Bootsy Thornton, tra i migliori della Montepaschi (Foto: menssanabasket.it)

Montepaschi Siena

Mc Calebb 8. Il vero incubo della difesa milanese, impossibile da tenere in penetrazione, si fa sentire anche a rimbalzo d’attacco e chiude con 25 punti, 8/12 da due, 9/9 ai liberi, 5 rimbalzi e 5 assist per 33 di valutazione. Il migliore dei suoi, soprattutto nel primo tempo.
Zisis: 6,5. Serata in ufficio per il play greco, che si limita ad assistere chi è in serata (3 assist) trovando anche modo di segnare 8 punti.
Andersen: 7,5. Se Mc Calebb è l’incubo di tutta la difesa milanese, Andersen lo è dei lunghi, specialmente di Bourousis, che non riesce proprio a difendere su di lui. E Andersen si fa trovare pronto colpendo con continuità da fuori e chiudendo con 17 punti (4/7 al tiro).
Carraretto 5,5. Gioca anche da ala forte per rispondere al quintetto atipico schierato da Scariolo, ma viene limitato dai falli e in attacco è un fantasma.
Thornton 7,5. Forse la miglior partita stagionale, 19 pesantissimi punti (5/8 da due, 3/4 da tre) compresa la tripla a 1:37 dal termine con 2 secondi sul cronometro dei 24 che chiude di fatto la partita.
Lavrinovic 7. Meno prolifico del solito, fa comunque quello che vuole sotto canestro, specie contro il più inesperto Radosevic. Per lui 11 punti (5/8 al tiro) e 8 rimbalzi.
Ress 6. Quando è in campo contribuisce con energia e atletismo, ma contro il quintetto “piccolo” di Milano fatica e viene sostituito.
Stonerook 5. Più volte battezzato dalla difesa milanese, non ne approfitta come contro Sassari, e anche in difesa fatica a tenere i più dinamici lunghi milanesi, che lo costringono a commettere tre falli in pochi minuti.
Aradori: 5. Poco incisivo, come confermano i due soli punti (dalla lunetta) e le due palle perse in 12 minuti sul campo.
Moss 5. È in campo soprattutto per difendere, ma ciò non vuol dire che debba spegnersi nell’altra metà campo (2 punti, 0/2 dal campo); in più, anche in difesa fatica, commettendo 5 falli in 12 minuti.

 

(Foto Savino Paolella © 2012)

Radosevic in area contro Siena (Foto Savino Paolella © 2012)

EA7 Emporio Armani Milano 

Giachetti: 5. Quattro minuti di impotenza allo stato puro contro Mc Calebb convincono Scariolo a toglierlo dal campo per il resto della gara.
Mancinelli 5,5. Solita gara a sprazzi, con qualche canestro “pesante” ma anche tanti momenti di “pausa”. Doveva dare di più (9 punti e 5 rimbalzi), specie con Fotsis fuori infortunato.
Hairston: 6,5. È il miglior marcatore e si fa sentire nell’insperata rimonta biancorossa nel finale, ma in generale l’impressione è che non sia stato in grado di prendere veramente in mano la partita. Chiude con 15 punti, 7/14 al tiro e 6 rimbalzi.
Fotsis: sv. Una distorsione alla caviglia lo toglie dalla gara dopo 4 minuti; è in dubbio anche per gara 2.
Cook 5,5. Fatica tantissimo in difesa, come tutti, contro Mc Calebb, e anche in regia è meno attento del solito.
Rocca: 5,5. Tre minuti in campo per portare difesa, energia e tagli rapidi in area. La mancanza di stazza, però, lo penalizza troppo per poter giocare con continuità.
Bourousis 5. Parte forte, come al solito, ma Scariolo è costretto a toglierlo nel primo quarto per la sua (non) difesa su Andersen. Si rivede nel secondo tempo, ma è molle e poco reattivo e non riesce a incidere come potrebbe.
Melli: 6. In difesa ce la mette tutta ma Andersen e un arbitraggio a dir poco rivedibile lo costringono a tre falli in una manciata di minuti nel terzo quarto, che lo portano a quota quattro e lo costringono a un lungo periodo in panchina. Rientra con energia per gli ultimi minuti, ma in attacco esita troppo e questo penalizza tutta la squadra. Deve osare di più, perché “i numeri” ce li ha.
Bremer: 7. Sembra essersi ripreso dal calo fisico subito nelle ultime due gare contro Pesaro. Dopo tre quarti “timidi” si scatena nel finale, in cui è uno dei protagonisti della rimonta, con un gioco da tre punti e la tripla del -5 a metà del quarto periodo.
Gentile 6,5. Come (troppo) spesso accade, è infinitamente più pericoloso in penetrazione, dove raccoglie punti e falli (3/5 al tiro, 8 falli subiti), che tirando piedi per terra da tre (0/3), ma questo ancora non l’ha convinto a scegliere con continuità la prima soluzione. Chiude con 14 punti e 4 assist, ma pesano come un macigno i due liberi sbagliati che, sul -7 a un paio di minuti dal termine, avrebbero forse potuto riaprire la partita. Inoltre, in difesa è spesso battuto sul primo passo, anche perché a un certo punto Scariolo decide di metterlo su un cliente scomodo come Mc Calebb.
Radosevic 6. Il suo errore da solo, da un centimetro, sul -5, che avrebbe potuto dare il -3 a quattro minuti e mezzo dalla sirena, è forse stato quello decisiva, che ha messo la parola fine alle speranze milanesi. E, oltre al danno la beffa, è stato l’unico errore della sua partita, chiusa con 10 punti (4/5 al tiro) e 4 rimbalzi. In difesa, però, ha faticato anche lui, soprattutto con Lavrinovic.