Giacomo Galanda (Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

Giacomo Galanda (Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

L’ex capitano biancorosso annuncia il suo ingresso ufficiale in società: “Ci siamo tolti insieme tante soddisfazioni, adesso si riparte. Solidità e progettualità futura a lungo termine sono i campi dove dobbiamo crescere maggiormente

Giacomo Galanda e Pistoia: la storia continua. L’ex capitano biancorosso, appena appese le scarpette al chiodo, ha annunciato questa mattina in conferenza stampa il suo ingresso ufficiale all’interno della società.

“Ci ha emozionato in campo da giocatore, e col tempo abbiamo imparato ad apprezzarne anche le grandi doti umane, oltre che tecniche”: con queste parole il vicepresidente Ivo Lucchesi ha voluto ringraziare Galanda per aver sposato di nuovo, in una veste diverse da quella ricoperta nelle ultime tre stagioni, il progetto del Pistoia Basket. “Gek -ha dichiarato il vice-presidente- ha saputo guadagnarsi affetto e stima da parte di tutta la città. Già da diverso tempo stavamo parlando del futuro e devo dire che non c’è voluto molto a trovarsi d’accordo sulla nuova dimensione di un personaggio come Galanda”. Alle dichiarazioni di Lucchesi fanno eco quelle di Antonio Caso: “Pistoia è stata doppiamente fortunata in questi anni. Intanto ad avere Gek come giocatore e capitano, e poi ad averlo da adesso in poi come dirigente: è un uomo vulcanico, coinvolgente, pieno di idee e di iniziative, ma capace di portarle avanti con grande autonomia e capacità”.

“Ringrazio ovviamente la società -ha esordito nella nuova veste Galanda- per la fiducia e la volontà di avermi qua anche una volta terminata la carriera da giocatore. Personalmente penso che gli ingredienti che hanno consentito a Pistoia di affermarsi, e cioè la passione, la familiarità, la voglia di migliorare, di non fermarsi, di lavorare seriamente e di inseguire un sogno, siano quelli da cui necessariamente dovrò partire nel prendere possesso del mio nuovo ruolo. In questi anni ci siamo tolti insieme tante soddisfazioni -prosegue Gek- e fa un po’ effetto parlare da qui, anche se questa altro non è se non una prosecuzione direi naturale di quanto ho sempre cercato di fare in campo, specie negli ultimi anni. Già da quest’anno, infatti, anche se formalmente da giocatore, mi sono sentito una sorta di collante fra giovani e meno giovani, fra giocatori e allenatore, fra italiani e americani. Adesso, da dietro una scrivania, ma senza assolutamente abbandonare il lavoro in palestra, il mio ruolo sarà, in termini generali, quello di un supervisore, di un raccordo e coordinatore fra le diverse componenti della società. Nel tempo, poi, il mio ruolo si definirà. Adesso l’importante è partire -dichiara Galanda- e gettare le basi, a cominciare dalla solidità societaria e dalla progettualità futura, che sono i campi dove a parer mio maggiormente dobbiamo crescere”.

In concreto Galanda sarà una figura a tutto tondo all’interno delle dinamiche societarie: “Sicuramente collaborerò strettamente con Giulio Iozzelli -spiega Gek- in un ruolo che si potrebbe assimilare magari a quello di general manager, ma con qualche sfumatura diversa. Inizialmente, per esempio, vorrei iniziare a creare le condizioni per avere forti basi ed essere per questo durevoli nel tempo: dobbiamo cominciare a pensare a un programma a lungo termine, iniziando dal nostro settore giovanile, un aspetto che per fortuna sta tornando in voga nel basket moderno. Pistoia deve essere, fin dai primi anni di settore giovanile un punto di riferimento in Toscana e non solo, sfruttando anche il vuoto di potere che presumibilmente lascerà Siena. Il bacino d’utenza della nostra realtà -prosegue ancora Galanda- è enorme: dobbiamo allargare le nostre basi, costruire un modello, creare collaborazioni, anche a livello istituzionale”.

Il lavoro dell’ex bandiera della Nazionale, tuttavia, non si “fermerà” al settore giovanile: “Ho tantissimi progetti già in mente -confessa Gek- e conto di seguirli tutti personalmente, anche se dovrò coordinare tanti aspetti. La base fondamentale voglio però che rimanga quella familiarità nei rapporti che sta alla base dei risultati raccolti da Pistoia in questi anni. Crescere professionalmente non vuol dire rinunciare alla propria idendità, che qua c’è, è forte, e deve essere uno dei nostri marchi di fabbrica. La prima iniziativa? Una mostra fotografica a concorso sulla Sala, in occasione del Palio dei Rioni, per rivivere insieme questa incredibile annata”!


Ufficio Stampa Pistoia Basket