Caserta+SponsorCASERTA – Alle spalle la settimana dedicata all’All Star Game e il Palamaggiò torna ad essere teatro di una sfida che per la Pasta Reggia Caserta vuole avere l’importante sapore dei playoff. I due ko a Bologna e Varese hanno complicato il cammino della squadra di coach Molin, che ha dietro di se’ un gruppone di cinque squadre aspiranti all’ottavo posto;  contro la Montepaschi Siena c’è dunque solo un imperativo: vincere e continuare la serie positiva in casa che, di pari passo con quella negativa in trasferta, dura dall’inizio del 2014. Una sfida che il palazzetto di Pezza delle Noci ha visto più di una volta i colori bianconeri togliersi soddisfazioni, anche quando i toscani dominavano ad occhi chiusi il campionato; ora i bianco verdi sono “solo” al secondo posto in classifica, ma con una situazione societaria che rasenta il drammatico. Erick Green e soci pensano però solo a fare il meglio possibile in campo e Lele Molin li ammira per questo, ma il mestrino non abbassa le armi sapendo di necessitare di un successo per la post-season. Ancora fuori Tommasini, che probabilmente non vedremo più in campo fino al termine della stagione, Molin sceglie ancora una volta Tony Easley nello spot di centro ma Cameron Moore migliora giorno dopo giorno, un suo utilizzo potrebbe non essere lontano. Come successe all’andata la Juve avrà bisogno di una grande gara; al PalaEstra si andò vicini alla perfezione con i bianco verdi annichiliti, questa sera sarà un Ronald Moore meno funambolico ma molto più concreto a dirigere le operazioni e far innalzare la qualità di gioco casertana, fattore fondamentale per una vittoria contro la Mens Sana. Può essere una giornata importantissima per Andrea Michelori, ex della gara: il lungo è a -3 da quota 3000 punti in massima serie.

Siena+Sponsor[1]SIENA – Altra settimana difficile sul fronte societario per la Mens Sana Siena, con le voci di una possibile istanza di fallimento, tutto questo però non ha influito sul l’ambiente intorno alla squadra, con lo staff tecnico che è riuscito a tenere la squadra lontana dalle voci, creando una specie di occhio del ciclone in cui la calma regna sovrana mentre intorno infuria la tempesta.

La gara contro la Pasta Reggia è molto importante per Siena proiettata verso un secondo posto che “avrebbe del miracoloso” citando coach Crespi, e poi c’è sicuramente la voglia di cancellare il brutto ricordo della gara di andata, la prima del dopo-Hackett, in cui Caserta banchettò a suo piacimento sin dalla palla a due. Come lo stesso Crespi ha detto in pre-partita, però, “la gara di andata, soprattutto per noi, non ha alcun legame tecnico con la gara di stasera, visto che siamo una squadra nuova, sia come elementi che come percorso tecnico”. Una nuova identità che si poggia adesso sulla capacità di saper sfruttare, a seconda dell’avversario, le caratteristiche peculiari di un roster che è rimasto comunque profondo. A Caserta ci sarà un Otello Hunter in più, che si stava riprendendo e che non dovrebbe patire il piccolo stop che lo ha privato dell’ All Star Game, ma mancherà Josh Carter che ha avuto il permesso di volare negli States per un grave problema familiare. Siena dovrà cercare di sfruttare sicuramente il maggior peso sotto canestro, non solo con Hunter ma anche con Ortner, contro un Easley che anche a Caserta non è riuscito a dare una svolta alla sua stagione, ma i lunghi biancoverdi dovranno ricevere un grande aiuto da Nelson e Ress per contenere l’atipicità di Jeff Brooks, vera iradiddio e uomo faro di questa Pasta Reggia. Nel backcourt la sfida si annuncia quanto mai equilibrata, anche se Crespi dovrà trovare gli adeguamenti giusti per risolvere l’assenza di Carter, diventato ormai vero collante offensivo-difensivo della squadra. Quintetto piccolo, con Janning a mettere in difficoltà gli avversari in attacco ma a subire fisicamente in difesa, oppure quintettone con Viggiano da 3 per contenere la fisicità di Chris Roberts, pagando qualcosa in attacco? Dal canto suo però Siena dovrà cercare di coinvolgere il più possibile Erick Green, possibile rebus per la difesa di Molin che non sembra avere un giocatore in grado di contenere la velocità di piedi del’ex Virginia Tech, mentre il match-up tra Moore e Haynes sembra quanto mai equilibrato e dal cui esito potrebbe anche dipendere il risultato della partita.

 (Da Siena, Fabrizio Quattrini)