Howell al college. Doppia doppia ma inosservata dopo un ko così

Howell al college. Doppia doppia ma inosservata dopo un ko così

Pasta Reggia Caserta

Richard Howell 5,5: Non sarà un centro, non sarà un lungo dominante, ma per buoni tratti è l’unico a portare avanti la carretta nella fase offensiva. Chiude in doppia doppia, ma con 14 tiri tentati. Dall’altra parte si difende discretamente su Cusin e Campani, ma in aiuto sulle penetrazioni non è mai intervenuto nel tempo giusto.

Frank Gaines 4: Totalmente sfiduciato. Neanche rassomigliante al giocatore ammirato in estate che poteva tranquillamente essere un crack nel nostro campionato. Ormai si è fatto travolgere dal marasma Juve e non riesce ad uscirne con le proprie forze; e al suo unico canestro dal campo all’ultimo minuto si prende anche gli sberleffi del pubblico.

Marco Mordente 5: Il capitano prova a metterci l’orgoglio, ma nemmeno basta per poter regalare ai bianconeri un risultato positivo, non riuscendo ad incidere come vorrebbe sulla gara.

Sam Young 4,5: 19 punti, 8 rimbalzi, 9 falli subiti e 21 di valutazione. Statistiche da potenziale MVP della gara. Peccato che nel primo tempo, quando si decide la gara, i tiri presi siano soltanto tre, tutti sbagliati, e il suo linguaggio corporeo sembra dire “Adesso voglio vedere come ve la cavate senza di me”. Irritante.

Enrico Vadi NE

Claudio Tommasini 6: Non avrà tanti punti nelle mani (“virgola” in 20’) ma almeno ci mette passione e voglia, caratteristiche inesistenti in questa Juve. Tiene come può Michele Vitali nel duello di playmaker oversize, a lungo è l’unico bianconero con un plus/minus positivo.

Andrea Michelori 6,5: Sette minuti in cui si  batte come un ossesso per tutti i suoi compagni. Il miglior momento della Pasta Reggia a partita ancora in bilico (per usare un eufemismo) arriva quando è lui a portarsi a scuola Campani, subendo ben quattro falli.

Luigi Sergio 5: Tre minuti in cui sbaglia un tiro e non riesce a diventare un peso specifico nella gara. Poi resta in panchina a vedere la disfatta dei suoi compagni.

Lorenzo Capuano NE

Ronald Moore 5,5: Il folletto bianconero, dopo le critiche arrivate nelle scorse settimane, fa quello che può. Nel primo tempo abbozza qualcosa senza trovare aiuto dei compagni, nel secondo rimpolpa le statistiche portando la Juve a -12. Uno dei meno peggio.

Carleton Scott 5: Continua la parabola involutiva del numero 34, colui che lo scorso anno era diventato l’anima della squadra e che dalla promozione a titolare è diventato né carne né pesce. Teso e impaurito dopo i primi errori, si sblocca solo quando la gara è compromessa.

Coach Lele Molin 5: Prova a smuovere le acque con i cambi, smuovendo le gerarchie, ma la figura fatta ieri è la peggiore del suo mandato alla Juve. E sentire parlare di non-squadra dopo più di due mesi fa venire veramente i brividi. Alcune indiscrezioni lo vorrebbero già lontano da Caserta: non sappiamo se sia così, ma se dovesse lasciare con questa prestazione è un colpo che farebbe male.

Vanoli Cremona

Kenneth Hayes (foto Alessio Musolino 2014)

Kenneth Hayes (foto Alessio Musolino 2014)

Kenny Hayes 7: E’ lui ad ammazzare la gara nel secondo quarto facendo quel che vuole di Frank Gaines. Nel secondo tempo riesce sempre a far tenere Caserta a distanza di sicurezza con alcune prodezze tecniche, meritandosi gli applausi del Palamaggiò.

Giulio Gazzotti 6: Fa il suo dovere in mezzo al campo senza spiccare. Senza infamia e senza lode.

Luca Vitali 6,5: La marcatura di Tommasini gli provoca qualche problema al tiro (3/7 totale) ma gioca con intelligenza mettendo in ritmo i suoi compagni. L’ambiente cremonese gli fa più che bene, rendendolo un giocatore dal quale dipende il futuor della squadra

Fabio Mian 5: Si vede in campo solo per i quattro falli fatti, non prende iniziative lasciando il tutto agli altri. Poco male, quando i tuoi americani la mettono a ripetizione.

Luca Campani 6+: Il ragazzo sta crescendo. In difficoltà con l’esperienza di Michelori, si fa trovare pronto quando è Howell a finire sotto le sue cure. Risponde presente quando è chiamato in causa in attacco, chiudendo con 14 di valutazione. Chissà che l’innesto di Cusin non gli insegni ancora qualcosa.

Jazzmar Ferguson 6,5: Entra e spacca la gara con nove punti in tre minuti. Magari a volte cerca più la soluzione individuale rispetto a coinvolgere i compagni, ma sul parquet del Palamaggiò ha creato sempre grattacapi ogni volta che aveva il pallone in mano.

Nicola Mei NE

Cameron Clark 7,5: Il suo avvio è da stropicciarsi gli occhi: 11 punti in 10’ con giocate di grande potenza. Dopo la sfuriata inizia a calmarsi, ma l’ex Oklahoma è sempre prezioso in ogni aspetto del gioco. Un giocatore dall’ottimo potenziale.

Marco Cusin 6: Cercato poco in attacco, ma è il totem di cui aveva bisogno coach Pancotto. Bene in difesa, il suo innesto ha rafforzato enormemente il pacchetto lunghi lombardo, in vista di un’ulteriore crescita del già positivo Campani.

James Bell 5: Unica nota storta fra gli USA di Pancotto. Resta in disparte in attacco, cerca di rendersi utile a rimbalzo ma con poco costrutto. Alla fine sceglie di ammirare sornione le magie dei suoi compagni.

Coach Cesare Pancotto 7: A una non squadra risponde una squadra vera. Il merito è in buona parte dell’allenatore, capace di conciliare al meglio i giocatori a disposizione verso un unico obiettivo. Adesso è la salvezza, ma se arriva in fretta si può pensare anche ad altro.