e 17 di valutazione. Ma in alcuni tratti di match è inguardabile: passaggi verso il nulla e nervosismo a fiotti che fanno sprofondare i suoi. Prova ad aggiustare tutto nel secondo tempo, senza risultato

Coach Max Menetti 6: Le prova tutte per rimettere in piedi la gara ma paga un disastroso primo tempo, che non è sinonimo di aver preso la gara sotto gamba ma di pieno nervosismo. Ora a lui ritrovare i lumi della ragione in vista della post season.