Pesaro- Era la partita della staffa, quella senza domani. E, in un modo o in altro, a uscire vincitrice dall’Adriatic Arena è stata la Consultinvest Pesaro. Una partita brutta, difficile, passata per quasi tre quarti ad inseguire una Varese povera di rotazione ma arcigna in difesa, ricca di idee e capace di imporre la propria pallacanestro in maniera decisa per lunghissimi tratti di partita. I padroni di casa, nonostante fossero sprofondati sotto di 18 lunghezze, hanno mostrato gli occhi della tigre negli ultimi 10 minuti di gioco e sono riusciti a rimettere in piedi con il cuore una partita che sembrava già finita, guidati dalle iniziative individuali di Lacey, Daye e Christon nel concitato finale di partita in cui Varese ha completamente perso il bandolo della matassa. Una vittoria importante dunque, perché pone fine alla brutta serie di sconfitte consecutive in cui Pesaro era incappata, che sia arrivata al termine di una partita godibile o meno.

Una squadra con dei limiti, ma con anche delle qualità, come aveva fatto vedere l’ottimo inizio pesarese:  spinta da un ottimo Daye, la Consultinvest comincia forte, si passa la palla, produce pallacanestro e trova canestri facili per tutti i giocatori coinvolti. Varese regge col tiro da tre, ma Pesaro ha decisamente una marcia in più: sul 20-12 Moretti chiama time-out e al rientro in campo la sua squadra si rifà sotto grazie ad una zona insidiosa che inceppa l’attacco di Pesaro e permette alle bocche da fuoco varesine di incendiarsi, per la nuova parità (20-20). I ragazzi di Paolini lottano, ma Il secondo quarto è tutto varesino. dopo un’altra fiammata dei padroni di casa, sale in cattedra Varese: più coinvolta, comincia a produrre il gioco che ad inizio partita mancava. Viceversa, l’iniziale fluidità pesarese sembra ora una chimera. I ragazzi di Moretti si conquistano, con momenti di bella pallacanestro, l’inerzia, mettono a segno una raffica di triple che sembra non finire mai: parziale di 11-2 in un amen, il canestro dei padroni di casa diventa piccolissimo e c’è davvero solo una squadra in campo. Il punteggio di 35-48 alla pausa lunga è indice eloquente delle difficoltà pesaresi.Ramon GALLOWAY - foto Alessio Musolino 2015
Al rientro in campo, Pesaro prova subito a partire forte, ma la spinta del pubblico e la buona volontà non possono bastare se in attacco si forza sempre e in difesa si commettono errori di disattenzione in continuazione. Varese continua a produrre, e nel suo pitturato non si entra in alcun modo. La tripla di Kangur dopo il timeout pesarese che vale il massimo vantaggio sul 49-67 e Wayns che stoppa Lydeka in contropiede sono la fotografia di un momento davvero complicato, in cui Pesaro appare frastornata e deficitaria.
Serve un cambio di rotta deciso e l’ultima occasione è negli ultimi dieci minuti di gioco. Con la forza dei nervi e con un grande cuore succede l’inaspettato: l’attacco pesarese si sblocca con Lacey e Daye a dare il via e la difesa pesarese, con Ceron in testa incollato a Wayns, sale incredibilmente di tono. Tutto quello che riusciva a Varese riusciva alla perfezione nei precedenti minuti, ora sembra impensabile. Il risultato è presto detto: 25-4 di parziale nel quarto periodo, un 11-2 che vale il sorpasso (72-71) con la bomba di Daye di tabella. Il palazzo esplode, Varese non c’è più. Finisce 76-71.

Un ultimo periodo incredibile, che porta ad un grande risultato ma non deve far dimenticare le enormi difficoltà che la squadra ha mostrato ad esprimere una pallacanestro godibile. C’è tanto da lavorare, ma se è vero che non esistono belle sconfitte, non esistono nemmeno brutte vittorie.

MVP: Austin Daye. La mole di pallacanestro, a livello di cifre, prodotta da questo ragazzo impedisce di non guardare a lui quando si cerchi l’mvp. Ogni tanto, troppo spesso forse, si isola e forza, ma questa sera è una sentenza: 32 punti, 10 rimbalzi, 41 di valutazione e la tripla del sorpasso. Chapeu.

Tabellini

Consultinvest: Basile, Shepherd 4, Gazzotti 0, Lacey 14, Christon 13, Daye 32, Solazzi 0, Candussi 0, Rosa 0, Ceron 0, Lydeka 13; Rimb: 31 (Lydeka 13); Assist 6 di cui 2 Christon

Openjobmetis: Davies 6, Faye 6, Wayns 23, Varanauskas 0, De Vita 0, Campani 4, Kangur 11, Rossi , Ferrero , Pietrini , Kuksiks 11, Galloway 10 Rim: 30  (Faye 7); Assist: 11  (Galloway 3)