Jumaine Jones autore di 14 punti e 8 rimbalzi

Dal nostro inviato

TORINO – Seconda giornata di gare che inaugura con la Scavolini Pesaro, terza classificata nel girone di andata, al difficile impegno che la vede scontrarsi contro una Reyer Venezia che ha tutte le carte in regola per fare risultato.

Prima della palla a due si osserva un minuto di silenzio per la scomparsa di Gianfranco Benvenuti, ex allenatore della nazionale Femminile di basket a metà anni ’70.

Quintetti
Scavolini Siviglia Pesaro: D. Hackett, R. Hickman, J. White, J. Jones, T. Lydeka
Umana Venezia: K. Clark, A. Young, G. Rosselli, S. Szewczyk, D. Magro

Primo Quarto
Jumain Jones è il primo a inaugurare le marcature seguito da Hickman. Venezia inizia contratta con Szewczyk che sbaglia un tap-in da sotto canestro e perde palla in due azioni consecutive. Szewczyk si sblocca dopo 2 minuti di gioco e segna i primi punti per Venezia e dall’altra parte prende un ottimo sfondamento da Hackett. In attacco però i lagunari fanno fatica e non riescono a trovare il canestro commettendo anche un’infrazione di passi con Szewczyk mentre in difesa soffrono la fisicità e l’atletismo di Lydeka e di White andando sotto 16 a 8 quando si passa la metà della frazione. Lydeka sotto canestro continua a ricevere molto profondo e a guadagnarsi il fallo che lo porta in lunetta per il 18-10 che costringe Mazzon a cambiare Magro per Bryan. Cambiando Lydeka per Cusin il risultato non cambia. Il centro regala quindi subito una stoppata ai danni di Young e sul ribaltamento riceve bene sotto canestro e inchioda la schiacciata. Dopo aver recuperato palla Young subisce il fallo che lo porta in lunetta con la possibilità di portare i suoi a -6 ma la guardia statunitense fa 0 su 2 e sciupa l’occasione. Sul cambio di fronte White segna e subisce fallo, segnando il libero del +11, massimo vantaggio pesarese. Slay lo imita poco dopo e segnando il libero addizionale riporta lo svantaggio sotto la doppia cifra. I liberi di Clark fissano il punteggio parziale sul 25-17 Scavolini.

Secondo Quarto
Il quarto inizia con un antisportivo di Bryan che manda Cusin in lunetta a segnare due liberi e regala il possesso a Pesaro, che non concretizza. Sempre Cusin sotto il proprio canestro impedisce agli avversari di segnare canestri facili e Cavaliero con una bomba porta il vantaggio a 13 lunghezze, con Szewczyk che accorcia le distanze all’azione successiva. Venezia continua a non trovare il feeling con il canestro sbagliando conclusioni semplici sotto canestro mentre la Scavolini continua a macinare gioco e a crearsi buoni tiri. E’ Bowers con 5 punti a rimettere l’Umana in partita e a ridurre a 7 lo svantaggio, ma nell’azione successiva Jones riporta Pesaro sul +10. La gara vive un periodo di equilibrio, con le squadre che si rispondono colpo su colpo con Cavaliero che trova facilmente la via del canestro e White che si guadagna un gioco da tre punti che non converte ma che fissa il punteggio sul 43-31. Uno Szewczyk particolarmente polemico con gli arbitri segna da tre, ma subito Hickman lo ripaga con la stessa moneta. Ancora Lydeka in contropiede riceve sotto canestro e schiaccia, portando il suo bottino personale a 11 punti che porta il punteggio sul 48 a 34 con cui si va all’intervallo.

Terzo Quarto
Venezia si presenta più aggressiva al rientro in campo e Meini trova subito la via del canestro con White che gli risponde però subito dopo e Jones che da tre aumenta il vantaggio portandolo a +17. Dall’altra parte Venezia continua però a scontrarsi contro il muro difensivo dei pesaresi che trovano subito un gioco da tre punti convertito da Hickman per il 56-36. Come al solito il primo a reagire è Szewczyk che con un altro gioco da tre punti riavvicina i suoi. Dura poco però perché Hickman con una tripla ricaccia indietro i lagunari. Pesaro continua ad avere spazio e tiri da tre comodi, ma stavolta Jones sporca il suo percorso perfetto e sbaglia la conclusione. Non la sbaglia poco dopo Hackett che sulla sirena dei 24 secondi scocca le tripla che vuol dire + 19 per i suoi. Lo imita poco dopo Jumaine Jones che con un altro tiro da oltre l’arco fa scappare Pesaro sul +22. I tabelloni per un momento paiono terreno di conquista dei lunghi di Pesaro che con i rimbalzi offensivi si guadagna extra possessi importanti. Uno di questi è ben sfruttato da White che segna e porta il punteggio sul 71-47. La bomba di Clark è subito bilanciata dal canestro di Cusin e i liberi di Young subito puniti dalla tripla sullo scadere di Cavaliero per il 76-52 che suona come una condanna per Venezia.

Quarto Quarto
Lo 0 su 2 di Cusin in partenza di quarto e il canestro di Magro danno una flebile speranza all’Umana che però fallisce l’opportunità di recuperare qualche punto con lo 0 su 2 ai liberi di Magro. Bowers sulla sirena dei 24 porta Venezia sotto i 20 punti di vantaggio a 6 minuti dalla fine, ma subito Flamini con una bomba riporta Pesaro a +21, che diventa +23 grazie al canestro di Cusin in tap-in. Il pesarese si ripete poco dopo con un facile appoggio da sotto che vale l’86-61. Gli ultimi 4 minuti sono sostanzialmente di garbage time in cui Dalmonte fa entrare in campo le seconde linee Urbutis, che trova i suoi primi 2 punti nella competizione, Alibegovic, Cercolani e Tortù insieme ad Hackett facendo riposare i titolari per la sfida successiva e chiudendo l’incontro sul 90 a 70.

MVP
Jumaine Jones
con il suo 4 su 5 da tre per 14 punti finali e i suoi 8 rimbalzi risulta essere la vera chiave della vittoria per Pesaro, coaudiuvato come sempre alla grande da James White con i suoi 17 punti e il 31 di valutazione.

Peggiore in campo
Difficile individuare un reale colpevole tra le file di Venezia per questa disfatta, ma sicuramente qualcosa non ha funzionato, soprattutto a livello difensivo, dove l’Umana ha concesso troppo agli avversari.

I tabellini


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