Achille Polonara (Foto Savino Paolella)

Achille Polonara (Foto Savino Paolella)

Bologna – La Grissin Bon chiude il girone di andata al primo posto, in concomitanza con Milano. La partita contro Bologna è durata 20 minuti, fino a quando Pittman è riuscito, quasi da solo, a reggere l’urto della banda reggiana. Nel secondo tempo la maggiore profondità e il maggior talento di Reggio Emilia hanno fatto dilagare la formazione di Max Menetti che sta dimostrando di poter competere ai massimi livelli anche senza americani. La Virtus, invece, è vittima dei propri giocatori a stelle e strisce: Ray fermo ai box da mesi, Odom impalpabile, Gaddy incapace di cambiare velocità, Fells irritante e Pittman troppo accentratore del gioco. La proprietà virtussina ora dovrà interrogarsi sul proprio futuro perché senza un reale cambio di rotta l’obiettivo salvezza sarà durissimo da raggiungere.

La partita:

Reggio Emilia fatica a smaltire le festività e segna il primo canestro solamente dopo 4 minuti di gioco grazie a De Nicolao. Veremeenko non riesce a contenere Pittman e commette due falli in pochi minuti. Entra Lavrinovic che si prende sulle sue spalle l’attacco di Reggio Emilia. La partenza di Bologna è positiva, poi Fells va fuori giri e la Grissin Bon si riavvicina. Il piano partita della Virtus è chiaro: dare la palla a Pittman sotto canestro. La scelta è fruttuosa perché il centro bianconero segna 9 punti nei primi 10 minuti di gioco. Menetti vuole più fosforo e schiera in campo due playmaker, De Nicolao e Gentile. Il fratello maggiore della dinastia iniziata da papà Nando non è incisivo da oltre l’arco, come tutta la sua squadra nel primo tempo. Valli è costretto a regalare minuti in campo al baby Penna che deve sostituire Fells, bloccato dai falli. La difesa di Mazzola su Lavrinovic è commovente, ma i problemi virtussini arrivano nella metà campo offensiva dove non segna nessuno, tranne il solito Pittman, e così Reggio Emilia, senza entusiasmare, passa in vantaggio. Nel secondo tempo Veremeenko si accende e le percentuali di Reggio Emilia da tre punti crescono. La formazione di Max Menetti scappa via. Bologna, oltre al solito Pittman, ha qualche fiammata da Vitali e Gaddy. Troppo poco per impensierire la capolista, la Grissin Bon dilaga portando il proprio vantaggio sopra le venti lunghezze. L’ultimo quarto è puro garbage time. Finisce 67 – 77.