marco-crespi-hqdefault.jpgIl primo ad entrare in sala stampa è il coach di Siena Marco Crespi, comunque non troppo rammaricato dalla sconfitta: “Complimenti a Caserta per il gioco mostrato e complimenti a Vitali che ha messo il tiro che ha deciso la gara, non so se sarebbe andata così senza quello che ha fatto a 30” dal termine. Un mio rammarico sono i troppi rimbalzi offensivi concessi nell’ultimo parziale che hanno indirizzato la gara, abbiamo aggredito male il canestro nel finale perdendo la calma; l’assenza di Carter, tassello importante per noi, si è sentita ma non vuole essere una giustificazione. Fortunatamente la madre è riuscita a mettersi dietro una brutta crisi e il giocatore tornerà da noi lunedì. I canestri vincenti li hanno fatti Roberts e Vitali in situazioni di isolamento negli ultimi secondi dell’azione”.

Emanuele Molin (foto Alessio Brandolini 2014)

Emanuele Molin (foto Alessio Brandolini 2014)

E’ poi il turno di Lele Molin, allenatore della Pasta Reggia Caserta: “Punti pesantissimi, faccio un plauso alla squadra che ha sempre creduto nella vittoria. Giocato meglio nella seconda frazione, leggendo meglio la loro difesa. Nel primo tempo abbiamo concesso troppi canestri facili e ho ritenuto opportuno parlarne durante l’intervallo. Altro adeguamento è stato sul loro pick and roll, su cui ho dovuto piazzare due ali mobili e accantonare Michelori, che nel primo quarto è stato fondamentale”. Il coach si toglie anche un sassolino dalla scarpa per uno striscione esposto che puntava il dito sui due ko esterni a Bologna e Varese: “Il nostro obiettivo era essere vivi nel finale di stagione e ci siamo. Questa squadra sta cercando di dare il massimo in ogni occasione, a volte non ci riusciamo, non mi va di essere colui che “intossica” i tifosi. Direi che per fortuna abbiamo questa squadra, queste cose non riesco ad accettarle. Credo che la squadra meriti rispetto. Ci diamo sempre da fare”.

A chiudere il cerchio è Ronald Moore: “Quello con Siena è un grande match e lo sapevamo, loro sono un roster di primo livello. Abbiamo cambiato la gara nell’ultimo quarto che abbiamo fatto più gruppo difendendo ottimamente, così come ci aveva detto il coach durante l’intervallo in cui ci aveva fatto notare i troppi canestri facili subiti”. Con Erick Green non è stata una partita semplice: “Ho fatto del mio meglio, sapevo che era molto difficile perché si muove a tutto campo. In attacco mi sono preso le mie responsabilità, sono stato aggressivo come voleva Molin”.

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