Il cerchio non si chiude in Campania. La Pasta Reggia Caserta inanella la quarta sconfitta di fila contro la Giorgio Tesi Group Pistoia per 59-63, in una gara povera di contenuti tecnici ma densa di emozioni. Le due squadre mostrano infatti i motivi per cui si trovano in fondo al gruppo: tiro ondivago dall’arco (8/42 complessivo con Pistoia che conduce per 5 triple a tre) e tante situazioni in cui in cui la paura di perdere era più grande della voglia di vincere. Alla fine la decidono i dettagli: la Giorgio Tesi tira molto di più ai liberi, chiudendo con 20/27 dalla lunetta contro un pessimo 4/6 della Juve, sintomo di un attacco di casa ancora deficitario che si appoggia solo sulle offensive di Young (26 punti) ed Howell a 12: dopo di loro, il vuoto. Pistoia è invece più squadra, tutti vanno a referto con Ariel Filloy a dettar legge con 14 punti e 4 rimbalzi. I toscani ottengono così la loro seconda vittoria fuori casa che permette loro di respirare; la Juve resta invece in fondo alla classifica e i fischi del Palamaggiò sottolineano l’aria pesante che si respira all’ombra della Reggia.
La Juve inizia nel segno di Ronald Moore: il play inizia con un canestro dopo un furto su Hall e un bell’assist per Howell, dando impressione di poter dettare i tempi delle offensive bianconere. I padroni di casa riescono a restare incollati alla Giorgio Tesi grazie al suo folletto e ad un paio di giocate del solito Sam Young, sopperendo alle amnesie difensive del quintetto di Molin con cui gli USA di Pistoia banchettano scavallando la metà del primo quarto sul 10-12. L’inizio spumeggiante diventa però un ricordo: Pistoia inizia a sbagliare conclusioni comodissime, sia con metri di spazio dall’arco che nel pitturato. Caserta mantiene invece, grazie a uno spettacolare Young già in doppia cifra dopo 10’ (5/5 dal campo), dei ritmi offensivi sufficienti: break di 8-1 in cinque giri di orologio e primo quarto in ghiaccio sul 18-13.
Con Young in panchina a rifiatare è Howell a inaugurare il secondo parziale con un appoggio al ferro, con la difesa casertana che pare ben disimpegnarsi sugli esterni avversari. Si infiamma però Pistoia, che ritrova il filo del discorso e raggiunge il pari con un break di 7-0 al 14’ suggellato da una tripla di Linton Johnson. Molin ha bisogno del suo principe che continua ad essere un’ossessione per la difesa biancorossa, ma nonostante l’onnipotenza dell’ex Memphis (14 a metà gara) i toscani riprendono a condurre il gioco con la coppia Filloy-Hall a giostrare e con Magro e Milbourne a dar fastidio, a turno, in pitturato. La Juve è costretta dunque ad usare le maniere forti sin dal principio andando subito in bonus; così si giustifica l’8/11 dei toscani ai liberi che spinge la Giorgio Tesi sul 29-33 del 20’.
Quella del Palamaggiò continua ad essere una gara lontana dall’essere bella. Nella Juve è Howell a far sentire il suo peso in pitturato, ma nei primi minuti è solo contro tutti e Pistoia resiste in testa con la tripla di Hall e due liberi di Johnson. La difesa dei padroni di casa inizia a salire di tono rendendo la vita difficile agli avversari, il centro bianconero avvicina i suoi con il piazzato del -1, ma entra in striscia Gilbert Brown che dà due pesanti spallate a Caserta, con Molin che chiama time out sul 37-42 del 26’. Il terzo fallo di Howell scombina i piani campani, ma la truppa italiana suona la carica: Mordente in arresto e tiro, tripla di Tommasini che poi offre una schiacciata in reverse a Sam Young. Il canestro di Filloy nel finale di quarto non intacca il morale del pubblico casertano, che vede i suoi beniamini pienamente in gara sul 44-46 del 30’.
Il pari è nell’aria e lo regala subito il redivivo Frank Gaines, poi seguito da un fallo e canestro di, indovina chi, Sam Young valevole per il vantaggio bianconero (51-48 al 32’). Finalmente si vede una Juve che lotta in difesa, compreso il tanto vituperato Gaines che si sfida a distanza con Gilbert Brown in un paio di scambi di alta classe; Pistoia mette però al 36’ nuovamente il naso avanti con la tripla di Filloy per il 54-57. La Juve ci prova dopo aver raggiunto il -1, ma Hall scippa due liberi vitali alla causa pistoiese con due minuti sul cronometro; Caserta però scompare letteralmente nei possessi finali, costruendo soltanto delle situazioni estemporanee su cui si sbatte contro la difesa brava ad alternarsi tra uomo e una zona soffertissima dai padroni di casa, comandata da un Johnson perfetto su Young negli ultimi minuti; lo stillicidio dei liberi mantiene il vantaggio ospite fino alla sirena finale, condannando la Juve all’ultimo posto in classifica e trasformando i cori di supporto in sonori fischi verso la squadra campana.
MVP: Ariel Filloy. Forse non una gara fenomenale, ma il play di riserva di Pistoia è sempre lì a dar fastidio a Caserta. I 14 punti e 4 rimbalzi simboleggiano la prova di squadra pistoiese che ottiene la seconda vittoria on the road.
Pasta Reggia Caserta – Giorgio Tesi Group Pistoia 59-63 (18-13, 29-33, 46-48)
Caserta: Young 26, Howell 12, Gaines 5. Rimbalzi 39 (Scott 10), Assist 10 (Moore 8)
Pistoia: Filloy 14, Brown 12, Hall 10. Rimbalzi 39 (Johnson 9) Assist 8 (Hall 3)