Cimberio Varese – Banco di Sardegna Sassari: 91-112

Varese – Cinquantadue punti di differenza, accumulati tra andata e ritorno, sono una sintesi più che accettabile per descrivere i diversi pianeti cestistici cui appartengono Cimberio e Banco di Sardegna in questa stagione. Certo, davanti alla bruciante sconfitta (91-112) che allontana Varese dal gruppone playoff, si potrebbe discernere di un piano partita totalmente errato da parte dei padroni di casa (che hanno permesso a Sassari di correre per la quasi totalità dell’incontro e quindi di giocare il basket che la squadra di Sacchetti preferisce); si potrebbe scrivere dell’ennesima mancanza di grinta in difesa di tutti gli effettivi biancorossi, condizione indispensabile per provare almeno a limitare le travolgenti folate offensive ospiti; si potrebbe persino (e non sarebbe la prima volta) criticare le scelte di Fabrizio Frates durante l’incontro (perché togliere De Nicolao nell’unico momento positivo della squadra?). Invece ci si fermi a quei cinquantadue punti e si accetti il passivo come verdetto inconfutabile dell’abisso esistente tra le due formazioni. Resta solo da fare i complimenti alla Dinamo, capace di tirare con una percentuale irreale da tre (17/23, 74%), davanti in tutte le voci statistiche e prova fedele di quanto il basket possa essere sport gioioso e libero. I cugini Diener, Omar Thomas, Caleb Green (che quando vede Varese, vede davvero rosso), Drew Gordon: tutta la truppa dell’ex di turno Meo dipinge un quadro che cattura gli occhi, estasiati ad ammirarlo. Dall’altra parte, menzione d’onore per il solo Banks (commovente a quota 28), l’unico biancorosso che con il pennello in mano non si sporca solo i vestiti.

Quintetti – Coach Frates va in campo con Clark, Banks, Ere, Polonara e Johnson; Sacchetti schiera T. Diener, D. Diener, Thomas, C. Green e Gordon.

I cugini Diener e Marques Green (foto di Salvatore Madau)

I cugini Diener e Marques Green (foto di Salvatore Madau)

Cronaca – Il biglietto da visita delle due squadre sono 22 punti complessivi segnati in meno di 4 minuti (11-12), frutto di un basket praticato a velocità da Jet e difese non troppo attente. Se da una parte Varese mette in mostra un Banks sul pezzo, in entrata e da fuori, Sassari risponde con le triple di un Caleb Green in forma come all’andata, imbeccato dalle “zingarate” dei cugini Diener e facilitato dalla permissività della retroguardia biancorossa. I ritmi alti, però, iniziano presto a premiare Sassari, più congeniale ad essi, con i padroni di casa che, smesso di segnare, smettono pure di difendere e di andare convinti a rimbalzo. Il risultato è il primo devastante parziale di marca isolana, con il tabellone a segnare il punteggio di 18-29 al 9’. Un canestro di Johnson, dopo tanti errori, viene annullato dalla prodezza di D. Diener a fil di prima sirena: è 20-31 alla prima pausa. L’ingresso di De Nicolao al posto di Clark rimette a posto le idee offensive della Cimberio, dopo un primo quarto di confusione totale nel segno dello schema “Banks conto tutti”. Inoltre Varese riesce finalmente ad abbassare i ritmi e ci guadagna: una tripla del play azzurro, due liberi di Banks per antisportivo – con annessa “bomba” di Sakota sulla conseguente rimessa – riportano i prealpini a contatto (33-36 al 15’). Gli ospiti continuano tuttavia ad essere infermabili sui giochi a due che coinvolgono Gordon (tanti punti facili in prossimità delle plance) ed in generale basta lasciare un minimo di spazio (ed i pretoriani di Frates ne lasciano tanto) alla creatività di T. Diener per riaccenderne la verve e vedere Varese annaspare sulle folate offensive isolane. Il + 10 esterno all’intervallo (44-54) non è più ampio solo grazie alla non così ermetica difesa della Dinamo, infilata da un Banks sul quale si basa tutto l’attacco di Varese (14 punti). I sardi, invece, sono armoniosi, belli ma anche concreti e del “Nuovo Cinema Paradiso sacchettiano” beneficiano un po’ tutti (C, Green 15, D. Diener 10, Thomas 14).

Al termine del riposo, il canovaccio dell’incontro è lo stesso: Sassari corre e trova in C Green un terminale offensivo poliedrico (preciso al tiro, in entrata e sui giochi a due); Varese resta a guardare in difesa, incapace di opporre argini, ed in attacco continua ad essere Banks-dipendente, con gli altri biancorossi a segnalarsi esclusivamente per gli errori: il massimo vantaggio Dinamo (46-63 al 24’) è solo la conseguenza di tutto ciò. Frates prova ad andare con i tre piccoli in campo (De Nicolao, Clark e Banks); la scelta lucra un – 7, rintuzzato però subito da “Mandrake”.  Il quarto si chiude con l’ennesimo allungo ospite (65-80) e con la Cimberio che non appare in grado di perseverare nei progressi (contestata dal pubblico la scelta di Frates di togliere De Nicolao).  L’ultima frazione ha le sembianze di uno “scrimmage” di mezza estate, con le squadre appartenenti ad una dimensione esistenziale ormai definitiva e non più modificabile dal campo: gli uomini di Sacchetti proseguono nella loro pallacanestro divertente, superano di slancio i 100 punti, si mettono in mostra con le prelibatezze tecniche dei vari Diener, Green e Thomas; Varese prova a combattere, ma arrossisce solamente: alla sirena finale è 91-112 . Gli applausi di Masnago – e non è solo retorica – sono tutti per la Dinamo.

Mvp – Nella gioiosa comune biancoblu è difficile scegliere un migliore. Drake Diener non sbaglia un tiro da fuori (5/6), suo cugino Travis aggiunge 9 assist ai 16 punti costruiti con classe, Caleb Green è fisico e tecnica (24 punti anche per lui ed un abuso costante sui pari-ruolo), Thomas (14) stravince il duello con Ere. Scegliamo pertanto, per non fare torti ad alcuno, colui che questi uomini li mette in campo, la guida ed il simbolo degli isolani: Meo Sacchetti. Gli applausi, all’inizio ed alla fine del match, sono il regalo ed il ringraziamento di Varese ad un grande allenatore.

Cimberio Varese – Banco di Sardegna: 91-112 (20-31; 24-23; 21-26; 26-32)

Varese: Banks (28), Polonara (14), Ere e Johnson (13). Rim: 31 (Polonara e Johnson 8). Ast:  11 (De Nicolao 5).

Sassari: D. Diener (25), C. Green (24), Thomas 18. Rim: 34 (Gordon 11). Ast: 22 (T. Diener 9).


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